Elezioni amministrative 2021: intervista a Luca Bernardo
Elezioni amministrative a Milano. Si vota il 3 e 4 ottobre. Radiomamma ha intervistato i 13 candidati sindaco su tre temi specifici segnalati come urgenti dalla nostra community: povertà delle famiglie, conciliazione lavoro-famiglia- scuola e ambiente.
Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra (sostenuto dalla lista della Lega per Salvini Premier, Forza Italia, la lista civica Luca Bernardo, Milano Popolare, Fratelli d'Italia, Partito Liberale Europeo), risponde alle domande di Radiomamma (clicca qui per leggere le domande di Radiomamma e le risposte di tutti i candidati, man mano che vengono pubblicate)
LUCA BERNARDO, CANDIDATO SINDACO A MILANO del centroDESTRa: SU POVERTA’, CONCILIAZIONE LAVORO- FAMIGLIA E SCUOLA E AMBIENTE. COSA PROPONE E CON QUALI FONDI
POVERTÀ DELLE FAMIGLIE. I NUMERI FANNO RIFLETTERE: OLTRE 30MILA “NUOVI POVERI” HANNO CHIESTO AIUTO ALLE CARITAS LOMBARDE TRA PRIMO E SECONDO LOCKDOWN; 1600 NUCLEI FAMIGLIARI PRESI IN CARICO DA EMERGENCY A MILANO (PROGETTO NESSUNO ESCLUSO); NASCITE CALATE DEL 15 % A MILANO TRA NOVEMBRE 2020 E GENNAIO 2021. QUALE RITIENE SIA IL PRIMO INTERVENTO URGENTE DA FARE? E CON QUALE BUDGET INTENDE FINANZIARLO?
LUCA BERNARDO Quotidianamente incontro persone e famiglie significativamente impoveritesi a causa della pandemia, le quali tuttavia sono ancora escluse dalla platea dei beneficiari di molti servizi offerti dal Comune. Affinché tutti possano beneficiare degli aiuti di cui necessitano e accedere ai servizi comunali con tariffe congrue rispetto alla loro effettiva capacità di contribuzione, è fondamentale come prima azione introdurre un nuovo criterio migliorativo rispetto all’attuale ISEE che sia in grado di misurare l’effettiva situazione economica di una persona e del suo nucleo famigliare. La soluzione che proponiamo è quella del cd. “Fattore Famiglia” che, sulla base di quanto già sperimentato da altre grandi città e da Regione Lombardia, consentirà di erogare aiuti e servizi a tariffe agevolate definendo i bisogni delle famiglie in maniera più equa, dando il giusto peso (oggi ancora sottostimato) a parametri come la numerosità del nucleo famigliare e del carico di cura (es: la presenza di figli con disabilità). Lo stesso criterio potrà essere adottato per modulare la tassazione locale e per meglio definire le soglie di esenzione.
In tema di lotta alla povertà, l’altra grande sfida da vincere è certamente quella dell’emergenza abitativa: oggi Milano ha prezzi delle case molto più alti della media nazionale. Per questo sarà fondamentale aumentare la disponibilità di alloggi a canone concordato e sociale. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo in mente soluzioni immediatamente attuabili che vanno ad agire sue due leve: quella dell’incentivo fiscale, come la riduzione al minimo dell'aliquota Imu sulle seconde case per chi le affitta a canone concordato, e quella regolamentare, come la dotazione del Piano dei servizi del Pgt di uno strumento di “ristoro” economico-finanziario per l’operatore immobiliare che realizza nuove abitazioni destinate alla locazione a canone concordato o convenzionato che, venendo considerate a tutti gli effetti un servizio di interesse pubblico non richiederanno il pagamento di oneri né la cessione di standard (con la previsione di far decadere questi incentivi nel momento in cui l’operatore decidesse di non offrire più l’opportunità di canone agevolato).
