A scuola vado in campagna
Una vera scuola steineriana in campagna, a pochi chilometri da Milano e con una navetta gratuita per portare gli alunni dalla città, direttamente a scuola. Michaelis, la Scuola Steineriana in Campagna, da settembre accoglierà i bambini da 0 a 14 anni alla Zelata di Bereguardo
Spazio gioco prima infanzia (nido), Giardino d’infanzia (scuola materna) e scuola familiare (6-14 anni) “Per i bambini è un modo di riappropriarsi della propria realtà. Ci saranno molte attività all’aperto, visite alla fattoria, passeggiate nei boschi, coltivazione di orti, studio di scienze naturali…tutto presso le Cascine Orsine” spiega Laura Sessa, responsabile di Michaelis. Il progetto è nato dall’incontro tra Ecor Naturasì e l’Associazione A Passi Lievi che dal 2009 gestisce a Pavia scuole steineriane
SCUOLA STEINERIANA IN CAMPAGNA: COSA E' E COME FUNZIONA
Perché una scuola steineriana in campagna?
La pedagogia steineriana basa tutto su ciò che è ritmo e non c’è nulla di meglio del ritmo della natura. Per questo è una pedagogia che aderisce ai ritmi naturali. Un esempio? L’insegnamento è a “epoche”: non c’è un’ora di matematica, una di storia, una di arte…, ma c’è l’epoca della geografia, della fisica, della botanica. Ogni “epoca” dura settimane e parte dall’osservazione naturale. E’ un insegnamento esperienziale: prima viene l’esperienza pratica, artistica e poi si passa alla parte teorica. Prima si fissa nel corpo l’esperienza fisica e poi si passa a quella intellettuale. Quindi il lavoro nella natura è di fondamentale importanza. Una scuola steineriana dovrebbe sempre essere in campagna, a contatto con la natura
Cosa si studia nella scuole steineriana in campagna?
La scuola elementare di tipo familiare porta avanti i programmi ministeriali aggiungendo alcune discipline (si insegnano per es. due lingue: inglese e tedesco) e molte materie creative: musica, arti manuali, mini-circo/giocoleria (per sviluppare il discorso del gruppo e non della competizione) e artistiche. Alle medie sono previste materie in più, come astronomia, fisica, chimica, latino. Sono materie che partendo da un’attività esperienziale aiutano i ragazzi a vivere meglio lo scombussolamento ormonale dell’adolescenza perché li aiutano a trovare dei punti di riferimento e a comprendere che ci sono leggi che danno ordine all’universo.
Come si fa a insegnare in modo esperienziale?
E’ un insegnamento che parte dall’esperienza pratica e non dall’astrazione concettuale Per esempio la scrittura viene insegnata partendo da immagini e disegni (es. le montagne per spiegare la M…), la geografia si spiega vivendola direttamente sul territorio, mostrando il significato del processo che porta alle cose. Si usano quaderni senza righe e quadretti insegnando ai bambini il “rigore” e il modo per scrivere correttamente anche senza punti di riferimento: il bambino deve interiorizzare le regole, deve trovare un suo metodo per farle proprie. Si costruiscono loro i libri di testo.
Nel giardino d’infanzia, partendo dal concetto che in questa fase dell’età si apprende attraverso l’imitazione, la maestra fa e non impone. Se vuole che il bambino faccia qualcosa, lo fa per prima lei stessa. Si guida alle varie attività attraverso canzoni.
Come rispondete alla critica “imparano a fare il pane ma non sanno contare?”
Il metodo steineriano è un metodo molto rigoroso e si studia tanto. Ci sono i compiti, ci sono materie in più rispetto alla scuola tradizionale, come l’astronomia, il latino. E’ una didattica che va molto in profondità. Sì è vero i bambini che non riescono a stare ai banchi possono muoversi (banchi e sedie ci sono dalla scuola primaria, è una scuola strutturata anche se a contatto con la natura). Possono muoversi non perché possono fare quello che vogliono ma perché il movimento (soprattutto quello fine) dà capacità cognitive. Alla fine di ogni anno una commissione di scuola steineriana parificata verrà a fare l’esame per passare all’anno successivo
Natura contro tablet e videogiochi? Per disintossicare i bambini di città?
Vediamo molta preoccupazione riguardo alla dipendenza dei ragazzi dalla tecnologia in ambito psicologico e anche medico (postura, perdita tatto e manualità). La scuola nella natura è un antidoto. I bambini sono un organo di senso, se li metti in una realtà che risuona, sbocciano all’istante: rifioriscono, prendono colorito, rientrano in dimensione naturale che gli è consona. E’ una sorta di disintossicazione immediata. Il contatto con la natura li rimette nella loro realtà. Questo non vuol dire che qui non si usa la tecnologia, ma si riscoprono i giusti ritmi dei bambini. Alla critica “siete fuori dalla realtà”, rispondiamo che purtroppo i bambini oggi vivono solo nella realtà virtuale e devono essere aiutati a ritrovare la loro dimensione naturale. E stare tutto il giorno a contatto con la natura è un buon antidoto, un alleato per i genitori
Una scuola in campagna come faranno i genitori di Milano a gestirsi?
La scuola sarà aperta dalle 830 alle 1530, con possibilità di post scuola. E ci sarà una navetta gratuita che partirà da Famagosta per arrivare alla Zelata di Bereguardo
Informazioni
Costi: nido 470/mese x 12 mesi, giardino d'infanzia: 330/mese x 12 mesi, Scuola elementare/media: 430/mese x 12 mesi
Numero bambini: Tra i 3 e i 6 anni una maestra con massimo 12/14 bambini; tra i 12 e i 36 mesi una maestra ogni 5 bambini; sopra i 6 anni classi con, al massimo, 15/20 bambini.
I bambini possono entrare in qualunque momento, non solo se iniziano il percorso dal nido
Info: http://scuolamichaelis.it/
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