Elezioni amministrative 2021: intervista a Beppe Sala

Il sindaco uscente e candidato del centrosinistra risponde su povertà delle famiglie, conciliazione lavoro-casa-scuola e ambiente


Elezioni amministrative a Milano. Si vota il 3 e 4 ottobre. Radiomamma ha intervistato i 13 candidati sindaco su tre temi specifici segnalati come urgenti dalla nostra community: povertà delle famiglie, conciliazione lavoro-famiglia- scuola e ambiente.

Beppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra (sostenuto da Pd, Volt, la lista civica Beppe Sala Sindaco, Milano Radicale, Riformisti con Sala, Milano in salute, Europa Verde, Milano Unita), risponde alle domande di Radiomamma (clicca qui per leggere le domande di Radiomamma e le risposte di tutti i candidati, man mano che vengono pubblicate)

 

BEPPE SALA, CANDIDATO SINDACO A MILANO DEL CENTROSINISTRA: SU POVERTA’, CONCILIAZIONE LAVORO- FAMIGLIA E SCUOLA E AMBIENTE. COSA PROPONE E CON QUALI FONDI

POVERTÀ DELLE FAMIGLIE. I NUMERI FANNO RIFLETTERE: OLTRE 30MILA “NUOVI POVERI” HANNO CHIESTO AIUTO ALLE CARITAS LOMBARDE TRA PRIMO E SECONDO LOCKDOWN; 1600 NUCLEI FAMIGLIARI PRESI IN CARICO DA EMERGENCY A MILANO (PROGETTO NESSUNO ESCLUSO); NASCITE CALATE DEL 15 % A MILANO TRA NOVEMBRE 2020 E GENNAIO 2021. QUALE RITIENE SIA IL PRIMO INTERVENTO URGENTE DA FARE? E CON QUALE BUDGET INTENDE FINANZIARLO? 

BEPPE SALA: Il Covid ci ha insegnato che anche soprattutto nelle grandi città bisogna contrastare qualsiasi forma di solitudine: affettiva, legata all’assenza di servizi o al disagio economico. Su questo abbiamo già lavorato intensamente durante questi cinque anni, e in particolare durante la terribile stagione dei lockdown, e a maggior ragione dopo quello che è successo intendiamo investire energie e risorse economiche sul sostegno diffuso alla cittadinanza anche durante il prossimo mandato, se i milanesi vorranno rinnovarci la fiducia.

Il contrasto alla povertà passa dal lavoro comune con il mondo del volontariato, che resterà centrale nella catena di distribuzione delle risorse comunali e statali. Continueremo su questa strada con Milano Aiuta e con il Fondo di Mutuo Soccorso, i buoni spesa con contributi fino a 700 euro (che hanno raggiunto più di 30mila famiglie), gli hub alimentari (che hanno intercettato più di 10mila famiglie) e il contributo all’affitto (per circa 9mila famiglie). L’ultimo finanziamento alla lotta alla povertà è arrivato dal Decreto Sostegni bis, 5 milioni e 893 mila euro suddivisi in erogazione dei buoni spesa e nel Dispositivo aiuti alimentari. Abbiamo messo a disposizione del terzo settore anche spazi di proprietà comunale per la gestione e la distribuzione degli alimenti, gli ultimi in via Aldini 72 e in viale Monza 335.

Nel nostro programma, la Città in 15 minuti prevede il rafforzamento di servizi di prossimità per gli anziani, per rafforzare il senso di comunità con il potenziamento di quartieri più vivi. Abbiamo messo in rete e potenzieremo l’assistenza territoriale con la creazione dell’assistente di comunità, dell’infermiere di comunità e dei custodi sociali, l’ampliamento dell’esperienza del portierato sociale anche al di fuori delle case di edilizia popolare. Saranno fondamentali i finanziamenti del Pnrr per la salute territoriale."

CONCILIAZIONE LAVORO-FAMIGLIA- SCUOLA. QUESTI NUMERI FANNO RIFLETTERE: 5MILA DONNE NEL 2020 HANNO PERSO IL LAVORO A MILANO SECONDO ASSOLOMBARDA. REGIONE LOMBARDIA DENUNCIA UN AUMENTO DELL’ABBANDONO SCOLASTICO TRA GLI ADOLESCENTI NEL 2021 DAL 12,6% AL 15,7% E L’OSPEDALE BAMBIN GESÙ PARLA DI UN AMENTO DELL’80% DEL DISAGIO PSICOLOGICO NEGLI ADOLESCENTI A CAUSA DELLA PANDEMIA. SECONDO IL RAPPORTO INVALSI 2021, IL 39% DEGLI STUDENTI NON HA RAGGIUNTO GLI STANDARD MINIMI IN ITALIANO, DATO CHE CRESCE AL 45% SE PRENDIAMO IN CONSIDERAZIONE MATEMATICA, E CHE AUMENTA ULTERIORMENTE ALLE SCUOLE SUPERIORI FACENDO REGISTRARE RISPETTIVAMENTE IL 44% E IL 51%.  QUALE RITIENE SIA IL PRIMO INTERVENTO URGENTE DA FARE? E CON QUALE BUDGET INTENDE FINANZIARLO? 

