Centri estivi comunali e case vacanza a rischio per l’estate 2023?
I centri estivi 2023 del Comune sono a rischio. Non ci sono i fondi, nel bilancio di Palazzo Marino al momento. Nel 2022 sono state quasi 5mila le famiglie milanesi che hanno chiesto di partecipare ai centri estivi.
La protesta delle famiglie è partita subito, con una petizione di Priorità alla Scuola (http://partecipazione.comune.milano.it/initiatives/i-92) In poche ore le 1000 firme sono state raggiunte e continuano ad aumentare. “Questo ci dimostra, se ce ne fosse bisogno, che il problema è grave ed è molto sentito dai cittadini e dalle cittadine”, spiega Chiara Ponzini di Priorità alla Scuola.
L’assessore all'Educazione Anna Scavuzzo ha lanciato l’allarme qualche giorno fa. I centri estivi dei bambini delle elementari ogni anno appaltati dal Comune alle cooperative costano 3milioni di euro. Di solito vengono rimborsati dal governo. Per l’estate 2023 senza fondi straordinari dal Governo, Centri estivi comunali e le Case vacanza sono a rischio. "Se non troveremo entro aprile risorse per finanziare questi servizi – ha spiegato in un momento successivo Scavuzzo - la situazione estiva sarà critica. E non basta la rassicurazione a parole che arrivano dal governo di fondi che potrebbero stanziare a settembre: i Comuni non possono fare appalti sulla base di ipotesi e promesse, tutti gli emendamenti alla finanziaria che avevamo fatto non sono nemmeno stati presi in considerazione", ha aggiunto l’assessore.
La petizione di Priorità alla Scuola è arrivata per chiedere al Comune un rimando, una spiegazione. È stato assordante il silenzio. La notizia è uscita sulla stampa, ma nessuno che si occupa di scuola in Comune e nei Municipi, ha avviato un confronto con le famiglie. Non c’è stato un rimando, una comunicazione ai genitori. Per questo tre giorni dopo l’allarme sulla stampa è partita la nostra petizione”, continua Ponzini. Dopo due ore dal lancio il link è andato in tilt per le tante firme e dalla Scuola Dolci un gruppo di mamme ha di sua iniziativa tradotto in arabo il testo, per dare a tutti la possibilità di firmare.
“La mancata attivazione o anche la riduzione di questo servizio, peserebbero enormemente sulle famiglie, in primis sulle donne e soprattutto su quelle con redditi più bassi o che comunque non hanno opzioni alternative in termini economici (campus privati), o sociali (sostegno familiare, principalmente nonni, ecc.). Senza dimenticare che i centri estivi comunali garantiscono da sempre l'accoglienza di numerosi/e bambini e bambine con disabilità, che difficilmente troverebbero proposte alternative, valide e a costi calmierati, come quelle comunali”, risponde Priorità alla Scuola
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