Bambini e quarantena: caos per nidi, asili e elementari
Esausti e abbandonati. I genitori dei bambini più piccoli (asili ed elementari) si sentono così dalla ripresa della scuola dopo le vacanze di Natale. E i bambini sono sempre più chiusi in casa. Negli asili comunali il post scuola è sospeso, bambini in quarantena anche se appena guariti e/o vaccinati, mense scolastiche in tilt… Gli elementi critici negli asili e nelle scuole per gli under 10 sono quattro al momento:
- Continue quarantene sanitarie per bimbi guariti e vaccinati
- Sospensione post scuola e orario di frequenza ordinario non sempre garantito
- Mense scolastiche interrotte
- Difficoltà nel tracciamento alla primaria
NIDI, SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIA: I PROBLEMI DEI PIU’ PICCOLI PER QUARANTENE, MENSE E TEMPO SCUOLA
QUARANTENE CONTINUE: PER I BAMBINI DI NIDI, MATERNE E ELEMENTARI GUARITI E VACCINATI SERVE COERENZA NELLE REGOLE
Ci sono asimmetrie nei protocolli che riguardano i bambini di nidi, materne e elementari rispetto a chi ha più di 12 anni e agli adulti. Se un bimbo di nido, scuola infanzia e elementare è guarito dal Covid o ha il ciclo vaccinale completato (dai 5 anni) e la sua classe è in Dad o in interruzione dell'attività scolastica per positività in classe, scatta anche la quarantena sanitaria di 10 giorni per il bambino. Questo per i bambini di medie e superiori guariti e/o vaccinati non succede. E questo comporta il lockdown per il bambino (niente scuola ma anche niente amici e attività sportiva) e per il genitore il problema di doverlo accudire a casa. Mentre il fratello di 12 anni e mamma e papà nella stessa situazione (guariti e/o vaccinati che hanno al lavoro o in classe positivi) non sono soggetti alle stesse limitazioni.
“C’è un’incoerenza tra la circolare del Ministero dell’Istruzione e della Salute dell’8 gennaio sulla gestione dei casi scolastici e i due Decreti-legge, n. 229/2021 e n. 1/2022, relativi alle sole “misure sanitarie". Non può la legge dello Stato consentire ai vaccinati o ai guariti entranti in contatto stretto con un positivo di circolare liberamente, mentre le leggi della scuola chiudono nelle case per 10 giorni minori vaccinati e/o guariti che siano venuti in contatto con positivi” chiede Priorità alla Scuola.
Qualcosa si sta muovendo. L’assessore al Welfare del Comune di Milano Lamberto Bertolè rassicura: “Ho verificato personalmente con il Ministero della Salute l’interpretazione dei regolamenti relativi alla quarantena dei bambini vaccinati con due dosi e/o guariti da meno di 120 giorni che si ritrovano in classi in DAD. In questi casi la quarantena sanitaria NON è prevista, si fa autosorvegianza attiva”. Ma il chiarimento deve ancora essere ufficializzato. “Abbiamo sollecitato una comunicazione di chiarimento”.
E sotto i 5 anni? “Per i più piccoli, sotto i 5 anni, l’unico provvedimento che viene attuato è sempre lo stesso: chiuderli in casa. La quarantena per loro è a tempo indeterminato ormai…È urgente trovare soluzioni alternative alla quarantena per questa fascia di età; ad esempio porre i bambini e le famiglie in sorveglianza attiva (evitando attività sociali al chiuso, contatti stretti con persone fragili o anziane), ma lasciando la possibilità di frequentare la scuola e i luoghi all’aperto. Oppure ripensare i tempi della quarantena, accorciandola sempre con test finale per il rientro nella comunità”, denuncia Roberta Arena Pediatra Neonatologa Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina, Roma Membro Consiglio Direttivo Società Italiana di Neonatologia (SIN).
C'è una petizione online per chiedere il cambiamento del protocollo per i piccoli guariti e/o vaccinati clicca qui
NIDI E ASILI COMUNALI A MILANO: IL POST SCUOLA E' SOSPESO
Nidi e scuole dell’infanzia comunali hanno il post-scuola soppresso. Questo significa che le porte chiudono alle 16.30. Il motivo? Ci vuole 1 educatrice per ogni bolla e nel periodo di boom di contagi del momento, tra insegnanti in quarantena, educatrici assenti perché non vaccinate e graduatorie esaurite, è impossibile ripristinare il tempo prolungato. Sono 5mila le famiglie milanesi coinvolte, il 25% di queste usava il post scuola costantemente. E frequenza non sempre garantita in nidi e suole dell’infanzia. In tante sezioni salta l’orario normale di attività per quarantena delle educatrici e mancanza di personale. I genitori vengono avvisati ovviamente all’ultimo.
“Capiamo la situazione, ma è un anno che chiediamo di prepararsi. A metà ottobre (18-28 ottobre) la fotografica era questa (sondaggio di Priorità alla scuola tra 700 famiglie milanesi che frequentano materne, elementari e medie): il tempo pieno non era partito nel 4% delle primarie, il pre scuola non era attivo nel 15% di materne e elementari e il post scuola mancava nel 16% dei casi. Nel 40% delle scuole mancavano insegnanti. Se la situazione era così, mancanza di personale, a metà ottobre è prevedibile che esploda in periodo di picco dei contagi, se ci arrivi impreparato”, spiega Chiara Ponzini, una delle voci di Priorità alla scuola Milano
ELEMENTARI: MENSA INTERROTTA E PROBLEMI ORGANIZZATIVI PER LE FAMIGLIE
Alle elementari se nella classe c’è 1 positivo si va a scuola in autosorveglianza ed è “raccomandato” consumare i pasti garantendo i 2 metri di distanza tra i bambini. Cosa accade? Alcuni dirigenti considerano obbligatori i 2 metri, altri raccomandato; alcune scuole hanno lo spazio, altre no e si organizzano (pasti in classe) o no (niente mensa) ... E quindi? Ci sono scuole che sospendono la mensa e chiedono ai genitori di ritirare i bambini all’ora del pasto e riportarli dopo il pranzo. La conseguenza è che alcuni bambini non vanno proprio a scuola.
ELEMENTARI: TRACCIAMENTO IN DIFFICOLTA'
Nella primaria con 1 positivo in classe scatta il “T0 e T5” (tampone al momento della comunicazione e poi dopo 5 giorni). Ma c’è un tilt della procedura. Il documento dell’Ats non arriva spesso nei tempi corretti, trovare un tampone nei tempi giusti è complicato. E il tracciamento va in tilt. “Da inizio pandemia chiediamo il ripristino delle vecchie infermerie e presenza del medico a scuola. Se ci fossero non si perderebbero giorni di didattica e T0 e T5 sarebbero rispettati”, propone Priorità alla scuola
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Nidi, asili, elementari, medie e superiori.
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