Ritorno a scuola: come iniziare bene l’anno

Cosa fare e cosa evitare. Quanti corsi pomeridiani fare e come organizzare studio e tempo libero. I consigli degli esperti a genitori, bambini, ragazzi e adolescenti


L’anno scolastico 2021-2022 è cominciato. Cosa vuol dire? Asilo, scuola, corsi pomeridiani, uscite con gli amici. Questo inizio arriva dopo due anni molto particolari, a causa del Covid. Ci sono bambini e ragazzi che non vogliono più uscire di casa, quelli che vorrebbero solo stare fuori, quelli che non pianificano più impegni fissi, quelli che preferiscono avere le giornate piene. Come fare? I consigli per ricominciare l’anno di due esperti: Chiara Tudech, Psicologa, Mediatrice Feuerstein per bambini e ragazzi familyfriendly e Carlo Trionfi, psicologo e direttore scientifico del Centro Studi Famiglia

  • nido e scuola dell'infanzia
  • elementari e primi anni delle medie
  • dalla terza media in su

NUOVO ANNO PER BAMBINI, RAGAZZI E GENITORI DOPO IL COVID: COSA FARE E COSA NON FARE PER AFFRONTARLO

Come affrontare il nuovo anno scolastico con i bambini in età prescolare?

CHIARA TUDECH :Le premesse da tenere a mente sono due: i bambini di questa età si rispecchiano in quello che viviamo noi adulti e non devono recuperare il tempo e le occasioni non avute in questi anni. Come stare accanto ai piccoli?

  • Mantenete la calma. Molte mamme e papà danno l’impressione di vivere come se i loro bimbi piccoli abbiano perso un pezzo importante di formazione e di vita. Hanno tutto il tempo, le fasi evolutive ci sono, ma sono flessibili. Date tempo e spazio. Non è una corsa al recupero
  • Fidatevi delle educatrici. Fate domande, fidatevi degli occhi delle maestre di nido e asilo. Non mettetevi in contrapposizione, ma chiedete aiuto, per capire.
  • Date grande spazio alle emozioni. Chiedete ai bimbi come si sentono. Può essere utile fare insieme la sera un calendario delle emozioni. Ognuno prima o dopo cena mette sul tabellone la faccina che rappresenta la sua giornata. È un’occasione per parlare. E puntate sulle emozioni non sulle prestazioni. Al ritorno dall’asilo la domanda non è “cosa hai fatto?” ma “hai conosciuto un nuovo amico? Ti sei divertito? Hai riso molto?”
  • Normalizzate le emozioni, anche quelle negative. Evitate di ricordare in continuo l’essere stati chiusi in casa negli ultimi due anni, l’aver avuto paura. Ponete sempre lo sguardo sul positivo, sul futuro.
  • Non riempite l’agenda. Come gestire il tempo libero? In base a quello di cui ha bisogno vostro figlio. Ma non sovraccaricare. Al massimo due ore la settimana di sport o musica o quello che preferiscono. E sfruttate il weekend.
  • Passate tempo di qualità con i bimbi. Trovate sempre il tempo per stare con loro. È il modo in cui loro capiscono che ci siamo.

Come affrontare il nuovo anno scolastico con i bambini delle elementari e primi anni delle medie?

CHIARA TUDECH: 

Per i bambini:

  • Cercate il lato umano degli insegnanti. È prezioso conoscerli, fare amicizia. Cercate la chiacchiera nell’intervallo. Scoprire passioni in comune in modo da renderli “umani” e così rendere più piacevole andare a scuola.
  • Praticate la gentilezza e ricollegatevi con i compagni. È impossibile staccarsi dall’online, ma per affrontare bene la vita reale iniziate dall’essere gentili sia online sia off line. Pensate due o tre volte prima di dire qualcosa di cattivo
  • Organizzatevi e bilanciate studio e tempo libero. Non strafate per recuperare quello non avete fatto negli anni del Covid. Usate il weekend. E organizzatevi senza voler dare priorità alla scuola. È importante anche il resto, bilanciate.
  • Fatevi sentire. Parlate con i genitori, dite se non vi fa di fare un’attività o se preferite farne un’altra. Date voce ai vostri bisogni
  • Tirate fuori le emozioni. Ricordate che i bambini sono più bravi in questo, quindi abbracciate, tirate fuori le emozioni, l’ansia, l’agitazione, la felicità. Potete insegnarlo voi a mamma e papà. Siamo tutti preoccupati e agitati, voi siete più bravi ad affrontare questo ricominciare l’anno