Infine, non va dimenticato il ruolo che in tutti questi anni, e in particolare durante l’emergenza COVID ha giocato la fitta rete delle associazioni di volontariato milanesi, sempre al fianco dei concittadini in difficoltà. Questo sistema non solo va supportato e agevolato sia logisticamente (concessione di spazi) sia economicamente, ma va coinvolto in maniera più incisiva nella fase di progettazione degli interventi sociali.
Più in generale, un maggiore coinvolgimento del privato sociale, anche favorendone sempre più l’accreditamento per la fornitura di servizi di welfare, è essenziale per due ragioni: ridurre gli elevati costi gestionali sostenuti dal Comune per l’erogazione dei servizi e dare la possibilità al privato di sprigionare tutta la propria creatività, offrendo così all’utenza più servizi e di maggiore qualità. Questo modello gestionale consentirà di liberare risorse che potranno essere utilizzate per l’introduzione misure di sostegno alla maternità e alla genitorialità per le giovani coppie quale ad esempio i “bonus bebè” e i “bonus baby sitter”.
CONCILIAZIONE LAVORO-FAMIGLIA- SCUOLA. QUESTI NUMERI FANNO RIFLETTERE: 5MILA DONNE NEL 2020 HANNO PERSO IL LAVORO A MILANO SECONDO ASSOLOMBARDA. REGIONE LOMBARDIA DENUNCIA UN AUMENTO DELL’ABBANDONO SCOLASTICO TRA GLI ADOLESCENTI NEL 2021 DAL 12,6% AL 15,7% E L’OSPEDALE BAMBIN GESÙ PARLA DI UN AMENTO DELL’80% DEL DISAGIO PSICOLOGICO NEGLI ADOLESCENTI A CAUSA DELLA PANDEMIA. SECONDO IL RAPPORTO INVALSI 2021, IL 39% DEGLI STUDENTI NON HA RAGGIUNTO GLI STANDARD MINIMI IN ITALIANO, DATO CHE CRESCE AL 45% SE PRENDIAMO IN CONSIDERAZIONE MATEMATICA, E CHE AUMENTA ULTERIORMENTE ALLE SCUOLE SUPERIORI FACENDO REGISTRARE RISPETTIVAMENTE IL 44% E IL 51%. QUALE RITIENE SIA IL PRIMO INTERVENTO URGENTE DA FARE? E CON QUALE BUDGET INTENDE FINANZIARLO?
LUCA BERNARDO Pur registrando Milano un tasso di occupazione femminile del 64,2%, che è superiore rispetto alla media italiana, si osserva oggi ancora un profondo gap di circa il 10% sia rispetto a quello dell’occupazione maschile sia rispetto a quello dell’occupazione femminile in altre sviluppate regioni europee. Questo è il risultato di un contesto sociale in cui ancora troppe giovani mamme si trovano costrette a dover scegliere tra la famiglia e la carriera, in quanto non vi sono adeguate opportunità di conciliazione vita-lavoro. Il nostro obiettivo è quello di costruire una città dove famiglia e lavoro non sono due concetti alternativi, ma bensì complementari, con la consapevolezza che donne che lavorano hanno più possibilità di crescere, insieme al loro partner, una famiglia e dall’altro che la presenza nel mondo del lavoro di donne che sono anche mamme rappresenta un inestimabile valore aggiunto per la società!
Affinché quindi ciò sia possibile metteremo subito in atto misure volte ad incrementare l’offerta di servizi educativi per l’infanzia attraverso un maggiore convenzionamento delle strutture private. Questo consentirà in tempi rapidi di soddisfare tutte le domande di asili da parte delle famiglie di Milano, offrendo soluzioni di elevata qualità senza incrementare i costi gestionali da parte dell’Amministrazione. Inoltre, sarà fondamentale incentivare le strutture sia comunali che accreditate ad offrire orari flessibili in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie milanesi. Per far sì che lavoro e famiglia non siano un’alternativa, è anche importante incentivare le aziende ad offrire reale flessibilità (diversa dai semplici modelli di home working spesso adottati a danno dei dipendenti durante i lockdown), premiando ad esempio attraverso i bandi comunali quelle aziende che concedono ai propri dipendenti formule di lavoro in grado di permettere una reale conciliazione vita privata-lavoro.
