Radicis: cibo + sano, Milano meno inquinata

La sfida di 2 papà che vogliono cambiare il modo in cui mangiamo. Con una società benefit che sta conquistando le famiglie

 

 


Dare ai figli cibo buono, sicuro e nutriente senza inquinare ancora di più la città e il pianeta in cui crescono e senza sfruttare chi quel cibo lo produce. Sfida impossibile?

Gael Mion e Fabio Mercurio (nella foto) sono convinti del contrario. Tanto da scommetterci carriere al top (rispettivamente, a Londra e Shangai) e il futuro delle loro bambine (due a testa, tra gli zero e i cinque anni). Tanto da riportare famiglie e sogni a Milano, infischiandosene di chi li prende per matti, e fondare Radicis.

La “piccola start up con una grande missione”, come definiscono la loro avventura imprenditoriale e umana, che, nel primo anno di vita, ha eleminato ogni tipo di additivo chimico (pesticidi, ormoni, antibiotici) da 2mila spese fatte online dai milanesi. Clienti, in molti casi genitori, che Gael e Fabio giurano di conoscere per nome e che, due volte a settimana, ritirano la frutta, la verdura, il formaggio e la carne in comodi sacchetti con il loro nome nei punti di raccolta attivati da Radicis presso aziende, nidi, asili, scuole e associazioni del territorio. Il tutto, spendendo meno che in un supermercato bio e assaggiando prodotti introvabili su uno scaffale della grande distribuzione.

Partiamo dal nome: Radicis, perché questa scelta?

Gael e Fabio: Evoca il lavoro certosino di ricerca e investigazione che, da scettici per professione e per natura, svolgiamo tutti i giorni, in due direzioni. La prima, è la confutazione delle apparenze e delle certificazioni (compresa quella bio) per scavare e trovare ciò che conta davvero, le radici, appunto. Per esempio la vera freschezza, che per noi è un prodotto raccolto e consumato nel più breve tempo possibile senza interventi chimici che lo snaturino perché appia il più bello possibile il più a lungo possibile sullo scaffale di un supermercato. La seconda “ricerca delle radici” attiene alla scelta dell’assortimento che proponiamo alle famiglie. I prodotti di origine animale ad esempio provengono da allevamenti al pascolo. Il latte dorato e’ un caso esemplare. La mucca che lo produce invece di stare chiusa in una stalla può pascolare e mangiare erba fresca producendo latte ricco di beta carotene, l’anti ossidante e precursore della vitamina A (essenziale per la crescita!) presente in tutta la verdura che dona al latte un colore dorato

 

Non siete un gruppo di acquisto solidale, non siete un’azienda che consegna cibo biologico a domicilio, non siete solo un e-commerce. Cosa siete?

Gael e Fabio: Radicis è una società benefit certificata Bio che punta a risolvere problemi ambientali e sociali. L’abbiamo creata pensando ai nostri figli e a quelli degli altri, dandoci questa regola: coniugare etica ed efficienza. Con l’obiettivo di rivoluzionare il modo di fare la spesa sfruttando i vantaggi offerti dalla tecnologia senza rinunciare al contatto umano e alla relazione che sono fondamentali per il benessere delle persone tanto quanto una buona alimentazione.

 

Sembra una contraddizione in termini, come ci riuscite?

Gael e Fabio: con un modello di business, e di distribuzione, innovativo. Partiamo dal cibo, per esempio l’insalata che puoi ordinare sul sito di Radics: a produrla, in un raggio di massimo 100 km da Milano, con tecniche di agricoltura sostenibile che non prevedono l’uso di additivi chimici, e con un profondo rispetto degli animali, sono piccoli contadini che la raccolgono solo dopo il tuo ordine, azzerando gli sprechi. Quindi tocca a noi, che, in massimo 24 ore da quando è stata colta, ritiriamo e consegniamo la tua insalata presso uno dei punti di raccolta insieme alla spesa di altri clienti che lavorano nella tua azienda o che vivono nel tuo quartiere. Questo modello di distribuzione, che minimizza i tempi dalla campagna alla tavola offrendoti prodotti freschi e genuini, ci consente di risparmiare dal 33 al 50% di emissioni di CO2 rispetto alle consegne a domicilio e di destinare fondi solitamente spesi nel trasporto presso le case di singoli clienti ai produttori e ai punti di raccolta sul territorio. Almeno il 75% del costo della tua spesa su Radicis va al produttore che ha coltivato l’insalata che mangerai (contro il 20-30% del supermercato) perché ci interessa sostenere la sua scelta di agricoltura sostenibile e mantenere vive l’esperienza, le tradizioni, i sapori e le culture locali. Questo modello distributivo ci consente, inoltre, di offrirti cibo di altissima qualità a prezzi inferiori rispetto ai supermercati bio.

 

E per chi non vive o lavora vicino a un punto di raccolta?

Gael e Fabio: su specifica richiesta di alcuni clienti, da alcune settimane abbiamo attivato la consegna a domicilio in bicicletta. Un’evoluzione sostenibile del nostro modello di distribuzione che crediamo possa essere molto utile anche alle persone che non hanno un punto di raccolta nelle vicinanze.

 

Mai avuto paura di proporre qualcosa di troppo diverso per l’Italia?

Gael e Fabio: Tantissima (ridono). Ma le nostre esperienze all’estero hanno giocato un ruolo fondamentale: abbiamo respirato l’aria del “ce la puoi fare!”, vissuto il fervore delle start up e degli imprenditori che creavano non solo nuovi prodotti e servizi ma nuovi modi di gestire le loro aziende, attenti ai risultati di business ma anche ai valori in cui credono.

 

Quali sono i valori su cui avete costruito Radicis?

Gael e Fabio: Abbiamo scelto un approccio collaborativo al fare che può sembrare anacronistico nella società di oggi: teniamo rapporti quasi quotidiani con i 25 produttori che abbiamo selezionato, con i clienti e con i punti di raccolta sul territorio. Essere onesti nelle relazioni, oltre che nel prodotto che proponiamo al cliente, per noi è molto importante. Come ci riusciamo? Ci aiuta il tipo di persone con cui lavoriamo: gli agricoltori che scelgono di produrre rispettando gli animali e i ritmi della natura hanno un modo di pensare che è in sintonia con i nostri valori.

 

Niente rivalità, screzi, incomprensioni, dunque?

Gael e Fabio: ci siamo conosciuti in un ufficio dell’Università Bocconi, da rivali (ridono di nuovo). Concorrevamo alla stessa borsa di studio per un master in Cina…oggi lavoriamo fianco a fianco tutti i giorni.

 

 


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Radicis, i fondatori sono due papà
Gael Mion e Fabio Mercurio, i due papà fondatori di Radics

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