Per i genitori:

  • Ripetetevi: la scuola non è solo didattica. Per il primo periodo non concentratevi sulla prestazione, ma sul come stanno i vostri figli a scuola. No al: “se inizi bene l’anno è tutto più facile”. Sì a: “Come sei stato? Hai imparato qualcosa di nuovo?” Interessatevi al loro essere più che al fare e date spazio anche al brutto, non solo al bello: “Cosa hai fatto di brutto oggi? Cosa non è stato bello oggi?”
  • Non sovraccaricateli. Fare fare mille attività non va bene per loro e non va bene per voi, che dovete poi gestire il tutto. Non pensate che devono recuperare due anni, non devono fare tutto quest’anno, hanno la vita davanti
  • Coinvolgeteli. La ripresa dopo l’estate è sempre difficile, quest’anno ancora di più, causa i due anni vissuti. Parlate con loro, prendete le decisioni sulla loro vita ascoltandoli. Siete l’esempio, il vostro decision making sarà il loro
  • Organizzate ma dando autonomia. Non abbandonateli a loro stessi all’improvviso, ma date autonomia in modo graduale. E il primo mese soprattutto lasciate tempo e spazio per vedere come si organizzano, guardando da lontano

Come affrontare il nuovo anno scolastico con i ragazzi dalla terza media in su?

CARLO TRIONFI

Per i genitori:

  • Passate dalla protezione alla costruzione. Si ritorna alla normalità. La normalità è quella in cui i genitori, quando il figlio è teen, sono impegnati a sostenerlo nella costruzione di un’identità sociale. In questi 2 anni mamme e papà hanno dovuto assumere il ruolo di protezione.  Ecco, ora il ruolo torni ad essere quello di promuovere le relazioni e l’identità sociale. Il compito dei genitori non è solo quello di regolare la vita sociale (con chi esci, a che ora torni…), ma quello di aiutare i ragazzi che stanno tornando alla normalità a chiedersi qual è la loro identità sociale.  Come ti vedono gli altri, come hai intenzione di progettare un tuo inserimento in questo mondo.
  • Riprogettate. Per un paio d’anni abbiamo congelato il futuro. Ora va ripreso in mano. Progettate concretamente insieme: sull’ orientamento scolastico, sulle passioni, sulle idee che avete per il futuro. Un figlio alle superiori può ricominciare a pensare in modo concreto, con voi, all’anno all’estero, all’università…

Per i ragazzi:

  • Trasformate il mondo. I ragazzi (ma anche gli adulti) hanno imparato dal Covid l’importanza delle relazioni collettive. La dimensione di collaborazione è la dimensione del futuro. Ce la faremo insieme. Arriverà presto il momento in cui bisognerà dare valore sociale trasformativo alla crisi vissuta. Ragazzi siete vivi, a partire da esperienza fatta capite come volete trasformare il mondo. Riabilitate la collettività come strumento trasformativo. Trovate dei modelli di partecipazione nuovi, più liquidi, più online, più quello che volete. State con gli altri in una dimensione che non è più solo rassicurazione, ma progettualità. Partecipate ai collettivi, ai diversi modi di stare insieme per cambiare e costruire il futuro
  • Riempite le vostre agende con la testa. Corsi, attività, laboratori…meglio fare mille cose che non fare niente. Ma subito dopo organizzate le cose che fate tenendo presente la dimensione progettuale e partecipativa. Fate cose che possono orientare il vostro futuro e dare senso di partecipazione alle vostre relazioni

 


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