BEPPE SALA: L’Amministrazione offre da anni un servizio di pre e post scuola nonché il servizio di trasporto scolastico per tutti gli alunni con disabilità. Per la scuola dell’infanzia il servizio di doposcuola (orario prolungato) è ripreso il 13 settembre dopo l’anno più difficile del COVID con un piano importante di assunzioni, ma anche coinvolgimento delle educatrici e di cooperative. Il servizio, completamente gratuito per tutti i servizi comunali all’infanzia è molto richiesto e apprezzato dalle famiglie, proprio in un’ottica di conciliazione.  La Giunta in questo mandato ha rafforzato l’impegno per l’assistenza educativa agli alunni disabili che per le scuole dell’infanzia comunali  è aumentato da 8,3 mln nel 2016 a 14 mln nel 2021, e per le scuole statali e paritarie da 7,6 a 12 mln.

Per l’assistenza psicologica ai collegi educativi dei servizi all’infanzia comunali e alle famiglie è attivo un progetto specifico con ATS, mentre le scuole statali hanno ricevuto risorse dal Ministero che i dirigenti scolastici hanno utilizzato per sportelli di supporto o altre iniziative.

Con le scuole statali la collaborazione è costante, in una prospettiva di scuole aperte al territorio (abbiamo anche una pagina web scuoleapertemilano.it) che ha anticipato i “patti educativi di comunità” di cui parla oggi anche il Ministero. Azioni di supporto soprattutto per la fascia delle scuole medie con attività pomeridiane sono state sostenute in questi anni (con il progetto Scuole Aperte 2.0) e lo saranno ancora più decisamente negli anni prossimi con risorse che la Giunta ha già deliberato della Legge 285, insieme al progetto WishMi che supporterà i bambini, soprattutto i più fragili anche dal punto di vista socio economico.

Per quanto riguarda la condizione delle donne. Riproporremo il Bilancio di Genere, applicato per la prima volta quest'anno come strumento per individuare i punti di debolezza e di forza dell'amministrazione e affrontare le sfide che abbiamo davanti.  Le politiche di genere saranno trasversali a tutti gli ambiti della vita cittadina: a partire dalla definizione del bilancio, passando per la scuola, il lavoro e i servizi.

Milano era già un’eccellenza verso una progressiva femminilizzazione del mercato: prima del Covid il 69% delle donne a Milano avevano un lavoro, contro il 49% della media nazionale. Recuperare e implementare il numero di posti di lavoro persi è tra le sfide maggiori e per questo vogliamo introdurre nei bandi pubblici dei meccanismi di premialità per le aziende che intervengono sul gender gap, sul salary gap, sul supporto alla genitorialità. Vogliamo inoltre migliorare l'organizzazione l’organizzazione della città per conciliare meglio il tempo della cura, il tempo libero, il tempo del lavoro, in particolare per le famiglie con figli. Perché la città a 15 minuti vuol dire più servizi sui territori e nei quartieri per le donne e le famiglie.

AMBIENTE: LA NOSTRA CITTÀ È AL 13ESIMO POSTO SU 1000 NELLA CLASSIFICA PER PRESENZA DI PM10 NELL’ARIA E AL 5 POSTO SU 1000 PER QUANTITÀ DI OSSIDO DI AZOTO CHE METTE A RISCHIO SOPRATTUTTO I BAMBINI E CHI SOFFRE DI PATOLOGIE RESPIRATORIE. QUALE RITIENE SIA IL PRIMO INTERVENTO URGENTE DA FARE? E CON QUALE BUDGET INTENDE FINANZIARLO?

BEPPE SALA: Siamo consapevoli che Milano, come in verità tutta la Lombardia e la Pianura padana, devono invertire la tendenza sull’inquinamento ed è per questo che la nostra città si candida, sotto la nostra guida, a diventare un riferimento nazionale e internazionale nella transizione ecologica, nella capacità cioè di coniugare sostenibilità ambientale con le esigenze quotidiane di mobilità e lavoro delle persone. Per questo abbiamo scritto un Piano Aria e Clima, il Piano strategico per la riduzione dell’inquinamento atmosferico a tutela della salute e dell’ambiente.  Il Piano taglierà le emissioni del 45% entro il 2030, con la prospettiva di rendere la città carbon neutral nei venti anni successivi. Per ridurre l’inquinamento ambientale ci siamo impegnati per sostituire tutti i mezzi pubblici inquinanti con mezzi elettrici, incluse la flotta di auto in sharing.  Continueremo a investire sul potenziamento delle piste ciclabili per tutelare la salute dei cittadini, e rendere lo spazio urbano più accogliente per i più piccoli: con quasi 300 chilometri di percorsi dedicati, Milano ha aumentato del 30% i percorsi ciclabili in un anno.

 


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Beppe Sala
intervista a Beppe Sala candidato sindaco a Milano

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