Scuole chiuse: si poteva evitare? Che alternative c'erano e ci sono?
Scuole chiuse, dai nidi alle superiori. E i genitori al lavoro. Come si fa? Era proprio necessario? Mamme e papà scendono in piazza. Sono decine le proteste in questi e nei prossimi giorni (trovi tutti gli appuntamenti in agenda). Abbiamo girato a 4 esperti le domande che tutti noi ci stiamo facendo
- Su quali evidenze scientifiche si sono chiuse le scuole e lasciato aperto tutto il resto? Risponde il medico Vittorio Agnoletto
- Che danni provoca questa chiusura a bambini e adolescenti? Risponde il pedagogista Daniele Novara
- Non c’era un piano B, per evitare la chiusura? Risponde la sociologa Chiara Saraceno
- Qual è la ricaduta socioeconomica? Risponde l’economista Azzurra Rinaldi
CHIUSURA SCUOLE: NON C’ERA UN PIANO B PER EVITARLO?
“C’è stato una sottovalutazione rischio dopo estate e il piano B c’era (le bolle, il tracciamento ecc..) ma solo sulla carta, non a sistema. La questione scuola non è mai stata presa sul serio”. Chiara Saraceno, sociologa e coordinatrice dell’Alleanza per l’infanzia.
Per tutta estate hanno lavorato alla riapertura delle scuole, ma non c’era un piano?
È stato sistematicamente sottovalutato sistema scuola perché tanto la soluzione “a casa” c’è sempre stata. Siamo un Paese che dà poca rilevanza ai bambini e ragazzi, ma anche all’educazione e alla scuola. Si è pensato al distanziamento e ai banchi a rotelle, si sono date regole ai presidi. Ma tutto è stato vanificato, perché a monte e a valle non si è fatto nulla. Basti pensare che a settembre le scuole hanno richiuso subito per farci votare. La scuola in Italia si chiude senza problemi quando serve ad altro
Come si potrebbe evitare la chiusura? Quali alternative?
Aule diffuse. Le scuole devono allearsi con le associazioni e le realtà del territorio (anche con le parrocchie) e uscire dalle loro quattro mura. Si possono organizzare piccoli gruppi nelle scuole e altri in aule sul territorio. La DAD non è obbligatoriamente da fare nella propria cameretta, che talaltro non tutti hanno.
Siamo diversi dagli altri paesi europei?
All’estero tutti hanno più o meno chiuso. Ma ovunque la scuola è stata chiusa per ultima e riaperto per prima. Da noi è il contrario. È un fatto culturale e una visione vecchia dell’insegnamento e dell’apprendimento. La scuola non è solo trasmissioni di nozioni. Invece si continua a credere che sia questo e quindi “che male c’è a trasmettere nozioni in DAD e non in presenza?”. Stiamo allargando le disuguaglianze tra bambini e ragazzi. È un’ingiustizia
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