Bambini difficili: in zona 8 un progetto gratuito per le famiglie
Bambini difficili da gestire? “Ci sono sempre stati e le UONPIA non riescono a prenderli in carico in tempi brevi. Il nostro progetto nasce proprio per dare supporto a questi bambini e a queste famiglie, perché quelle che sono fragilità non rischino di diventare, se non affrontate, deficit”, spiega Silvia Baldini, presidente del familyfriendly Mitades e referente progettuale B.E.S.T. ®
BAMBINI CON DIFFICOLTA’ RELAZIONALI, COMPORTAMENTALI E COMUNICATIVE: IL PROGETTO DI MITADES A MILANO IN ZONA 8 PER LE FAMIGLIE
Cosa è il B.E.S.T. ®?
È un intervento socioeducativo sperimentale, gratuito, a sostegno dei bambini tra 0 e 10 anni, in collaborazione con i servizi di neuropsichiatria infantile del territorio, per promuovere il loro benessere e una crescita sana e consapevole attraverso incontri psicomotori di gruppo e la partecipazione attiva della famiglia. Ci rivolgiamo ai bambini ma anche alle loro comunità. Un bisogno di un minore non può essere accolto senza accogliere l’intero contesto della sua comunità di riferimento. Dal 2015 abbiamo seguito 120 minori, 200 genitori e 150 tra sorelle, fratelli e famigliari.
A chi vi rivolgete?
Il percorso è per tutti i bambini 0-10 anni, indicati e segnalati da pediatri, da neuropsichiatri, dalle scuole, dalle famiglie. Ci sono sempre più minori che manifestano bisogni educativi, relazionali, comportamentali e comunicativi. Non parliamo di disabilità conclamata. Ma ci sono fragilità e disturbi evolutivi che non sono urgenti e gravi (e quindi spesso la presa in carico viene rimandata perché nelle UONPIA non c’è posto), ma se non si dà un intervento quando emergono possono peggiorare e sfociare in disabilità. Un bimbo che ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, per esempio, avrà meno possibilità di sperimentare e questo è deficit. Il percorso nasce proprio per offrire un sostegno che va a colmare queste fragilità emergenti e che non devono aumentare.
Nell’ultimo anno avete notato un aumento di bisogno?
Queste difficoltà nei bambini sono sempre state molto presenti e poco supportate, ma sicuramente se prima del Covid ci rivolgevamo a famiglie che erano in situazione socioeconomica svantaggiata, ora questi problemi sono più generalizzati. Si sono aggiunte difficoltà emotive e comportamentali in famiglie che prima non manifestavano
Come si entra nel progetto?
Per lo più sono bambini segnalati da educatrici, maestre, pediatri, famiglie. Viene segnalata una “difficoltà a gestirli”. Il passaggio con il neuropsichiatra è fondamentale per fare un progetto dei bisogni del bambino e della famiglia. A quel punto si opera su 3 direzioni: intervento socioeducativo di tipo psicomotorio con bambino in piccoli gruppi; azione di sostegno alla genitorialità e azione sul capitale sociale e benessere relazionale del bimbo quindi su comunità. Il percorso dura in media 1 anno ed è gratuito. Il progetto dal suo avvio nel 2015 è stato sostenuto da diversi fondi, pubblici e privati, e da cofinanziamenti Mitades. Quest’anno B.E.S.T.® è realizzato grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e di AXA XL e resta sempre aperto a nuovi sostenitori per poterlo continuare o ampliare. L’impegno del bambino è di 1 volta alla settimana, per la famiglia 1 volta al mese.
Come può la psicomotricità aiutare questi bambini?
La psicomotricità è un dispositivo pedagogico che permette al bimbo di esprimersi attraverso corpo movimento e gioco in un contesto molto libero ma altrettanto regolato, di contenimento. Attraverso il movimento e la presenza di pari e psicomotricista in primis il bimbo vive su proprio corpo emozioni esperienze che lo rafforzano e permettono di fare dovuti passaggi per passaggio a fase di sviluppo successivo. Vengono stimolate con gioco step evolutivi…che bimbo ha bisogno di soffermarsi con dovuta attenzione
Il terzo step del percorso è il coinvolgimento della comunità di riferimento. Come?
Proposte aggregative, feste, merende di quartiere spettacoli a cui invitavamo il gruppo di famiglie coinvolte nel progetto. Quest’anno poi c’è l’affido culturale. Cioè l’opportunità di accedere a opportunità culturali per loro gratuite insieme ad un'altra famiglia “affidataria”. Una famiglia più abituata a usufruire di spettacoli, musei, cinema, viene abbinata a una famiglia del B.E.S.T.® che così ha la possibilità di vivere la cultura gratuitamente e fare rete.
Dove è attivo?
Oggi siamo attivi nel municipio 8, a Quartoggiaro e nel gallaratese. Gli incontri sono presso villa Scheibler e presso la sede Spazio Indifesa in via Appennini 50. Ma è trasferibile in altri contesti.
C’è posto per quest’anno?
Abbiamo iniziato il 25 ottobre con 12 bambini e famiglie. Ci sono ancora altrettanti posti. Basta scrivere (best@mitades.it) o telefonare 3755668024
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