Covid e figli: “Genitori mollate il troppo controllo sui bambini e adolescenti”
Asilo e anno scolastico sono cominciati. Con mascherine, distanziamento, tamponi, regole e…paura? I tuoi figli sono intimoriti? “Da 7 mesi i bambini e i ragazzi (come ai genitori) vivono uno stravolgimento dei ritmi e delle abitudini e ora la grande sfida: tornare in comunità con regole che si sposano poco con la loro natura”, spiega Sara Sainaghi, psicologa e psicoterapeuta familyfriendly specializzata nei disturbi del sonno dei bambini. Li aiutiamo? “Molliamo il controllo e usiamo le parole giuste”
RITORNO A SCUOLA CON IL COVID: GLI EFFETTI SU BAMBINI E RAGAZZI
La prima cosa da fare è prendere atto della situazione. Il lockdown e l’esposizione alla pandemia sono stati e sono uno stress per i genitori e per i figli I bambini e i ragazzi hanno assorbito le paure e le ansie di mamma e papà (anche dei più tranquilli). In più stati protagonisti di uno stravolgimento dei loro ritmi e abitudini ed ora viene loro richiesto di entrare in comunità con regole e comportamenti che non hanno mai vissuto e sono contrari alla loro natura. I bambini sono fisici e devono imparare a non esserlo. È un impegno enorme. Questo sta portando a un incremento delle problematiche comportamentali e a un peggioramento dei disturbi del sonno.
COVID E BAMBINI: I CONSIGLI AI GENITORI SU COME AIUTARLI A RITORNARE IN COMUNITA’
- Molla il controllo. I genitori sono preoccupati, per l’aspetto sanitario e quello organizzativo. E soprattutto per sette mesi hanno vissuto in simbiosi con i figli, come quando erano neonati. Ora bisogna ri-separarsi, lasciare andare…
- Le parole contano. La modalità con cui dici le regole è fondamentale. Invece di dire NO spiega la regola, le ragioni del “non devi”, per evitare che diventi un terreno per opporsi e ribellarsi all’autorità. Ma sempre con la chiarezza che sulle regole non si contratta: ci sono, sono faticose, ma vanno rispettate
- Evita i discorsi catastrofici. È importante dire sempre la verità e non sottovalutare il problema. Ma non terrorizzare con continui riferimenti a numero di infettati e morti, al pericolo che la scuola richiuda. No ai “Oggi scuola aperta domani non si sa”; “Se fai così rischi…”; “No ai titoli 24 morti in 24 ore”. Le parole contano
- Collabora con gli insegnanti. Non contraddire la scuola rispetto alle regole e all’ organizzazione. I nostri figli sono già in un periodo di ansia e vedere i punti di riferimento (scuola e genitori) in conflitto può solo peggiorare la situazione
- Non fare il detective alla ricerca di compagni di scuola malati da colpevolizzare. Non fare l’interrogatorio ogni giorno all’uscita da scuola
- Non colpevolizzare gli altri. No a frasi come “Vedi…Marco non usa la mascherina, ci infetterà tutti” …Ma riporta al senso di responsabilità con le parole…” Noi rispettiamo le regole, ogni famiglia sceglie per sé. Noi rispettiamo che a scuola non si portano giocattoli, Marco e i suoi genitori fanno come vogliono e c’è chi spiegherà loro perché non si portano i giochi a scuola…”
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