Quartieri di Milano: alla scoperta della Barona
Visita la città con i bambini. Dalla cascina al teatro, dalla piazza con murales ai negozi e i parchetti
Visita la città con i bambini. Dalla cascina al teatro, dalla piazza con murales ai negozi e i parchetti
Oggi proviamo a raccontare un quartiere storico di Milano, la Barona. Il nostro viaggio è iniziato nella nebbia, un martedì mattina. Abbiamo visitato alcuni luoghi “simbolo” e abbiamo passeggiato per questo quartiere che sembra fatto a cerchi concentrici. Orientarsi, se non sei di qui, non è semplice, e gli abitanti ne sono orgogliosi, nel darti indicazioni ad occhi chiusi. Palazzoni, tanto verde che viene usato come cortile, e subito la campagna. Lasci viale Famagosta e dopo pochi metri sei nelle risaie. E ti ricordi che Milano è una città agricola.
LA BARONA: DALLA CASCINA BATTIVACCO AL BARRIO'S
Partenza dalla Cascina Battivacco. A due passi dai palazzi, a due passi dalle risaie e dai campi sterminati. E’ una vera cascina in città. Ci arrivi percorrendo una stradina (col bel tempo l’ideale è la bicicletta). Una bella cascina a gestione famigliare (coppia di genitori, due figli maschi con le rispettive compagne e il piccolo Edoardo- neanche duenne- la nuova generazione). Qui si allevano mucche (le vedi subito) e si coltivano soia, mais e riso. Ci sono anche i cavalli (con corsi di avviamento all’equitazione per i bambini), e la fattoria didattica (conigli, capre, oche, anatre e in arrivo una pecora). Poi c’è la bottega dove si vendono i prodotti della casa (uova, formaggi, riso...), i laboratori del weekend per le famiglie, i compleanni....Una cascina famigliare, per le famiglie.
Da qui, proseguendo (a piedi, in bici o in macchina) sulla stradina in mezzo ai campi si arriva alla bellissima chiesetta campestre di San Marco al Bosco. Stagione che vai, chiesetta che vedi. Infatti è in mezzo ai campi, sola, e a seconda del periodo dell’anno può essere circondata da terra arata, da erba verde o “immersa” nell’acqua.
E la nebbia lascia spazio al sole. Ci muoviamo verso il famoso Barrio’s (Via Barona ang. via Boffalora). Il Barrio’s è uno dei più attivi centri di aggregazione giovanile di Milano. Ci sono il caffè (la sera), una sala prove per danza e teatro, un’aula multimediale e una saletta per le attività educative e formative come il doposcuola per i bambini e i ragazzi. Un gioiellino è il cineteatro Edi. Sembra di entrare nei teatri di una volta, quelli di quartiere. Raccolto, fatto in salita (così anche i bimbi vedono), profuma di arte. Qui vanno in scena i concerti degli Amici della musica con TamTam Musica e teatro. “I bambini fanno corsi di musica, ma poi non hanno molte occasioni di sentire la musica, i concerti. Noi siamo nati per portare la cultura musicale nella periferia, per i bambini”, spiega la vicepresidente Gemma Marchegiani.
Usciamo e ci guidano nei dintorni le professioniste di Strega Comanda Color, un’associazione che da anni propone nella zona (e non solo) corsi di sport e arte, per bambini e adulti. Dal pattinaggio alle percussioni industriali, dal canto a cheerleading, dai campus estivi agli spettacoli. “Alla Barona il sole tramonta tardi, ci sono molti cortiletti, come una volta, piazzette e spazi verdi. Noi spesso organizziamo i corsi all’aperto”, ci racconta Chiara, la fondatrice. Andiamo verso la “piazza della Barona”. Piazza Donne Partigiane è dominata da un enorme murales e da un fungo o ufo, lo chiamano in tanti modi. Qui sotto si vedono ragazzini pattinare, fare skate e parcur. Ogni tanto vengono organizzati eventi di quartiere, dal Barrio’s, ma ancora non è la Piazza sfruttata che potrebbe essere, ci raccontano.
Da qui iniziano (attraversando strade e stradone) una serie di palazzi, interrotti da spazi verdi, fontane, e anche prati grandi (con campi da calcio) e giardinetti con giochi bimbi.
villaggio della barona
Riprendiamo la macchina. Direzione: Villaggio della Barona.
E’ dall’altro lato di viale Famagosta. Ed ecco una Barona diversa. Quattro strade fanno da perimetro a un vero Villaggio, dove si sperimentano nuove soluzioni in tema housing sociale. Si passa dal cancello (orari apertura Giorni feriali 6.30 / 20.30; Giorni festivi 8.00 / 18.00 ) e si entra. Al centro un grande prato (curato) con giochi colorati per i bambini. Intorno casette “basse” sedi di associazioni di servizi alla persona e negozi. Per le famiglie c’è la Libreria Occasioni d’inchiostro, con ampie sale colorate dedicate ai libri per lettori da 0 a 15 anni. Oppure Gingilla, il nuovo coloratissimo negozio dell’usato aperto da due mamme che hanno voluto anche l'angolo Travestimenti nel loro shop, ormai punto di riferimento per i bimbi del quartiere.
Zona
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