Solitudine e ansia da coronavirus: mamma affrontala così
Videoaperitivi di mamme, videochat di bimbi delle elementari che si raccontano cosa hanno mangiato a pranzo, adolescenti in chat a parlare delle serie tv… Il lockdown #covid-19 ci ha spinto a cercare la socialità digitale, mancando quella di persona. Soffri anche tu di solitudine? “Non è un capriccio, è un elemento sostanziale degli esseri umani, anche gli uomini primitivi vivevano in comunità. Appoggiarsi alla tecnologia è un grande aiuto, ma dobbiamo mettere in conto che le mancanze e le paure vissute ora ce le porteremo dietro e dovremo affrontarle, da ora”, spiega Mara Giani, psicologa psicoterapeuta, Esperta in EMDR, psicopatologa forense, Mediatrice Familiare, CTU presso il tribunale Ordinario, responsabile dello studio multidisciplinare familyfriendly Il Granchio Arcobaleno
COVID-19: LE CONSEGUENZE DELL’ISOLAMENTO PER BAMBINI, RAGAZZI E GENITORI
L’isolamento di questo periodo che effetti può avere su adulti, ragazzini e bambini?
Vivere per tanto tempo in uno spazio costretto, senza la possibilità di cambiare aria, di avere uno sfogo, sempre dentro ai propri pensieri, fa vivere in uno stato di perenne allerta. Questo rende più sensibili a tutto, anche a una semplice risposta data con un tono di voce “sbagliato” e questo inasprisce i rapporti e le reazioni di ognuno. Ad oggi non abbiamo letteratura e soprattutto bisogna capire come ne usciremo. Ma sicuramente chi in questo periodo vive la malattia direttamente (per se stesso o un familiare) uscirà con la paura di vuoto e solitudine appiccicata. Chi avrà vissuto un lutto, avrà traumi irrisolti perché non poter salutare la persona che se ne va e non poterle stare accanto ha delle forti conseguenze. Tanti soffriranno di disturbo post traumatico da stress: sonno disturbato, angosce, ipocondria. E chi già aveva sofferenza rischia di peggiorare. Penso ai ragazzi (e gli adulti) che vivevano difficoltà di relazione. Questo isolamento è per loro un’autorizzazione a vivere chiusi nelle loro quattro mura e dopo sarà ancora più complicato uscire.
#STATEACASA: COSA FARE PER NON SOFFRIRE DI SOLITUDINE
In casa per settimane. Come fare per non cedere alla tristezza?
- Crea una routine Sveglia, colazione, vestirsi, lavoro, compiti, pranzo….Ognuno deve avere la giornata organizzata, come succedeva quando si usciva. Distribuisci gli impegni sia nella tua giornata sia in quella dei tuoi figli. Per i più piccoli puoi usare delle immagini per scadenziare il tempo
- Pulizie di primavera E' il momento di pulire zanzariere e veneziane, di tirare fuori tutto dagli armadi ed eliminare il superfluo. Eliminare le cose vecchie e fare pulizia aiuta psicologicamente perché allegerisce. Riordinare e sistemare ti dà l’idea di pulire e preparare il nido prima della nascita, di quando torneremo alla “vita”
- Dai importanza ai tuoi figli Coinvolgili nelle attività domestiche e con i piccoli lavora sull’autonomia. E’ un buon momento per togliere ciucio o pannolino, per mettere in atto cambiamenti. I bambini e i ragazzi devono sentirsi importanti in questo periodo
- Usa i social Compleanno in questo periodo? Soffia le candeline in vicheconference. Aperitivo o merenda con amici? In video. Insomma non temere di abusare delle videochiamate, non vergognarti. Non è come abbracciarsi, ma oggi è il solo modo per avere contatti con chi amiamo. E’ importante mantenerlo
- La privacy non si molla Ognuno ha diritto alla sua “solitudine” dentro la “solitudine” della famiglia in casa. Quindi regole chiare, che valgono per tutti. Non si può chiudere in camera solo l’adolescente. Ognuno ha diritto a un suo spazio/momento nella giornata per una videotelefonata in privato, un bagno caldo, un po’ di musica. O qualunque cosa voglia
- Festa insieme Soprattutto gli adolescenti tendono a vivere tra le 4 mura della propria cameretta. Benissimo, ma ci sono momenti della giornata in cui si sta tutti insieme: film, gioco di società, cena…Bisogna divertirsi e si fa insieme
- No al cowntdown Non contare i giorni che mancano alla fine del #tuttiacasa ma segna quelli passati, sul calendario, con un pennarello colorato. Guarda sempre la strada fatta, non quella che manca
- No alla dispensa consolatrice Nella solitudine e nell’ansia il cibo è un buon riempitivo. No! Fai la spesa per 1 settimana o 10 giorni pensando ai menu. Evita gli accumuli seriali di cibo consolatorio. Pensa calibrato, anche nell’alimentazione
- No alla cronaca minuto per minuto Guarda i giornali al mattino e 1 telegionale al giorno e non prima di andare a dormire. Non vivere sui social e sulla rete alla ricerca compulsiva di notizie. E non parlare solo di covid19. Togli l’attenzione, già la situazione te la ricorda in continuo.
ISOLAMENTO DA CORONAVIRUS: COME REAGIRE SE VIVI DA SOLO
C’è chi vive da solo, nonni, genitori separati, single. In questo caso come affrontare l’isolamento da Covid-19?
- I nonni anziani vanno “istruiti” alla tecnologia. Nipoti e figli dovrebbero videochiamarli il più possibile, in diversi momenti della giornata. Così si sentono meno soli e si da un ritmo alle loro giornate
- I genitori separati sono in una situazione “privilegiata”, anche se sembra strano. I papà e le mamme hanno momenti in cui hanno i figli con loro e momenti in cui hanno la tranquillità. E bambini e ragazzi cambiano casa e cambiano routine quando cambiano genitore. In un certo senso in questo momento sono avvantaggiati….
- Per i single è ancora più fondamentale mantenere una routine: sveglia, colazione, lavoro, ginnastica ecc… E’ utile rispolvereare vecchie passioni messe in cantina. E organizzare cene e party in video. Va bene anche guardare un film insieme agli amici in video. Si guarda lo stesso film e lo si commenta insieme, come si fosse nella stessa stanza.
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