Rush finale
Una manciata di giorni. All’8 giugno, fine della scuola, manca un soffio. Lo ripeti al te stesso con le occhiaie profonde riflesso nello specchio ancor prima che ai figli cui vuoi chiedere un ultimo sforzo: rush finale, coraggio! Funziona? Manco per sogno. Perché non è la vicinanza del traguardo a motivarti. A sprigionare l’energia necessaria per l’ultimo balzo è lo sguardo indietro. Sono la soddisfazione e la felicità che senti ripensando alla grinta e alla tenacia che hai sfoderato, all’impegno che ci hai messo. Guardate, per credere, il film Momenti di Gloria. Guardiamo Eric Liddell che vince la finale dei 400 metri alle Olimpiadi di Parigi del 1924 facendo cadere la testa all’indietro negli ultimi metri, quando ti manca l’ossigeno e devi respirare a bocca aperta per far affluire più velocemente l’aria ai polmoni. Quando è la gioia per quello che fai a darti la spinta per l’ultimo rush.
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