Bonus adozioni internazionali: come chiedere il contributo e chi ne ha diritto
Fino al 5 ottobre è possibile fare domanda per il bonus adozioni internazionali. Un contributo da 3.500 euro fino a 6.500 euro per sostenere gli aspiranti genitori adottivi alle prese con le procedure di adozione non concluse al primo gennaio. Chi ne ha diritto e come chiedere il contributo? E per scoprire tutti i bonus per famiglie del 2024 clicca qui
Le adozioni internazionali stanno calando costantemente. Sono stati 478 i bimbi adottati nel 2023, contro i 969 del 2019 e i 4022 del 2011. Le domande da parte di coppie ai Tribunali italiani sono passate da 2470 del 2019 a poco più di 2000 nel 2021. “E’ un fenomeno che non riguarda solo l’Italia, ma accade a livello internazionale. Il bonus è benvenuto e va benissimo, se è il primo passo. Servono politiche di sostegno alle famiglie da parte delle istituzioni, per affrontare questa situazione in caduta libera”, commenta il CIAI (Centro Italiano Aiuti All'Infanzia Onlus) che da più di cinquant’anni si occupa di adozioni internazionali
BONUS ADOZIONI: DOMANDE FINO AL 5 OTTOBRE PER GENITORI CHE DEVONO CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO DI ADOZIONE
- Il bonus può essere chiesto da aspiranti genitori che hanno avviato la procedura di adozione prima del 30 gennaio 2020 (quando è scattata l’emergenza Covid) e che a gennaio 2024 non hanno ancora concluso l’iter
- Il contributo è di 3.500 euro che diventa di 5mila euro se il Paese di origine dell’adozione è fra quelli ritenuti “critici”, cioè Cina, Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia. E sale a 6.500 per le coppie con entrambi i requisiti.
- Il contributo va richiesto entro il 5 ottobre 2024 esclusivamente online, sul portale della Commissione per le adozioni internazionali. Per farlo serve lo Spid (Sistema pubblico identità digitale) o Cie (Carta d’identità elettronica).
- I numeri: sono 980 le coppie interessate. Di queste quelle che hanno diritto ai 6500 euro - perché l’iter è stato bloccato sia per la pandemia sia per crisi internazionale – sono 423. 86 della Cina, 92 della Russia, 42 dell’Ucraina e 203 della Bielorussia.
LE ADOZIONI INTERNAZIONALI SONO SEMPRE MENO: I MOTIVI DELLA CRISI E COSA CHIEDONO GLI ENTI E LE ASSOCIAZIONI PER SOSTENERE LE FAMIGLIE ADOTTIVE
Da migliaia a poche centinaia l’anno. Le adozioni internazionali stanno diminuendo ogni anno di più. I motivi, ci spiega CIAI, sono molteplici. Sicuramento oltre alla pandemia (dal 2020 in poi) hanno influito le crisi internazionali. Paesi in guerra come l’Ucraina, dove avvenivano molte adozioni internazionali, hanno bloccato le adozioni. “Ci sono poi Paesi dove è cambiata la situazione socioeconomica e culturale e quindi molte adozioni sono diventate nazionali invece che internazionali. Basti pensare all’India. Negli ultimi anni ci sono molte più famiglie locali in grado di diventare genitori adottivi e quindi sono calati i bimbi che hanno bisogno di famiglie internazionali” spiega i CIAI. Aldilà delle motivazioni dei Paesi d’origine ci sono anche le cause interne. In Italia così come l’instabilità economica frena le nascite, rallenta anche le adozioni. “Sono poi aumentate le procedure mediche per aiutare le coppie che hanno difficoltà di procreazione e anche chi alla fine decide per l’adozione internazionale arriva più tardi di prima a attivare l’iter e la burocrazia è poi lenta. Ci vogliono più di quattro anni per tutto il procedimento. E la mancanza di sostegni economici e di welfare non incentiva certo. E oggi tutto questo ha portato ad avere in attesa di adozione internazionale bimbi non piccolissimi e moltissimi con special needs. Magari anche disturbi lievi che nel nostro Paese potrebbero essere risolti molto facilmente, ma comunque sono bimbi con bisogni speciali”, conclude CIAI
Il Coordinamento OLA (composto dai seguenti Enti autorizzati: AMI-Amici Missioni Indiane; AVSI; Azione per famiglie nuove; CIAI-Centro Italiano Aiuti all’Infanzia; Il Conventino; International Action; La Casa; La Maloca; Mehala; NOVA-Nuovi Orizzonti per vivere l’Adozione) chiede alle istituzioni una riforma del sistema delle adozioni internazionali e una maggiore collaborazione e snellimento delle procedure (leggi il documento in allegato).
- Sono 47 gli enti in Italia autorizzati per l’adozione internazionale. Trovi qui le sedi di Milano
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