Infine, c’è il tema del disagio giovanile che oggi più che mai in epoca post-Covid sta esplodendo senza precedenti. Per questo dovremo potenziare l’organizzazione diretta di attività e il supporto a realtà associative che si occupano di iniziative che favoriscono una maggiore integrazione dei giovani con i loro pari: dai doposcuola alle attività sportive in tutti i quartieri di Milano, favorendo sempre di più il dialogo tra istituzioni scolastiche, associazioni di volontariato e realtà sportive e culturali. Sarà inoltre fondamentale farsi promotori di progetti di prevenzione e contrasto al bullismo (in particolare a quello cyber), alla violenza giovanile, alle problematiche alimentari (anoressia, bulimia), al consumo di alcool e droghe tra i giovani, sia nelle scuole che nei “centri famiglia”. Infine, daremo sostegno e promuoveremo tutte le iniziative sociali e private volte alla lotta alla dispersione scolastica, con particolare attenzione alle attività di avvicinamento e orientamento dei ragazzi al mondo dell’università e del lavoro.
AMBIENTE: LA NOSTRA CITTÀ È AL 13ESIMO POSTO SU 1000 NELLA CLASSIFICA PER PRESENZA DI PM10 NELL’ARIA E AL 5 POSTO SU 1000 PER QUANTITÀ DI OSSIDO DI AZOTO CHE METTE A RISCHIO SOPRATTUTTO I BAMBINI E CHI SOFFRE DI PATOLOGIE RESPIRATORIE. QUALE RITIENE SIA IL PRIMO INTERVENTO URGENTE DA FARE? E CON QUALE BUDGET INTENDE FINANZIARLO?
LUCA BERNARDO Oggi una delle principali cause dell’inquinamento della città di Milano è la presenza di impianti vetusti, sia in edifici pubblici che privati. Dal punto di vista della pubblica amministrazione partiremo immediatamente con un piano di efficientamento di tutti gli edifici di nostra proprietà, con particolare attenzione alla sostituzione di tutte le vecchie caldaie a gasolio, sfruttando le ingenti risorse che il PNRR ha destinato a questi interventi. Dall’altro lato sarà importante mettere il privato nelle condizioni di poter davvero sfruttare gli incentivi che lo Stato ha destinato all’efficientamento energetico. Non deve più accadere che un privato che vuole sfruttare le opportunità offerte dallo Stato resti bloccato mesi, con il rischio di perdere i benefici, a causa di inefficienze della macchina amministrativa. Per questo occorrerà fin da subito semplificare i procedimenti autorizzativi e digitalizzare le procedure comunali. Allo stesso tempo lavoreremo per completare il processo di elettrificazione del 100% dei mezzi di trasporto pubblici e per incentivare l’uso di mezzi privati elettrici garantendo un’adeguata distribuzione di colonnine di ricarica sul territorio comunale (anche attraverso accordi con ditte private). Infine, lavoreremo per incrementare la quota di verde pubblico pro-capite dagli attuali 17mq a 30mq entro il 2030 attraverso una previsione di destinare ingenti quote di verde in tutti i progetti di riqualificazione urbanistica, nonché attraverso l’immediata approvazione di un piano parcheggi comunale che consenta di liberare le strade da mezzi e destinare quindi più spazio a verde e percorsi ciclabili. L’investimento sui parcheggi, con particolare attenzione a quelli di interscambio alle porte della città, insieme alla rapida prosecuzione dei progetti di estensione delle linee metropolitane, sono una misura fondamentale e non più rinviabile anche per ridurre l’afflusso di mezzi privati all’interno della città.
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