Sex Education: genitori, fatela guardare ai figli. Ma senza di voi

La serie che spopola su Netflix vista da due esperte di teen e sessualità: promossa. Affronta tabù e sentimenti, utile per tutta la famiglia


È arrivata all’improvviso, ha spopolato tra gli adolescenti ed è già pronta la seconda serie… Sex Education è la teen comedy (vietata ai minori di 14 anni) di Netflix che parla in modo molto diretto di sesso e adolescenti. E che fa discutere i genitori, in molti casi indecisi tra l’applaudirla, il proibirla, il vederla o meno insieme ai propri figli.

Il modo giusto di approcciarla in famiglia? Abbiamo chiesto a due professioniste familyfriendly che si occupano di adolescenti e di sessualità nelle scuole - Erika Franzoni, psicoterapeuta del centro familyfriendly Pòlisola e Monica Moneta, ginecologa di Medici in Famiglia - di immergersi nella serie e di consigliarci se e come vederla.

 

SEX EDUCATION: LA TRAMA

Campagna inglese. Otis ha 16 anni ed è figlio di una terapista sessuale, che ha sempre parlato molto apertamente di sesso con e davanti al figlio. Otis è sensibile e impacciato e non ha molta fortuna con le ragazze. Finché incontra Maeve, sveglia e ribelle, che propone a Otis di diventare un terapista sessuale per i compagni, in cambio di soldi. Il ragazzo accetta e la storia parte….

 

Perché Sex Education piace tanto?

ERIKA FRANZONI: La forza di questa serie è che affronta argomenti generalmente ritenuti tabù, riuscendo a sdoganare alcune preoccupazioni adolescenziali. Si parla di esperienze più diffuse legate al sesso come masturbazione e sesso orale non tralasciando situazioni anche più serie come impotenza, eiaculazione precoce e vaginismo. In ogni puntata della serie viene affrontato un diverso problema di natura sessuale, ma il messaggio sottostante è sempre lo stesso: non può esserci una buona esperienza sessuale senza una buona relazione con se stessi e con l’altro. Il protagonista, durante i suoi brevi consulti ai coetanei, mette in luce le difficoltà vissute durante la pubertà: l’importanza di accettazione del proprio corpo, il bisogno di intimità e complicità con il partner, la capacità di ascoltare i propri bisogni, prima ancora di quelli dell’altro e il rispetto reciproco. Otis si concentra sull’aspetto emotivo legato alla problematica sessuale e al termine della sua breve consulenza il paziente di turno ha acquisito gli strumenti e la consapevolezza per risolvere le sue incertezze sessuali e relazionali. Questa serie è sintonizzata su un tempo e uno stile comunicativo che appartiene ai ragazzi di oggi, ed è per questo che funziona: gli adolescenti si riconoscono e lo apprezzano.

In che modo può aiutare ragazzi e genitori?

MONICA MONETA: Aiuta i ragazzi perché ci si può facilmente riconoscere nel mondo di Otis e dei suoi coetanei. La serie ti permette di parlare di sessualità ma anche di rapporti, di sentimenti. E i ragazzi ne hanno estremo bisogno oggi. Sorprendentemente, Sex Education usa un linguaggio appropriato, i termini giusti al momento giusto, ma mixato al linguaggio reale che i ragazzi usano e capiscono. Educa nel senso che si percepisce chiaramente che l’obiettivo è rivolgersi direttamente agli adolescenti dicendo loro che le problematiche e i temi legati alla sfera sessuale non sono un qualcosa da tenere nascosto. Se ne può parlare e esiste una possibilità di confrontarsi con qualcuno che ne sa più di te. È rassicurante durante l’adolescenza.

ERIKA FRANZONI: Sex Education può avvicinare i genitori al mondo emotivo dei propri figli ricordando loro che l’adolescenza può essere un periodo bellissimo, ma anche faticoso. Molti genitori non si riconoscono nell’adolescenza dei figli, ne sono spaventati e tendono a paragonarla alla propria, adottando però un atteggiamento giudicante. I ragazzi di oggi vivono la sessualità in modo forse più esplicito, ma le paure, le incertezze e i bisogni sottostanti sono gli stessi che hanno vissuto i genitori alla loro età.

Come va guardata? Insieme ai nostri figli?

MONICA MONETA: È soggettivo, ma stare con mamma o papà sul divano davanti ad alcune scene della serie credo creerebbe dell’imbarazzo inutile, che soffocherebbe il dialogo che invece è fondamentale.

ERIKA FRANZONI: Credo che potrebbe essere imbarazzante per un figlio vedere la serie insieme a un genitore. Ci sono scene molto esplicite che metterebbero a disagio entrambi. Inoltre, è giusto che la sfera sessuale del ragazzo rimanga uno spazio privato da condividere con chi ha voglia di farlo. Il ruolo dell’adulto rimane però fondamentale. Durante il percorso di crescita del proprio figlio un genitore dovrebbe proporsi come “accompagnatore” discreto e rispettoso, un riferimento importante a cui un figlio deve sapere di poter ricorrere nel momento del bisogno.

Come si parla di sesso nella serie? Come viene raccontato?

ERIKA FRANZONI: La serie ha il pregio, più che di parlare di sesso, di fare una fotografia abbastanza realistica degli adolescenti di oggi. Essi possono apparire preparati a livello teorico e sessualmente molto attivi, ma in realtà sono insicuri e spaventati. Molto spesso la maturità sessuale non è accompagnata dalla maturità emotiva necessaria a fare in modo che l’esperienza sessuale sia piacevole e appagante. Molti ragazzi/e si approcciano al sesso più a causa di pressioni sociali che spinti da un effettivo desiderio. Il rischio è che le prime esperienze sessuali risultino esperienze spiacevoli e imbarazzanti. Questo può condizionare la vita futura sessuale e relazionale dei ragazzi. È importante che un ragazzo si approcci al sesso con serenità e consapevolezza, rispettando i propri tempi e desideri.

In Italia la serie è vietata ai minori di 14 anni…

MONICA MONETA: È l’età giusta, prima è presto. Non asseconderei questa costante tendenza di oggi ad anticipare. Il tentativo di seduzione è anticipato rispetto a 20 anni fa, forse per l’accesso alle immagini estremamente facile. A 12 anni non sei pronta anatomicamente all’esperienza sessuale e di conseguenza non lo sei psicologicamente. Questo porta a un disequilibrio che ti porti avanti e ricade sui sentimenti.


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Sex Education serie tv per adolescenti
I protagonisti della serie tv Sex Education

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