Parco delle Cave

A Milano un immenso giardino con spiagge, prati, laghetti, cascine e animali


Acqua, sabbia, sassi, anatre, cavalli e alberi. Sembra di essere in campagna, fuori città. E invece? Invece siamo a Milano, al Parco delle Cave. Un grande polmone verde, dove l’acqua fa da padrona e dove il cemento e i palazzi delle vicinanze si vedono spuntare solo da dietro gli alberi e solo in alcuni punti.

IL PARCO DA SCOPRIRE IN BICICLETTA A MILANO

Gli itinerari possibili sono molti, dipende dal mezzo che si sceglie per la propria passeggiata. L’ideale è la bicicletta, che, viste le dimensioni del Parco, permette un’esplorazione a 360 gradi.

Si parte da diversi punti, ma il viaggio che consigliamo è quello che comincia da via Forze Armate. Lo proviamo sulle due ruote, bimbo sul seggiolino.

La prima sosta è il giardinetto, abbastanza nuovo, alla destra del parcheggio. Scivoli con tubi, arrampicata semplice e ci si sfoga prima di iniziare la pedalata. All’inizio c’è anche una fontana, dove consigliamo di riempire la borraccia, perché nonostante la ricchezza d’acqua del parco, le fontanelle latitano. I punti ristoro sono un miraggio. Solo ogni tanto, e solo d’estate, si può incontrare un chiosco mobile, come quelli che, in bicicletta, vendono i gelati all’uscita della scuola.

UNA SPIAGGIA IN CITTA'

Si parte. Davanti all’entrata il Lago Cabassi, il primo ad accoglierci. I laghetti sono quattro, si sono formati dove un tempo c’erano le cave, per estrarre sabbia e ghiaia. Qui si trova una specie di spiaggetta cittadina: ci si possono bagnare i piedi e, con secchiello e palette, giocare con la sabbia. Se si riesce a distogliere il bimbo da questo angolo si risale poi in sella (o in passeggino) e si può percorrere la strada che costeggia il laghetto o quella superiore, asfaltata e sicuramente meglio per carrozzine o per chi sceglie il giro in pattini.
Si passa dai campi di basket, si costeggia il campo di bocce, sempre molto animato e si arriva alla zona umida. Qui si passeggia tra canne, paperette, anatre, germani e un infinità di uccelli. I cartelli vietano di dare da mangiare agli animali, ma i resti in acqua dimostrano scarsa attenzione alla regola. Si entra proprio fisicamente in quest’area, attraversando un ponte ricoperto di vegetazione, trovandosi circondati da entrambi i lati da acqua e animaletti.

A questo punto il giro può proseguire in due direzioni. Se si va a destra, verso Quarto Cagnino, si può proseguire sulla strada principale, facendo qualche incursione nella boscaglia vera e propria (e in questo caso essere a piedi aiuta) e si trovano grandi prati verdi ideali per una merenda o per giocare a palla.
Se invece si torna sullo sterrato verso il Lago Cabassi si incontra un cancello (non sempre aperto) e si entra nella zona dell’Associazione Unione Pescatori Aurora Arci. Qui la sosta è d’obbligo: un capanno, attrezzi da lavoro, pavoni che scorazzano liberi, un parco giochi con panchine e un altro laghetto. Niente sabbia questa volta, ma tanti sassi, da lanciare dalla riva…

I cavalli della Cascina Caldera
 

Usciti dalla parte opposta, sempre da un cancello in metallo, si prosegue, attraversando prati e alberi da frutta. Si trovano anche numerosi orti, spesso popolati da “agricoltori” con voglia di chiacchierare e spiegare ai bimbi cosa cresce sotto terra.
Pedalando con gli orti a sinistra e il lago a destra si arriva verso l’altra tappa impedibile: la Cascina Caldera. I cavalli sono l’attrazione principale. Ce n’è sempre uno che sta uscendo per una passeggiata e altri nel recinto per farsi accarezzare. Una fattoria, con animali e trattori, da scoprire. Intorno alla Cascina ci sono in abbondanza aree verdi, campi da basket e un lunghissimo rettilineo largo e asfaltato, ideale per imparare ad andare in bicicletta e fare le prime cadute.

Il periodo migliore per un pomeriggio al Parco delle Cave? Primavera e autunno sicuramente. L’estate è bellissimo la mattina presto o verso sera, per ripararsi dalla calura dell’asfalto. Il weekend non ci si sente mai soli, il parco è preso d’assalto. Durante la settimana la gente tende a concentrarsi soprattutto intorno all’entrata da Via Forze Armate.

Orario: il parco non è recintato e quindi è sempre accessibile
Indirizzo: via delle Forze Armate, via Fratelli Zoia, via Caldera
Come arrivare: via Caldera in bus linee 72 - 64; via Forze Armate in bus linee 63-67

 

 

 


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Biografia

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Zona

Zona 7 - Porta Vercellina, Baggio, De Angeli, Forze Armate, San Siro

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