Babysitter: ferie e trasferte estive

Come fare per assumere una tata, colf o badante per le vacanze, come gestire le ferie, come funziona il bonus babysitting 2021 I consigli di Saf Acli Milano


Fino al 30 giugno puoi chiedere il bonus Babysitter 2021 Fino a 100 euro a settimana per pagare la tata o il centro estivo. Ma come funziona l'estate per tate, istitutrici, colf e badanti?  “Quante ferie ha una babysitter?”, “Come si calcolano le ferie?”, “Sono pagata di più se vado al mare con la famiglia per cui lavoro?" sponde Simone Bellezza, direttore del familyfriendly SAF ACLI, società che si occupa da oltre 10 anni di contratti di lavoro domestico

BONUS BABYSITTING 2021: A CHI SPETTA, COME FUNZIONA E COME FARE DOMANDA

A chi spetta: Genitori con figli fino a 14 anni

  • lavoratori iscritti alla gestione separata INPS
  • lavoratori autonomi
  • personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19
  • lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari
  • lavoratori autonomi iscritti alla Casse di previdenza e non iscritti all'INPS, dietro comunicazione, da parte delle rispettive casse, del numero dei beneficiari.

A chi non spetta? Come fai domanda? Qui trovi il tutorial per il bonus baby sitter

 

BABYSITTER, COLF E BADANTI ESTATE 2021: FERIE ESTIVE, PERMESSI E TRASFERTE

Quanti giorni di ferie hai? 

Il contratto collettivo nazionale prevede 26 giorni di ferie all’anno che corrispondono a circa due giorni maturati mensilmente. Ad esempio: se la tata, colf o badante è assunta a gennaio, ad agosto dello stesso anno ha maturato quasi tre settimane di ferie.

Quant’è la retribuzione durante il periodo di ferie?

E' la normale retribuzione. Se il lavoratore domestico è convivente la normale retribuzione dovrà essere maggiorata della relativa indennità di vitto alloggio di cui quotidianamente gode in natura.

Chi decide il periodo di ferie?

Non è possibile obbligare il lavoratore ad assentarsi per ferie, il periodo di ferie deve essere concordato tra le parti. Chiaramente è possibile, con congruo preavviso e previo accordo tra le parti, che il lavoratore si renda disponibile ad andare in ferie in concomitanza alle necessità del datore di lavoro.

Posso pagare le ferie invece di farle?

Per l’intera durata del rapporto di lavoro le ferie possono essere esclusivamente godute, non è possibile monetizzare le ferie maturate. Solo ed esclusivamente al termine del rapporto di lavoro tutte le ferie maturate e non godute dovranno essere liquidate con le spettanze di fine rapporto.

Babysitter, colf e badanti sono obbligate alla trasferta estiva al mare o montagna con la famiglia?

I lavoratori conviventi sono tenuti da vincolo contrattuale a seguire in trasferta il proprio datore di lavoro. Il rifiuto di tale prestazione costituisce un mancato rispetto degli accordi presi in fase di assunzione che pertanto non può rifiutarsi. Ciò non vale per i non conviventi. Se a questi ultimi fosse posta la richiesta di trasferta, dovrebbero ritenersi liberi di poterla accettare o meno.

Quanto costa portare la babysitter in vacanza?

Per tutti quei rapporti di lavoro stipulati con un lavoratore convivente non è prevista una maggiorazione della retribuzione che resterà la medesima nonostante la trasferta. Diversamente, per tutti quei rapporti di lavoro stipulati con un lavoratore non convivente è prevista una maggiorazione del 20% per ogni ora di lavoro svolta in trasferta.

Se durante le ferie la babysitter (colf, badante) si ammala cosa succede?

Le ferie vengono sospese. Il collaboratore dovrà darne tempestiva notizia al datore di lavoro mediante certificato medico e corrispondere il relativo trattamento economico.

Babysitter, badante o colf solo per l'estate, è possibile?

Certo, è possibile assumere un collaboratore domestico anche solo per una settimana. Nonostante il lasso di tempo possa sembrare definito indicando genericamente "l'estate", il contratto dovrà essere stipulato a tempo indeterminato così che, in qualsiasi momento, sarà possibile chiuderlo senza motivazione alcuna con un semplice preavviso di 1 o 2 settimane.

Se la famiglia va in vacanza un mese o più per l’estate e la babysitter non va, è obbligata a prendere ferie? È pagata normalmente?

Dipende dal tipo di contratto. Nel caso il lavoratore sia convivente, è tenuto a seguire il datore di lavoro presso località di villeggiatura o residenze secondarie. In caso contrario, rifiutandosi, il lavoratore formalmente non si presenta sul luogo di lavoro e quindi l'assenza potrà essere considerata come permesso non retribuito. Nel caso in cui sia un lavoratore NON convivente a rifiutarsi, consigliamo di accordarsi preventivamente nel concordare ferie. Nel caso in cui la sospensione lavorativa dipenda unilateralmente dal datore di lavoro, il lavoratore mantiene il diritto alla retribuzione. A tal proposito, ricordiamo che tra le mansioni della babysitter rientrano anche quelle della pulizia della casa. Volendo, quindi, le si potrebbero lasciare le chiavi e chiedendo di prestare attività da colf.

Se babysitter/colf/badante vanno in vacanza con la famiglia sono "assicurate" come quando sono a casa?

Sì. Tutti i lavoratori domestici assunti con regolare contratto sono coperti dagli infortuni sul lavoro su tutto il territorio nazionale.

Se la tata (colf, badante) non vuole andare in ferie e chiede che le siano liquidate. Come comportarsi?

Le ferie sono un diritto irrinunciabile; non è possibile corrispondere il relativo controvalore economico a fronte di un mancato godimento da parte del lavoratore. Al termine del rapporto, se vi sono ancora delle ferie residue, esse vengono monetizzate come “ferie maturate e non godute”, valore che andrà ad aggiungersi alle altre spettanze di fine rapporto ed eventuali ratei di tredicesima non corrisposti.

Il lavoratore può andare in ferie nel caso in cui non siano ancora maturate?

Questa è una scelta che spetta alle parti, datore di lavoro e lavoratore; il datore di lavoro può scegliere di anticipare un tot di giorni di ferie al dipendente nonostante non abbia ancora maturato il periodo richiesto oppure può decidere di non esercitare tale concessione ma, a fronte di una mancata maturazione, considerare il periodo di assenza come periodo non retribuito. In caso di concessione anticipata delle ferie significa che il lavoratore avrà un negativo di ferie che man mano recupererà mese per mese tornando a lavorare, per questo consigliamo di non concedere comunque un negativo troppo elevato.

 

 

 


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