Babysitter: istruzioni per metterle in regola

Tate, colf, badanti, tutte le tipologie di contratti e come fare. I consigli di Saf Acli


“Come e perché dovrei mettere in regola la mia babysitter?”, “Come faccio a sapere in che categoria rientra il mio collaboratore domestico?”, “Ho bisogno di un giardiniere, c’è un contratto specifico?” Ci ha risposto Simone Bellezza, direttore di SAF ACLI, società che si occupa da oltre 10 anni di contratti di lavoro domestico; dalla contrattualizzazione alla gestione amministrativa e contabile.

BABYSITTER, COLF, BADANTI: LE TIPOLOGIE DI CONTRATTI E COME RICONOSCERE IL PROFILO ADATTO A TE

COME CAPISCO IN CHE CATEGORIA RIENTRA IL MIO COLLABORATORE DOMESTICO?

Per prima cosa bisogna valutare le esigenze personali, se si deve occupare di persone, per esempio, non potrà essere inquadrata come colf (ruolo dedito all’organizzazione e pulizia dell’abitazione); anche se dovesse essere la sua mansione principale. I ruoli che hanno responsabilità nei confronti di persone (nello specifico badanti e babysitter), ove richiesto dal datore di lavoro possono occuparsi della pulizia e della cura della casa.

CHE TIPOLOGIE DI INQUADRAMENTI ESISTONO?

Oltre alle più comuni categorie come colf e badanti, esistono molti altri inquadramenti, in base alle mansioni che dovrà svolgere il lavoratore, come, per esempio, giardiniere, autista, istitutrice e dog sitter. In base al livello attribuito vengono stabilite le retribuzioni minime dovute al ruolo relativo. Per scoprirne le sfumature e le caratteristiche contrattuali più nel dettaglio si può richiedere un preventivo e/o una consulenza presso uno dei diversi uffici SAF ACLI.

ESISTONO DIVERSE CATEGORIE DI BADANTI?

Sì, esistono diverse categorie di badanti in base alle persone che andranno ad assistere e al livello di formazione della collaboratrice domestica stessa. Se dovrà occuparsi di persone autosufficienti verrà inquadrata con il livello chiamato BS, nel caso in cui non ci sia l’autosufficienza (anche nelle azioni di ordinaria quotidianità) l’inquadramento sarà il livello CS. Se la persona da assistere ha bisogno di un collaboratore specializzato nell’ambito infermieristico, è presente la categoria DS nella quale si può rientrare solo se si è in possesso di un attestato OSS/ASA conseguito successivamente ad un corso della durata minima di 500 ore.

C’E’ UNA SOGLIA DI ORE SETTIMANALI SOTTO LA QUALE POSSO NON CONTRATTUALIZZARE IL MIO COLLABORATORE?

No, Il CCNL DOMESTICO prevede che un lavoratore impiegato per qualsiasi numero di ore settimanali (anche solo una), debba essere obbligatoriamente assunto.

POSSO FARE UN PERIODO DI PROVA PRIMA DI PROCEDERE CON L’ASSUNZIONE?

No, il lavoro effettuato senza una denuncia di assunzione è il cosiddetto rapporto in “nero” che non assicura nessuna delle due parti e prevede, come sappiamo, pesanti sanzioni. La legge tutela comunque il datore di lavoro considerando i primi 8 giorni del contratto come periodo di prova. Entro tale periodo il rapporto di lavoro può essere interrotto senza il pagamento del preavviso.

MI DEVO TUTELARE ASSUMENDO IL MIO COLLABORATORE A TEMPO DETERMINATO?

Il contratto di lavoro domestico prevede le assunzioni principalmente a tempo indeterminato, per concludere un rapporto di lavoro di questo tipo non c’è bisogno di nessuna motivazione. Contrariamente a quanto si pensa, il tempo determinato, non prevede la possibilità di licenziare il/la lavoratore/lavoratrice prima del termine stabilito in sede di accordo, ed è inoltre possibile solo nei casi in cui vada a sostituire temporaneamente un altro collaboratore domestico.

 

AGGIORNAMENTI MINIMI RETRIBUTIVI E CONTRIBUTIVI 2020

Il 2020 porta con sé diversi cambiamenti, come gli aggiornamenti ai minimi retributivi e alle fasce contributive ufficializzate dall’INPS basandosi sui dati ISTAT (+0,1%). I minimi retributivi variano a seconda del livello di inquadramento

Per regolarizzare la tua tata, colf, badante e collaboratore domestico puoi rivolgerti a uno dei centri territoriali SAF ACLI. Ricordati di:

  • Porta con te i documenti necessari, documento d’identità in corso di validità e codice fiscale
  • Raccogli i documenti del tuo collaboratore domestico comprensivi di carta d’identità/passaporto, codice fiscale e permesso di soggiorno (nel caso in cui si tratti di una persona extracomunitaria); il tutto in corso di validità
  • Qualora tu sia un delegato, presentati all’appuntamento con una delega firmata, accompagnata dai documenti per l’identificazione
  • Nel caso voglia farti carico del rapporto di lavoro di terzi, assicurati di avere con te i documenti della persona assistita dal collaboratore domestico

Scopri la sede più vicina a te di Saf Acli e prenota un appuntamento tramite il canale che preferisci:


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Regolarizzazione babysitter con Saf Acli milano
Come si regolarizza un collaboratore domestico, i consigli di Saf Acli

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