Didattica a distanza e genitori: come sopravvivere

Smart working e compiti dei figli a casa, il CPP suggerisce 9 mosse per superare la sfida Covid-19


Cosa succede quando a isolamento, convivenza forzata e ansia da coronavirus si uniscono registri elettronici che non si capiscono, videolezioni in contemporanea per più figli, stampanti che si inceppano e mille “non ho capito, cosa devo fare? Ma quando?”. Magari il tutto mentre sei in smart working? Succede che la pazienza è messa a dura prova e l’autocontrollo anche, vero? Come fare? “Innanzitutto, smettila di vestire i panni degli insegnanti, sei il genitore e non sei onnipotente. Pianifica, autoassolviti, evita il braccio di ferro e il confronto nelle chat di classe e soprattutto guarda cosa stanno davvero imparando i tuoi figli da questa esperienza”. Massimo Lussignoli, Pedagogista, formatore e counselor del CPP, Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti

 

CORONAVIRUS: I CONSIGLI ALLE MAMME PER AFFRONTARE LA DIDATTICA A DISTANZA 

 

  1. NO AI GENITORI INSEGNANTI Non parliamo più di mamme e papà professori e maestri. Non si può replicare la scuola a casa: mancano le competenze, l’aula, il tempo e il ruolo. L’importante è che i tuoi figli facciano quello che viene chiesto dagli insegnanti, ma non sostituirti alla scuola. I ruoli sono chiari e distinti, rimani nella tua funzione. Non sentirti multitasking fino a questo punto, non sei onnipotente. Quello che puoi fare è solo aiutarli a organizzarsi e avere un dialogo con gli insegnanti. E soprattutto avere pazienza e comprensione. La situazione ha colto tutti impreparati, ricordati sempre questo quando perdi la pazienza perché il video non si carica e la lezione via web non è chiara come fosse in aula.
  2. ORGANIZZA CIO’ CHE PUOI, IN BASE ALLE ESIGENZE DI TUTTI, ANCHE ALLE TUE L’organizzazione della giornata (e dello studio) è fondamentale. Non lasciare tutto alla spontaneità, crea caos ora e avrà colpi di coda in futuro, che farai fatica a gestire. Devi dare ai tuoi figli e a te l’idea della normalità, partendo dalle regole di convivenza e della quotidianità. Non si sta in pigiama tutto il giorno, non si mangia quando si vuole, si fanno i compiti e si studia quando è ora, si gioca in orari stabiliti. Regolarità, con un po’ di flessibilità.
  3. CREA UN PLANNING DI STUDIO È importante decidere insieme il momento migliore da dedicare allo studio, in base anche alle esigenze dei genitori. Non dettano legge i compiti dei figli. Il programma dello studio fallo con loro il giorno prima, così il mattino si svegliano e hanno già le idee chiare sulla giornata da vivere. Servono pause dallo studio, alcune più corte altre più lunghe. Ed è importante lo spazio: fai scegliere loro un posto dove studiare e che sia sempre quello, no all’improvvisazione e che sia sempre ordinato (evita così distrazioni inutili), così come il materiale (fotocopie, matite, diario, libri). L’ordine dello spazio aiuta l’ordine mentale
  4. NO AL CONTROLLO CONTINUO DI REGISTRO ELETTRONICO E CHAT DI CLASSE Registro elettronico, chat di classe. Due le regole: non essere sempre connessi per controllare compiti, voti, materiali (basta due volte al giorno) ed evita i dibatti in chat. I social di classe servono per scambio di informazione e materiale, ma spesso diventano sede di polemiche e piagnistei più che vero confronto
  5. NO ALL’ANSIA DA “COME SONO INDIETRO!” Ok il quadrimestre sta passando così, ok perderanno qualche nozione per strada, ma chiediti cosa stanno imparando i tuoi figli. La resilienza, l’altruismo, il rispetto dell’altro, di chi sta male e di chi cura gli altri. Stanno facendo palestra di cittadinanza attiva. Qualche mese fa si parlava dell’ora di educazione civica nelle scuole ricordi? Ecco i nostri figli stanno facendo educazione civica sul campo. Recupereranno i contenuti didattici, se mantengono una condizione di benessere emotivo e relaziona
  6. FAI GIOCO DI SQUADRA È fondamentale che i genitori si alleino. Le mamme non devono fare tutto da sole, va “usata” la coppia genitoriale. Le mamme in questo multitasking rischiano di bruciarsi, è un momento troppo carico di tensione e angoscia, vanno tutelate. La squadra aiuta. I genitori separati devono cercare contatto e alleanza in nome del benessere di tutti
  7. AUTOASSOLVITI Non puoi fare tutto, no all’idea di onnipotenza. Non tutto sarà perfetto in questo momento, ma non dipende da te, ma dalla situazione. L’adulto factotum non esiste, ora più che mai
  8. NO AL BRACCIO DI FERRO SULLA SCUOLA La comunicazione, nella gestione dei compiti e dello studio, può essere ferma, ma deve essere serena. No al braccio di ferro perché ne risente la convivenza, che è h24 ora. Può esserci la divergenza su un tema, ma non arrivare mai allo scontro. Quando non ce la fai più, la sfuriata può uscire, ma staccati (prendi 10 minuti di pausa, datti il cambio con il papà) e sedimenta la tua emotività. Lo farà anche tuo figlio e poi si ricomincia.
  9. CERCA L’AUTOREVOLEZZA COME GENITORE Il giusto mix è tra fermezza e comprensione (è un momento complicato anche per bambini e ragazzi). Negozia con il figlio adolescente, dai regole chiare al bambino. Questo ti permette di essere autorevole, anche nel campo “didattica a distanza”

 


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