Gruppi d’acquisto per le famiglie a Milano: con il Covid è boom

L’Alveare che dice Sì! è un modo di fare la spesa dai produttori locali e fare community. Ecco come funziona e perché la Lombardia è al primo posto in Italia


Fare community ai tempi del Covid è possibile? C’è una realtà che ha scommesso su questo, proponendo un modo “diverso” di fare la spesa alle famiglie e proprio durante il lockdown è cresciuta del 500%. Si chiama L’Alveare che dice Sì! Sono piccoli gruppi d’acquisto sparsi sul territorio che ti permettono di fare la spesa alimentare al dettaglio direttamente dai contadini del territorio e di “incontrarli” (fino al 15 novembre puoi provare anche tu con lo sconto Radiomamma che trovi in fondo). E Milano è la città italiana con più Alveari in Italia. Ci ha spiegato tutto Simona Cannataro di L’Alveare che dice Sì! 

LA SPESA AI TEMPI DEL COVID: IN CRESCITA GLI ALVEARI, PICCOLI GRUPPI DI ACQUISTO SPARSI SUL TERRITORIO. COME FUNZIONANO E COME TI FANNO FARE COMMUNITY

Come è nato L’Alveare che dice Sì!?

Il modello è nato in Francia nel 2011, col nome di La Ruche qui dit Oui! L’idea era quella di permettere a chiunque di fare la spesa online direttamente dai contadini, accorciando la filiera e contribuendo a un sistema alimentare più giusto. In Italia L’Alveare che dice Sì! è stato portato nel 2015 da Eugenio Sapora, un cervello di ritorno che aveva conosciuto il modello in Francia e che, innamoratosene, ha deciso di importarlo in Italia. La startup italiana è nata a dicembre 2015 presso l’Incubatore I3P del Politecnico di Torino.

Quanti alveari ci sono oggi?

Ad oggi in Italia gli Alveari attivi sono 230, i produttori che li riforniscono sono più di 2600 e le persone iscritte alla rete sono circa 190 mila. La Lombardia è però la regione che in assoluto ospita più Alveari: ben 97, di cui 32 solo nella città di Milano. I produttori lombardi sono poco più di 700 e gli utenti iscritti più di 80 mila.

Come funziona? Come fa una famiglia a usare l’Alveare, cosa deve fare e che servizi ha?

Ogni Alveare è un gruppo d’acquisto che permette a chiunque di fare la spesa alimentare al dettaglio direttamente dai contadini del territorio. Il meccanismo è semplice: si visita il sito e si inserisce il proprio indirizzo sulla barra di ricerca che appare in homepage. Fatto questo, sulla mappa appariranno gli Alveari più vicini, ai quali ci si può iscrivere gratuitamente e senza vincoli. Se la vendita è aperta, si possono fare da subito i propri acquisti, acquistando solo ciò che serve quando se ne ha bisogno: non ci sono abbonamenti, né minimi d’ordine o obblighi di spesa. Il pagamento si fa online e il ritiro dell’ordine invece avviene un giorno a settimana nel luogo fisico che ospita la distribuzione, e che per l’occasione si trasforma in un piccolo mercatino effimero. Durante la distribuzione, che di solito si tiene nello spazio di un’ora o poco più, in orario tardo pomeridiano e in un giorno infrasettimanale, chi ha ordinato online può incontrare i produttori: saranno loro, infatti, a consegnare la spesa ai membri dell’Alveare. Prevalentemente si comprano prodotti alimentari: frutta e verdura, pane, latte, carne, formaggi, conserve, vino, gastronomia…

Che differenza c’è tra fare la spesa online in un supermercato o una cascina e farla con Alveare?

Comprare online direttamente dal produttore vuol dire ricercare un prodotto diverso, più genuino, che rispetta l’ambiente, le persone e dà il giusto valore al lavoro di tutti. Stessa cosa in Alveare: la differenza sta però nel fatto che il nostro modello permette di poter fare la spesa settimanale da tanti produttori diversi in un momento unico, senza alcuna spesa aggiuntiva, e di riceverla tutta in un punto del quartiere (o a casa, dove prevista la consegna a domicilio) in un solo appuntamento settimanale.

Che cosa è successo agli Alveari con l’arrivo del Covid?

Durante il lockdown la percentuale di persone che si sono approcciate alla spesa online è cresciuta moltissimo, e questo ha messo in crisi molti servizi, che non sempre sono riusciti a fare arrivare la spesa a tutti quelli che la chiedevano in tempi brevi. In un momento così difficile per tutti, la nostra rete ha dimostrato una grande resilienza. Il modello degli Alveari è decentralizzato, e ogni Alveare è un gruppo d’acquisto autonomo: molti dei Gestori hanno attivato il servizio di consegna a domicilio per venire incontro alle esigenze dei propri iscritti, e sono stati supportati tantissimo dai produttori. Questo, durante il lockdown, ci ha permesso di crescere circa del 500%.

Un grande incremento per il Covid, perché?

Durante il lockdown, la logistica solidale e sociale che abbiamo messo in atto ha permesso alle persone di evitare le lunghe code all’ingresso dei supermercati e ha garantito ai produttori un guadagno sicuro in un momento di grande incertezza economica. Oggi, sebbene non ci sia più il confinamento, le persone che fanno la spesa in Alveare possono continuare ad evitare luoghi affollati facendo la spesa online in totale sicurezza e con la garanzia di ricevere un prodotto sano, fresco e che, rispettando la filiera corta, ha anche un impatto ambientale molto più basso.

L’Alveare permette di fare community, a distanza, ma come?

Quello che più amiamo dell’Alveare che dice Sì! è il momento della distribuzione della spesa: anche se in Alveare la spesa si fa online, infatti, il momento del ritiro è un’occasione di socialità in cui gli iscritti, i produttori e il Gestore dell’Alveare si incontrano. Grazie a questo appuntamento settimanale, ogni Alveare diventa una comunità attiva che si riunisce attorno al cibo… e non solo. Negli Alveari si organizzano Alveritivi (aperitivi contadini), laboratori, gite, attività per i più piccoli… tutto all’insegna della condivisione di valori positivi e di esperienze agricole ed ecologiche. Durante questi ultimi mesi è stato difficile proseguire questo tipo di attività, ma speriamo di poterci riappropriare completamente della dimensione conviviale de L'Alveare che dice Sì! molto presto. Nel frattempo, in ogni Alveare è già possibile incontrare i produttori ogni settimana, confrontarsi con loro e pensare insieme a nuovi modi per portare la filiera corta sempre più lontano.

SCONTO RADIOMAMMA: Il codice RADMUM220, utilizzabile in tutti gli Alveari di Italia, fornisce 5 euro di sconto su un ordine minimo di 10 euro, utilizzabile solo per il 1° ordine sul sito (nuovi utenti), scadenza il 15 novembre 2020 ed è valido fino ad un massimo di 500 persone

 


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L’Alveare che dice Sì!
Il momento della consegna della spesa con L’Alveare che dice Sì!

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