Gravidanza e parto ai tempi del Covid: i consigli della psicologa

Come comportarsi in famiglia per vivere bene la nascita durante il Covid


Diventare mamma ai tempi del Covid non è semplice. Il 60% delle madri che sono state separate dai neonati perché positive dicono di essersi sentite molto angosciate e una su tre non è stata in grado di allattare una volta riunita al proprio bimbo (COVID Mothers Study coordinato dall’Harvard Medical School di Boston). “Ma anche le donne che non sono positive al Covid sperimentano solitudine, ansia e paure, fin dalla gravidanza. E si fanno mille domande e l’insicurezza cresce. Ma ci sono cose pratiche che aiutano e devono farle sia le mamme sia i papà”, spiega Mara Giani, psicologa psicoterapeuta, Esperta in EMDR, psicopatologa forense, Mediatrice Familiare, CTU presso il tribunale Ordinario, responsabile dello studio multidisciplinare Il Granchio Arcobaleno

DIVENTARE MAMMA IN EPOCA COVID: GRAVIDANZA, PARTO E NEONATI. I CONSIGLI DELLA PSICOLOGA A GENITORI, PARENTI E AMICI

Gravidanza e parto in periodo Covid: cosa succede alle future mamme?

La solitudine innanzitutto. Le donne in gravidanza affrontano i controlli, le visite e tutti gli appuntamenti in gravidanza da sole. E quando ci sono complicazioni affrontarle da sole è più doloroso. In più non c’è il confronto nei nove mesi di attesa: non ti incontri nei gruppi di mamme e quindi non condividi gioie e fatiche. Il vantaggio sono i gruppi social, la tecnologia un po’ aiuta e va sfruttata. Pensa quanto più faticoso sarebbe stato tutto questo 15 anni fa. Ma le future mamme non dovrebbero dimenticare gli aspetti positivi: il papà al momento del parto c’è (partorire a Milano in epoca covid la situazione), in ospedale non c’è il via vai delle visite e tornati a casa, quando sei stanchissima, non hai l’obbligo delle visite. C’è più raccoglimento per le mamme e i neonati con il Covid. E spesso i papà sono in smart working, quindi sono più presenti del passato.

Come aiutare chi diventa mamma in epoca Covid?

  • Il compagno deve stare ancora più attento del solito a ogni sintomo di depressione post-parto. E se c’è il rischio deve subito chiedere aiuto. I segnali sono: nervosismo, insonnia, pensieri negativi, eccessiva preoccupazione per la propria salute e del bambino
  • La neomamma dovrebbe uscire a fare passeggiate e stare meno possibile chiusa in casa
  • Durante il riposo della mamma amici e parenti possono portare il neonato fuori, sempre con le precauzioni necessarie
  • Non ci sono feste e visite? Ma al telefono e con la tecnologia la neomamma deve sentirsi amata e circondata. È fondamentale farla sentire meno sola possibile

Il Covid ha cambiato il modo di diventare genitore?

Il Covid ci ha reso consapevoli di quante vulnerabilità esistono sulla salute di noi genitori. Ci sono vulnerabilità enormi, che possono incidere sul legame tra mamma e bimbo o papà e bimbo. Ci sono modi per recuperarli, ma dentro lasciano ferite che dobbiamo gestire…Ora la paura del “se mi succede qualcosa…” è più tangibile e reale. Cosa fare? Facci i conti, accettalo. Siamo cresciuti con la medicina che sa curare, con l’onnipotenza sulla malattia quasi, quello che il Covid ci ha fatto vedere chiaramente è che la malattia può stravolgerci la vita. Il consiglio? Ripetere a se stessi: “Non partorisco in un momento ideale, ma l’ho scelto. Se ci saranno difficoltà troveremo le strade mediche e non per affrontarlo”. Oggi è fondamentale progettare, dopo un anno e mezzo di sospensione, altrimenti andiamo in tilt

Chi diventa mamma per la seconda volta durante l’emergenza sanitaria come fa a gestire il paragone con la nascita del primo figlio?

Il paragone con i fratelli nati prima di pandemia non ha senso. Alcune cose le compenserai altre no. Il neonato non ha la festa per la nascita, ma avrà quella per i 3 anni che il grande non ha potuto fare perché c’era il lockdown per esempio. Tutti abbiamo perso qualcosa, a tutti è stato tolto un pezzo di vita. Quindi guarda avanti e prendi tutto ciò che è possibile prendere.

Ci sono conseguenze psicologiche per i neonati nati durante il Covid? Come comportarsi?

Per chi è nato poco prima del primo lockdown c’è una maggior fatica a estraneo, perché sono nati e cresciuti i primi mesi nell’ isolamento totale. Poi l’approccio alle altre persone è stato solo attraverso mascherina o videochiamata. I neonati hanno avuto e stanno avendo pochi stimoli uditivi e visivi. Ci sarà un adattamento.  

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Diventare mamma in epoca Covid
I consigli ai genitori per chi diventa mamma ai tempi del Covid

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