Via libera al vaccino Covid per bambini dai 5 agli 11 anni: il sì di due pediatri
La somministrazione del vaccino Pfizer ai bambini dai 5 anni, comincia in Italia dal 16 dicembre. Gli hub attiveranno percorsi e orari ad hoc. Il dosaggio somministrato ai bambini è un terzo di quello autorizzato per gli over 12 (10 microgrammi rispetto a 30)e servono 2 dosi a distanza di 21 giorni. In Italia si parla di 4milioni di bimbi. “Non dico no al vaccino ai bambini, ma dico che non c’è urgenza di una campagna di massa, possiamo aspettare”, dice Maurizio Bonati, pediatra-epidemiologo dell’istituto Mario Negri, responsabile de dipartimento salute pubblica. “Il virus non si ferma ai 12 anni e anzi predilige le fasce non protette da vaccino per replicarsi. Più si replica e più trova risorse per sopravvivere. È quindi opportuno proteggere ora anche la fascia pediatrica”, spiega Il dottor Rocco Russo, coordinatore del Tavolo Tecnico sulle vaccinazioni della Società italiana di pediatria.
VACCINO COVID 5-11 ANNI: FARE O NON FARE LA VACCINAZIONE? QUALI SONO I RISCHI? PERCHE’ SERVE O NON SERVE? RISPONDONO DUE PEDIATRI
Dottor Rocco Russo, coordinatore del Tavolo Tecnico sulle vaccinazioni della Società italiana di pediatria.
È opportuno vaccinare i bimbi 5-11 anni?
Sì, si chiama principio di protezione. C’è un vaccino che permette di proteggere i bambini dalle complicanze di un virus (anche se più rare rispetto agli adulti). È vero che al momento i piccoli sembrano superare bene il Covid, nella maggior parte dei casi. Ma noi dobbiamo evitare che questo virus possa fare danni. Da inizio pandemia nella popolazione 6-11 anni abbiamo avuto 182mila casi, dal 25 agosto al 27 ottobre più di 18mila. Numeri che fanno capire che il virus attacca anche loro. E i numeri crescono perché il virus per sopravvivere va a cercare chi non è protetto. Una piccola percentuale di bimbi sviluppa con il Covid la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C), potenzialmente pericolosa (239 casi in Italia); anche i bambini possono finire in ospedale con l’ossigeno e poi c’è il long Covid. È uno stato di infiammazione, una situazione caratterizzata dal prolungamento dei sintomi e da astenia, deficit della concentrazione e situazione depressione… Perché fare loro correre il rischio di queste complicanze?
I bambini che prendono il Covid non si immunizzano da soli e quindi potrebbero evitare il vaccino?
Se avessimo la garanzia che ci si immunizzasse per sempre e senza complicanze dopo la malattia, non ci sarebbe bisogno di vaccinarsi, ma non è così. Sia il soggetto che ha avuto la malattia sia il soggetto che è stato vaccinato può infettarsi nuovamente. Ma con il vaccino possiamo fare il richiamo per aumentare gli anticorpi e diminuire ancora più il rischio di complicanze in caso di malattia. Non è la varicella che una volta presa ti dà l’immunità permanente.
Il vaccino ha rischi per i bambini?
Attualmente i casi di miocarditi verificatisi non sono stati attribuiti direttamente al vaccino e le manifestazioni avvenute dopo la vaccinazione sono state sempre transitorie e risolvibili…. Si sono registrate invece pesanti miocarditi da Covid, in forma più grave e più difficilmente gestibili.
Se vaccino il bimbo di 6 anni e compaiono complicanze da vaccino dopo 3 anni? La paura di molti genitori è questa.
Ma tu sai quali sono i danni del virus nel soggetto, bimbo o adulto che sia, dopo 3 anni? Quando vieni a contatto con il virus hai una sorta di impronta immunologica che a lungo termine può portare danni. Le complicanze polmonari da Covid saranno evidenti tra 10/15 anni. Il vaccino è un farmaco studiato e sperimentato e quindi che ha superato tutti i livelli di sicurezza. I genitori devono chiedersi: preferisco correre il rischio di avere complicanze e danni a lungo termine da virus o da situazione del vaccino? Io come pediatra e genitore dico che ho maggiore garanzia a mettere mio figlio a contatto con il vaccino che dà anticorpi e non fa scegliere al virus come colpire.
Maurizio Bonati, pediatra-epidemiologo dell’istituto Mario Negri, responsabile de dipartimento salute pubblica
È opportuno vaccinare i bimbi 5-11 anni?
L’efficacia c’è, rispetto ai criteri di efficacia, ma il problema è: è così urgente una campagna di massa? Non siamo in un’emergenza tale (quella del 2020) che giustifica un’azione di massa immediata. Non vuol dire che il vaccino non è sicuro per i bambini. Quando un vaccino è approvato è fuori di dubbio che sia efficace, ma credo che aspettare alcuni mesi sia opportuno.
Perché aspettare due o tre mesi?
Per vedere come va la campagna vaccinale dei bambini negli Stati Uniti e quindi avere più dati sui possibili effetti collaterali. Per valutare clinicamente quanto dura la copertura, per capire se servirà anche ai bimbi la terza dose, per vedere se arriveranno nuovi farmaci. E per avere indicazioni chiare su come e quando inoculare questo vaccino ai bambini rispetto al loro percorso di vaccinazioni. Un bimbo di 6 anni che va a fare il richiamo dell’esavalente può vaccinarsi per il Covid oppure no? Ci sono interazioni? Aspettare un attimo, significa dare informazioni chiare ai genitori e quindi avere più partecipazione. Non c’è urgenza, beneficiamo dell’esperienza degli altri Parsi, diamoci qualche mese di tempo.
Non c’è rischio che i bambini diffondano intanto la malattia se non sono vaccinati?
La malattia non si fermerà finché non ci sarà ovunque nel mondo una copertura sufficiente. O in alternativa si bloccherà se la nazione che riesce a raggiungere e mantenere il 95% di vaccinati si chiuderà. I bambini contaminano è vero, ma contaminano in famiglia (dove non c’è uso della mascherina e distanziamento). Se in famiglia sono tutti vaccinati, il pericolo decade. Gli americani sono stati costretti ad approvare in fretta il vaccino anche per i bambini perché hanno una copertura vaccinale al 60% e grande differenza tra i diversi Stati e tra bianchi e neri. Hanno cluster tremendi in alcune città ed è ovvio che anche vaccinare i bambini è importante in questa situazione. Per fortuna noi non siamo così. Siamo avanti. Manteniamo il vantaggio e cerchiamo di coprire tutti quelli che dovrebbero già essere coperti e ancora non lo sono.
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