Pagelle primo quadrimestre: i consigli per i genitori
Pagelle del primo quadrimestre in arrivo. Mamme, papà e ragazzi aspettano voti e giudizi. Ma come comportarsi davanti a una “brutta pagella”? E davanti a una “bella scheda”? I consigli, a seconda dell’età dei tuoi figli, di tre professionisti familyfriendly
LICEI PAGELLE PRIMO QUADRIMESTRE: NO A PUNIZIONI E PREMI, SI A STRATEGIE E NO A REAZIONI EMOTIVE DEI GENITORI
“L'arrivo della prima pagella dell'anno è evento generalmente più aspettato dal genitore che dai ragazzi. Essenzialmente perché con questa serie di numeri viene confermata o meno la scelta della scuola fatta qualche mese fa.”. Parte da qui Chiara Cerri, fondatrice di Urban Sherpa, lo spazio familyfriendly per adolescenti e adulti alla ricerca del benessere psicofisico
- Lo spirito giusto. Per i genitori (divisi tra “Il mio piccolo non deve soffrire” e “Il mio piccolo deve distinguersi e sfondare”) è un momento molto spesso di inquietudine. Il risultato della pagella è un risultato emotivo che rimbomba molto su di noi adulti più che nei ragazzi che sentono questo invece come un momento nel percorso dell'anno, non tanto come un risultato da raggiungere. Questo di fatto è il giusto spirito. Un assaggio di quello che sarà, perché al di là della votazione in sé, quello che ci dice è " quanto quella materia vive in me", quanto " la sento", come mi propongo nei suoi confronti. Mi interessa? La odio?
- Il regalo non ha senso. Se pensi alla pagella come "come vivi il tuo momento" o " come puoi fare per farlo andar meglio", non ha un gran senso parlare di un regalo per il buon esito. Ma ha un gran senso imparare a "parlare" della cosa. In particolare, enfatizzando e sostenendo le capacità strategiche che sono messe in atto per arrivare al buon risultato.
- Non servono le punizioni. Punizione perché? Per svogliataggine? O per non aver raggiunto la sufficienza? Nel primo caso si parla di mancata responsabilità. Di atteggiamento immaturo che non ha compreso il fatto che " la scuola costruisce" e loro (ragazzi) sono in formazione. In questo caso il ruolo del genitore, non è punire, ma "tenere" la situazione. E questo richiede non autorità ma sicuramente quell'autorevolezza che nasce dalla convinzione che questi anni di studio siano opportuni. Altro è non essere arrivati alla sufficienza. Assolutamente no punizione, ma strategia. È opportuno aver ben chiaro se è questione di basi non assimilate o di nuovi concetti non acquisiti o "altro" che di scolastico o cognitivo non ha nulla.
PAGELLA ALLE MEDIE: NO A REAZIONI ECCESSIVE E FAI TANTE DOMANDE A TUO FIGLIO
“La pagella non deve creare scalpore. È il coronamento di un percorso. Brutta o bella che sia non è una sorpresa. Se la vivi come un fulmine a ciel sereno chiediti dove non ci sei stato tu, dove hai mancato” …I consigli di Elisa dello Studio Volpi, Spazio familyfriendly multidisciplinare x famiglie
- Mostra l'orgoglio Qualsiasi successo un ragazzo ottiene (a scuola, nello sport, nelle attività che fa) è sicuramente motivo di orgoglio per un genitore e questo orgoglio va detto ai propri figli. Interessarsi alla pagella anche quando è bella è fondamentale, è sempre un modo di dire che come genitori siamo vicini e li sosteniamo nelle loro gioie. Il premio è un di più.
