Strategie di memoria per bambini e ragazzi: un campus per potenziare l'apprendimento

“Lo studio è come lo sport. Serve un allenamento costante e grande attenzione a tutti gli aspetti della vita che incidono dall’esterno sull’apprendimento, come l’alimentazione il sonno”. È questa la ricetta proposta ai ragazzi da Matteo Salvo, fondatore di MindPerformance, azienda specializzata nella ricerca e nell’insegnamento di tecniche d’apprendimento e mnemoniche e ideatore di Memocamp, un campus residenziale familyfriendly per studenti dai 9 ai 17 anni per cambiare l’approccio allo studio con tecniche d’apprendimento e mnemoniche.

Ma la memoria ai tempi dell’Intelligenza Artificiale e dell’iperconnessione ha ancora importanza nella vita e nello studio? E come si fa ad allenarla?  “L’apprendimento affidato al ragionamento è più duraturo, ma un po' di memoria serve nella vita ed è utile anche in ambito scolastico, a volte anche obbligatorio. Attenzione però a non utilizzarla, ad esempio, per ripetere a pappagallo ciò che c'è scritto nel libro durante un'interrogazione. Occorre comprendere ciò che leggiamo, altrimenti non stiamo imparando nulla”, spiegano le esperte di MatemUpper, centro familyfriendly di aiuto allo studio

CAMPUS ESTIVI RESIDENZIALI PER ALLENARE LA MEMORIA: IL METODO MEMOCAMP

Come è nata l’idea?

Matteo Salvo: Tutto è nato dalla mia esperienza personale. Dopo il liceo classico (sempre rimandato a settembre) mi sono iscritto a ingegneria meccanica. Nonostante il mio forte impegno e sforzo ho fatto sette esami in tre anni. Le mie difficoltà erano lampanti e ho capito che nessuno mi aveva insegnato a studiare. Mi sono detto che doveva esistere un modo per riuscire. Ho cercato e approfondito tutti i metodi di studio e poi ho capito che l’analogia con lo sport era la chiave per vincere. Diventare atleti dell’apprendimento e nel 2013 sono stato il primo italiano ad aver conquistato il titolo di Grand Master of Memory, ottenendo un Guinness World Record per le mie capacità mnemoniche. È bastato mettere insieme gli ingredienti. Come nello sport, anche nell’apprendimento ci sono elementi che incidono sul risultato finale ma che spesso non vengono considerati.

Quali sono questi elementi “esterni” che incidono sulla memoria e l’apprendimento?

Matteo Salvo: Basta pensare all’atleta che corre per la maratona. Non si allena soltanto la settimana prima e non si allena quando è stanco. Dorme bene e in modo costante e mangia sano, oltre a fare esercizio costante. Lo stesso vale per lo studio.

Come funziona il metodo?

Matteo Salvo: Il primo paso è la creazione del contesto, che condiziona l’apprendimento. Va tolto di mezzo tutto quello che può interferire, ogni distrazione esterna (il telefono, i rumori, i pensieri, il disordine). Una volta creato l’ambiente è fondamentale lavorare su se stessi. Mai studiare quando si è stanchi e quindi la mente non è lucida. E prima di mettersi sui libri è utile fare un rilassamento. Poi c’è il lavoro di comprensione strutturale del testo. L’apprendimento funziona a strati. Prima va capita l’ossatura e poi vanno aggiunti i particolari. Non si deve sottolineare tutto alla prima lettura, ma bisogna lavorare a step. Dopo la comprensione delle informazioni di base si deve scendere in profondità, pensando sempre di dover spiegare a qualcun altro quello che stiamo imparando. Il metodo deve essere: studiare per spiegare. Interiorizzare le informazioni per trasmetterle. Per la memorizzazione dei contenuti ci sono tecniche di memoria che aiutano e sono preziose. E infine bisogna sempre avere molta cura dell’esposizione, che è un momento fondamentale dell’apprendimento.

COME SI ALLENA LA MEMORIA E COME USARE LA TECNOLOGIA PER MEMORIZZARE E STUDIARE

Come si può allenare la memoria per studiare?

Matteo Salvo: Ci sono tecniche di memoria e mappe mentali. Nei campus le insegniamo in un contesto giocoso, perché il gioco e la natura favoriscono l’apprendimento. È poi fondamentale l’apprendimento visivo: trasformare le informazioni e i concetti in immagini aiuta tantissimo. Ma la memoria si può allenare anche nella vita di ogni giorno. Per esempio, per ricordare i nomi di un gruppo di compagni di squadra nuovo basta creare associazioni tra i nomi e i visi (ci sono tecniche di memorizzazione per questo). Per allenare la memoria è fondamentale il sonno. Un consiglio per lo studio scolastico è anche quello di studiare ogni giorno quello che si è fatto la mattina a scuola. Se il lunedì c’è storia e la lezione successiva è il venerdì, è meglio studiare il lunedì stesso. Questo aiuta a memorizzare più facilmente e velocemente rispetto a quanto si farebbe se si aspettasse il giovedì pomeriggio.

MatemUpper: Da piccoli il gioco del memory aiuta. È un ottimo strumento prescolastico per allenare la mente. Anche assecondare gli interessi dei bambini e dei ragazzi è utile in questo senso. Se il bambino/ragazzo è appassionato di dinosauri può imparare a memoria i nomi e le caratteristiche, per chi ama il calcio niente di meglio delle formazioni. Oppure si possono imparare le canzoni che ci piacciono e anche studiare una lingua nuova o uno strumento musicale allena la memoria.

La tecnologia aiuta o è un ostacolo alla memoria?

Matteo Salvo: La tecnologia è un grande aiuto alla memoria e all’apprendimento, se si usa a proprio vantaggio, per imparare meglio. Non deve prendere il nostro posto, ma aiutare a comprendere meglio. Va benissimo se ci sostituisce in operazioni nelle quali non acquisiamo nulla. Se siamo assenti a una lezione e la tecnologia ci trascrive gli appunti prestati dal compagno va benissimo, ma non per fare la versione di latino al nostro posto.

INFO SUI CAMPUS MEMOCAMP

Memocamp organizza una settimana full immersion ad Asti e Rimini, dove si acquisiscono metodologie che cambiano l’approccio con lo studio. I ragazzi, dai 9 ai 17 anni, imparano in mezzo alla natura: strategie di apprendimento rapido, tecniche di memoria, mappe mentali, lettura strategica, come imparare le lingue straniere e tecniche di comunicazione. Tutte le info qui: https://info.matteosalvo.com/memocamp

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