Musica e bambini: “Genitori lasciateli ascoltare anche la trap”
In Scena! Sabato 11 dicembre (ore 18 Auditorium di Milano) debutta la neonata Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano. Giovani sul palco, verso la professione di musicisti. Ma come possono i genitori spingere i figli verso musica e strumenti? “Emulazione e possibilità di suonare con altri coetanei”, ecco la ricetta del Maestro Ruben Jais, Direttore Generale e Artistico della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
MUSICA: COME AVVICINARE I BAMBINI A MUSICA E STRUMENTI
Come si sviluppa l’orecchio musicale? Tutti hanno predisposizione musicale?
Ci sono persone più dotate e altre meno, ma ci si si allena. Tutti possono sviluppare un buon orecchio, partendo dall’ascolto. L’orecchio stimolato nei primi anni, durante l’infanzia, sicuramente aiuta da grandi.
Quindi per imparare a suonare bisogna iniziare da piccoli?
Ovviamente iniziare da piccoli ha un vantaggio. È fisiologico, perché muscoli, cervello e articolazioni sono più flessibili ad apprendere quei meccanismi fondamentali, è questione di coordinamento tra cervello e muscoli. Come per gli sport, prima si inizia e meglio è.
Come si possono educare e avvicinare alla musica i bambini?
In maniera naturale, senza sforzi. In casa lascia in sottofondo musica jazz, sinfonica, insomma musica che stimola il cervello ad affrontare in maniera più complessa la musica. Non servono spiegazioni, il linguaggio musicale entra così, spontaneamente, nel cervello dei bimbi, piano piano. E poi ci sono attività che si possono fare: spettacoli ideati per i piccoli come i nostri Musica da cameretta e Crescendo in musica. La musica è un linguaggio, per comprenderlo a pieno bisogna conoscerne la grammatica e il lessico altrimenti è difficile. Bene quindi partire dall’apprendimento passivo (ascolto) che piano piano diventa approccio attivo…
E come invogliare i bambini a suonare?
Facendoli suonare insieme. La musica d’insieme è lo stimolo numero uno per bambini e ragazzi. Studiare da soli senza vedere la possibilità di suonare con gli altri per i bambini e i ragazzini è frustrante. Devono vivere lo studio dello strumento come il passaggio necessario per poter poi condividere il momento del suonare.
È tempo di iscrizioni alle medie e c’è una richiesta sempre maggiore degli indirizzi musicali. Serve saper suonare?
Nelle scuole purtroppo non si coltiva la musica, quindi è un bene questa richiesta di indirizzi musicali. Io credo che, come in Germania e in Francia, lo studio della musica e dello strumento sia uno strumento di educazione sociale e civica. Insegna a lavorare in gruppo ed è un grande arricchimento personale. Anche se non diventa la tua professione. Non serve sapere suonare per entrare in una scuola media a indirizzo musicale, serve mostrare attitudine musicale, sentire i ritmi. Come prepararsi al test? Ascoltare la musica, non serve altro.
Se tuo figlio non ne vuole sapere di musica classica e jazz e di suonare?
Non bisogna convincerli, basta l’emulazione. Trovarsi in un contesto in cui la musica è parte della quotidianità è già un modo per invogliare. Soprattutto se si vive un contesto musicale con i coetanei, la forza della condivisione con i pari è fondamentale. LaVerdi anni fa fece una ricerca con Naba e abbiamo scoperto che una grandissima percentuale di liceali e universitari ascoltava musica classica di nascosto per paura del giudizio dei coetanei. Ecco, una scuola musicale fa superare questo ostacolo. Suonare insieme è lo stimolo più grande per un bambino/ragazzo.
Se tuo figlio ascolta solo trap?
Da piccoli ci si diletta con le fiabe, poi piano piano cresci e la fiaba ti stimola meno, cerchi e hai bisogno di un linguaggio più complesso e arrivi a Proust per avere maggior stimolo. È la stessa cosa con il linguaggio musicale. Il pop, la trap, sono linguaggi semplici che richiedono meno fatica all’ascolto. Ma poi ci si affina nelle capacità di comprensione e si vuole un linguaggio più raffinato per avere emozioni più profonde…Quindi lasciateli ascoltare la trap
Sabato 11 dicembre debutta l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano. Come è nata e cosa fa questa orchestra?
Nasce da tutte le esperienze legate ai giovani che LaVerdi ha sempre fatto. È uno strumento per permettere a giovani laureati dei conservatori italiani di avvicinarsi alla loro professione. Insieme ai musicisti della nostra orchestra iniziano a fare esperienza con direttori e musicisti che lo fanno di mestiere, lavorano e si preparano per il grande repertorio. Entrano a contatto con la realtà del nuovo mondo lavorativo, con la guida e la protezione dei nostri musicisti. È un percorso biennale in cui si fanno le prime esperienze e masterclass con musicisti esperti. Si preparano a suonare davvero in orchestra e ad affrontare i loro ostacoli, le audizioni…
In Scena! Sabato 11 dicembre ore 18.00 Auditorium di Milano Largo Mahler
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per violino e orchestra n. 1 in Si bemolle maggiore K. 207
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92
Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano
Francesca Dego Violino
Andrea Oddone Direttore
Prezzo unico: 10 euro
Info: 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org
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