La Shoah a Milano spiegata ai bambini

Visita al Binario 21, la stazione fantasma della Seconda Guerra Mondiale. In occasione della giornata della memoria due giorni di visite guidate gratuite


Preparati a tante domande, a tanti sospiri e sguardi increduli e uno scombussolamento anche fisico. Una visita al Memoriale della Shoah con bambini e ragazzi è tutto questo. Radiomamma è scesa nel ben nascosto e sotterraneo binario 21, sotto la Stazione Centrale.  Qui, nell’area usata per il carico e scarico dei vagoni postali, tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei furono caricati su vagoni merci, che poi venivano sollevati al piano di sopra (dove ci sono i binari) e partivano per Auschwitz, Birkenau e altri campi di sterminio e di concentramento. 

MEMORIALE DELLA SHOAH: VISITE GRATUITE IL 26 E IL 27 GENNAIO PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Per la Giornata della Memoria 2023 tornano, dopo lo stop dal 2020 causato dal Covid, le giornate di visita gratuite. Open day il giovedì 26 (10.00 – 18.00) e venerdì 27 gennaio (10.00 – 15.00). L’accoglienza sarà gestita da volontari e guide del Memoriale affiancate dai volontari della Protezione Civile, e con il supporto di persone detenute presso la 2° Casa di Reclusione di Milano Bollate nell’ambito del progetto RestART Bollate, a cura della Cooperativa Sociale Articolo 3. Prenotazione obbligatoria

BINARIO 21 A MILANO: VISITE PER FAMIGLIE E SCUOLE

L’ENTRATA

Entri da Via Ferrante Aporti ed ecco il grande atrio, quello originario dove entravano i camion con i deportati. Originario perché tutto qui è rimasto intatto, conservato durante i lavori di ristrutturazione e allestimento. Vedi tutto così come era. E già questo colpisce molto anche i bambini. Qui ti accoglie un lungo muro dove è incisa la grande scritta “indifferenza”. La parola con cui inizi il viaggio è stata scelta da Liliana Segre (deportata da qui con il padre) che ricorda come le “persiane si chiudessero al passaggi dei convogli carichi di persone dirette qui”. Le visite guidate raccontano quello che vedi, ma anche la storia e l’atmosfera del tempo. Da qui sali una rampa che ti porta dietro il muro. Così che tu non vedi più l’esterno e dall’esterno non sei visto. Anche fisicamente, durante la visita, provi la sensazione di essere inghiottito in un luogo senza spazio.

Il PERCORSO

Salita la rampa eccoti all’Osservatorio. Entri in un percorso a forma di cono tronco che si affaccia sui binari e attraverso vetri e lenti vedi un filmato d’epoca dell’Istituto Luce e inizi a intravedere il vagone. Continuando sulla destra ci sono le Sale delle Testimonianze, una dietro l’altra. Sono degli stanzini bui e neri, dove sono proiettati filmati con testimonianze e racconti.  Sulla sinistra una mostra temporanea con pannelli chiari e di facile lettura è un aiuto a chi fa la visita da solo. E a un certo punto si accede al Binario della Destinazione ignota, dove ci sono i vagoni originali, usati per deportare ebrei e oppositori politici, che da qui partivano. Puoi entrare in due dei vagoni. Qui le guide si soffermano a spiegare le condizioni di viaggio: stipati uomini, donne e bambini, per giorni e giorni. E’ un momento molto toccante. Abbiamo visto i visi dei bambini (una scuola elementare in visita guidata): occhi sbarrati, impazienti di guardare dentro, ogni angolo e tante mani alzate per fare domande. Attraversati i vagoni accedi alla successiva banchina dove osservi: il traslatore (che portava i vagoni al piano di sopra per farli partire senza che nessun viaggiatore libero potesse vedere quello che succedeva); per terra le targhe di ricordo dei convogli partiti (con indicata la data e la destinazione) e il Muro dei Nomi (l’elenco dei nomi di tutte le persone deportate da qui). Si arriva così all’ultima tappa del viaggio: il Luogo di Riflessione. E’ un grande cono tronco, dove ci si può sedere per pensare, ricordare, fare domande (durante le visite guidate). E’ un posto creato per rielaborare quello che si è visto. Ci arrivi percorrendo una passerella a spirale, una strada che si avvolge su se stessa e avverti alla fine una sensazione fisica di vertigini, di frastuono e nausea. Provata davvero. Ti senti cadere quando arrivi dentro il cono. L’idea è che dal memoriale esci non indifferente, anche fisicamente. Si torna così alla parola iniziale: Indifferenza

BUIO E SUONI

Grigio, nero, poca luce e silenzio. Ma sempre senti i fischi dei treni che ti scorrono sopra la testa. Sopra questa stazione fantasma c’è, e c’era anche allora, la stazione dei viaggiatori liberi. Tutta l’architettura è fatta in modo da farti vivere questa doppiezza. Merita soffermarsi con i bambini e i ragazzi a sentire, a evidenziare queste sensazioni.

CONSIGLI

I bambini e i ragazzi, dai 7-8 anni (le visite guidate partono dalla quinta elementare) vanno preparati. Non è un museo tradizionale, per gli spazi (cupi), per la storia che racconta e per come la racconta. Non vedi opere esposte o installazioni o reperti archeologici con didascalie. Tutto è molto concreto e reale, ma va spiegato, anche ai più piccoli. Nell’area accoglienza ci sono strumenti che possono accompagnare i genitori nella visita, ma le parole delle guide (dell’Associazione figli della Shoah) sono un modo più vivo ed efficace per visitare il memoriale con i bambini.

ORARI

Gruppi e visitatori singoli: LUNEDI' dalle 10 alle 18. Ogni lunedì alle 18.30 è possibile partecipare a una visita guidata senza bisogno di prenotazione. Da MARTEDI' a VENERDI' dalle 10 alle 16. SABATO E DOMENICA: dalle 10 alle 18. Sabato e domenica prenotazione molto consigliata per assicurarsi di partecipare ad una visita guidata.

Per prenotare: prenotazioni@memorialeshoah.it 02 2820975 Dal Lunedì al Giovedì dalle 10:00 alle 13:00.

Per le scuole su prenotazione: didattica@memorialeshoah.it

COSTI

10 euro, studenti 5 euro, bambini fino a 5 anni gratis


Cristina Colli
L'Antenna di Zona di Radiomamma: Cristina Colli
Biografia

La Shoah a Milano spiegata ai bambini
La Shoah a Milano spiegata ai bambini

Zona

Zona 2 - Stazione Centrale, Gorla, Turro, Greco e Crescenzago

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