Certificazioni linguistiche: quale è più adatta a mio figlio?
“Con un B2 prendi più punti!”. “Tuo figlio che certificazione fa?”. “Quando sono le prossime sessioni di test?”. Caffè mattutino, aperitivo o chat di mamme in cui incappi, di questi tempi a Milano dalle domande sulle certificazioni linguistiche, di inglese soprattutto, non scampi. Le fanno i genitori dei maturandi alle prese con la contabilità di crediti formativi per il voto di uscita dalle superiori e con i “punti in più” per entrare in questa o quell’università italiana e straniera. Le fanno i genitori con figli alle scuole medie che puntano all’iscrizione nelle sezioni Cambridge dei licei nostrani. Le fanno i genitori di bimbi alle elementari. Un’esagerazione? La moda del momento? Uno strumento diffusissimo in altri Paesi europei utile per l’acquisizione e la misurazione delle competenze?
Certificazioni linguistiche per bambini e ragazzi: quando iniziare il percorso e quali scegliere in base all'età
“Un trampolino”, li definisce Rachel Launay, Country Director di British Council, il più grande ente certificatore in Italia. “Le certificazioni aiutano a realizzare dei sogni, aprono delle porte”. A cominciare da quelle, appunto, di istituti secondari superiori e atenei che assegnano dei punti utili per salire in graduatoria agli studenti in possesso di una certificazione linguistica basandosi sul quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER) ideato dal Consiglio d’Europa che misura l’abilità linguistica su sei livelli di competenza (A1, A2, B1, B2, C1, C2).
Per ottenere 1,5 punti utili a entrare in una sezione Cambridge del liceo, oggi a Milano serve una certificazione di livello B1. Per avere più chance di essere ammessi in Bocconi, e per frequentare i suoi corsi in lingua inglese, serve invece una certificazione almeno di livello B2. I costi degli esami con cui ottenere le certificazioni linguistiche riconosciute in tutto il mondo variano tra i 110 e i 250 euro. Ma come scegliere tra le diverse certificazioni proposte?
Gli esami e le certificazioni linguistiche per bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni: Trinity e Cambridge
Partiamo da quelle per bambini. Le certificazioni di inglese più conosciute e diffuse sono rilasciate dal Trinity College (esami Trinity) o dall’Università di Cambridge (esami Cambridge English). Le prime certificano solo le competenze orali mentre gli esami Cambridge English pensati per gli studenti tra i 7 e i 12 anni che prevedono tre livelli di valutazione (Young learner Starters, Movers e Flyers) testano tutte e quattro le abilità: lettura, scrittura, comprensione ed espressione.
Gli esami Cambridge possono quindi essere utili per aiutare i bambini italiani, poco abituati agli esami di lingua, a familiarizzare con un sistema di misurazione delle competenze?
“Certamente i test e le certificazioni aiutano ad acquisire fiducia in se stessi e nel fatto di essere capaci di imparare e di migliorarsi crescendo di livello in livello”, spiega Launay. “E’ importante sapere che l’esame viene sempre superato dai bambini, non esiste la bocciatura: tutti i partecipanti ricevono un attestato che indica un massimo di punti per ognuna delle abilita’ testate”.
Certificazioni internazionali di inglese per entrare al liceo e all'università: gli esami Cambridge e l'IELTS
A differenza degli esami per i bambini piu’ piccoli, che sono solo cartacei, quelli pensati per i ragazzi delle medie, delle superiori e dell’università possono essere svolti anche al computer. L’offerta è ampia. Accanto agli esami Cambridge (CELA) che certificano le competenze tra i livelli A2 a C2 (KET, PET, First-FCE, Advanced-CAE, Proficency-CPE) c’e la certificazione IELTS. Quale scegliere?
“Il più adatto agli studenti che stanno terminando il ciclo delle superiori è l’IELTS”, consiglia Launay, “che infatti prevede una modalità Academic, specifica per l’ingresso e il lavoro in università, e una modalità General pensata più per il mondo del lavoro. In entrambe le modalità sono valutate le quattro abilità di reading, writing, listening e speaking”. A differenza degli esami CELA, che prevedono un punteggio minimo per essere superati e una profonda padronanza della grammatica, all’esame IELTS non si può essere bocciati. Ma, attenzione: ciò non significa automaticamente punti in più o ingresso garantito nelle università. Gli atenei specificano, infatti, un punteggio minimo da ottenere per ciascuno dei suddetti test che corrisponde a un livello B2 avanzato.
Come devono approcciarsi agli esami per le certificazioni linguistiche gli studenti con fragilità o bisogni educativi speciali?
“Con tranquillità”, rassicura il British Council, “lavoriamo per rendere il sistema di certificazione il più inclusivo possibile con ausili, dispositivi e tempistiche dedicate”.
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