- Sospendi il giudizio Chi o cosa definisce se una pagella è bella o brutta? Teniamo conto delle insufficienze? Allora se ci sono delle insufficienze la pagella è brutta? Quindi una pagella con tutti 6...dovrebbe essere bella? L’unico modo per rendere significativo il momento della pagella è mettersi dalla parte dei ragazzi e sospendere un attimo il giudizio. Chiedi a tuo figlio: te l'aspettavi così? Cosa ti aspettavi di diverso? Forse capirai in questo modo che anche i ragazzi si rendono perfettamente conto dei loro punti di forze e delle loro difficoltà e invece di giudicarli potrai trovare come è possibile sostenerli in modo più adeguato.
- Attenzione alla 1 media. Molta attenzione se tuo figlio ha iniziato le medie. I cambiamenti che ha dovuto e deve affrontare sono molti, e le richieste della scuola sono diverse. A volte si dà per scontato che ormai è grande e deve fare da sé. E se non ci riesce spesso ci delude. Ricordati che sono comunque bambini di 11 anni, non sono adulti. Hanno bisogno di incoraggiamenti, di vicinanza, di interesse verso di loro e verso ciò che fanno.
- No alle punizioni. Ricevere una pagella brutta, anche per i ragazzi stessi è di per sé una sconfitta e una delusione, perciò è inutile metterci il carico da novanta, ma è necessario capire cosa sta succedendo e come mai ha ottenuto quelle valutazioni.
PAGELLA ALLE ELEMENTARI: LA REAZIONE DEI GENITORI È FONDAMENTALE, NO A CONFRONTI, PREMI E PUNIZIONI, SI’ ALL’ORGOGLIO E AL DIALOGO
“La tua reazione davanti alla pagella delle elementari influisce sulla carriera scolastica del tuo bimbo Se inizia a pensare che ti piace meno dopo questa pagella e non sente risposte pratiche alle sue difficoltà, inizia a credere che sarà sempre così per lui a scuola. Per cui davanti a brutti risultati chiama 12 amiche prima di parlare con tuo figlio…” I consigli di Elisabetta Rossini e Elena Urso, del centro pedagogico Familiare Rossini Urso.
- Conta il processo Quando arriva una buona scheda di valutazione esprimi il tuo orgoglio per l’impegno messo. Fai concentrare tuo figlio sul processo che ha portato al risultato, non sul risultato in sé. Non ridurre a “sei stato bravo”, ma dettaglia. “Hai ascoltato, sei stato attento, ti sei impegnato. Ti ricordi che all’inizio non riuscivi a capire la tal cosa e invece guarda cosa dice la pagella su questo…”. Conta il processo
- Dialoga con tuo figlio Davanti a una brutta pagella serve il tuo coinvolgimento non giudicante. Parla con tuo figlio, guarda con lui i punti più difficoltosi chiedendogli cosa ne pensa, se li sa spiegare, se ha capito dove sono le difficoltà. È importante provare insieme a capire cosa si può fare di diverso nel quadrimestre successivo, dando dei suggerimenti pratici: chiedere di più alla maestra, fare i compiti da soli, organizzarsi meglio i pomeriggi. Fai capire che non è sbagliato il bambino, non è una tragedia, succede anche ai grandi e si supera con impegno, sbagliando e riprovando
- Evita confronti. Non serve sapere come è la pagella del compagno di banco di tuo figlio. Quando chiediamo notizie degli altri stiamo mandando il messaggio che ciò che ci interessa è solo che sia il più bravo. I genitori performanti a volte non sono contenti neanche davanti a una buona pagella, perché non è un’ottima pagella…
- No al regalo, sì alla pizza insieme Alla bella pagella rispondi non con un oggetto materiale, un gioco. Ma con un momento di festa. “Usciamo a mangiare pizza e festeggiamo”. E alla brutta pagella rispondere con la punizione non ha senso. Il risultato non è inaspettato (hai avuto un quadrimestre per aiutarlo a reagire), non insegna nulla a tuo figlio, non ti spiega e non risolve i motivi delle sue difficoltà. Ma fallo riflettere sul fatto che i comportamenti hanno delle conseguenze e questo (la pagella scolastica) è uno dei primi casi che i bambini vivono
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