Gravidanza: esami, esercizi e alimentazione. I consigli dell'ostetrica
Diario mestruale, ecografia dell’accrescimento, pavimento pelvico, moxibustione, test combinato, acido folico, contrazioni di Braxton Hicks. Quante parole da conoscere quando stai pianificando una gravidanza, sei incinta e subito dopo! Abbiamo chiesto aiuto a Francesca Mulas, ostetrica del Santagostino, dove trovi un’equipe multidisciplinare che ti segue in gravidanza (prima, durante e dopo). Con le ostetriche puoi fare visite in gravidanza e postparto, per allattamento e puerperio, di riabilitazione del pavimento pelvico, esami come tamponi e Pap test e corsi preparto. Con i ginecologi qui fai tutte le indagini di diagnosi prenatale e con gli psicologi colloqui perinatali dedicati al pre e post-parto. Qui trovi tutto
GRAVIDANZA: LE 15 PAROLE DA CONOSCERE QUANDO SEI INCINTA
PRIMA DELLA GRAVIDANZA
DIARIO MESTRUALE Quando stai pianificando una gravidanza è importante segnare sul calendario le date delle mestruazioni e di perdite tipiche dell’ovulazione. Raccogliere questo dato nel tempo permette di calcolare il periodo fertile e riconoscerlo insieme ai segnali del corpo (durante la ricerca della gravidanza).
ESAMI PRECONCEZIONALI Se stai progettando una gravidanza prenota una visita ginecologica tre/quattro mesi prima. Pianificare con il ginecologo significa interrompere l’eventuale contraccezione in corso e fare gli esami pre-concezionali. Sarà inoltre utile pianificare i normali controlli di prevenzione femminile, come ecografia mammaria (dai 30 anni) e Pap test. E poi ci sono gli esami pre-concezinali fondamentali, si tratta di un semplice prelievo di sangue per accertare l’immunità alla rosolia (in caso non ci sia si procede con il vaccino) e alcune infezioni e forme di anemia congenita, accertare il gruppo sanguigno e il fattore RH.
TEST DI GRAVIDANZA, FALSI NEGATIVI E COSA FARE Puoi usare i test di gravidanza casalinghi comprati in farmacia o al supermercato. Ma attenzione: se eseguito troppo precocemente può dare falsi negativi. Quindi è bene aspettare il ritardo mestruale e non eseguirlo troppo presto. E dopo il “ritardo” (che se hai il diario mestruale è preciso), attendi tre/quattro giorni. L’esame del sangue per il dosaggio Beta HCG serve solo se hai bisogno di sentirti più sicura, ma i test casalinghi sono affidabili e precisi. Una volta che il test è positivo programma la prima visita ostetrica, non prima della sesta settimana dall’ultima mestruazione. Ma con il test positivo subito: stop all’alcol e all’assunzione di farmaci senza consiglio medico e precauzione alimentare se non hai già la certezza di immunità alla toxoplasmosi (quindi no carne cruda e salumi e frutta e verdura ben lavata)
DURANTE LA GRAVIDANZA
LE ECOGRAFIE IN GRAVIDANZA: PER DATAZIONE, MORFOLOGICA E DI ACCRESCIMENTO Le ecografie classiche in gravidanza sono tre, una per trimestre. La prima è quella per la datazione: per stabilire la data presunta del parto, capire quanti embrioni ci sono, la loro vitalità e confermarne la posizione all’interno dell’utero. Segue, nel secondo trimestre, l’ecografia morfologica che, al quinto mese, studia la biometria e l’anatomia del bimbo per escludere le più importanti malformazioni. Vengono studiati e misurati arti, cranio, reni, cuore ecc. Infine, c’è la terza, l’ecografia dell’accrescimento che rivede l’anatomia del nascituro e va a valutare la salute e la crescita, e la posizione rispetto al parto.
NAUSEA GRAVIDICA La nausea è molto soggettiva, potrebbe essere molto fastidiosa o completamente assente. In caso ci sia è consigliabile sempre fare pasti piccoli e frequenti ed evitare cibi troppo pesanti. In caso di nausea persistente esistono specifici farmaci che aiutano a ridurla e sono sicuri per il feto. Di solito dura per il primo trimestre, raramente va oltre la 14esima settimana.
TEST COMBINATO E DNA FETALE La diagnosi prenatale è facoltativa. Oltre alle note villocentesi e amniocentesi sono due gli esami diffusi non invasivi. Il test combinato e il DNA fetale. Entrambi valutano in modo statistico il rischio legato a patologie cromosomiche. Il test combinato è un esame composto da un prelievo del sangue che dosa ormoni specifici prodotti dalla placenta unito ad una ecografia specifica, eseguita a 11-12 settimane, che valuta diversi parametri fetali e in particolare la translucenza nucale. Il test combinato può essere eseguito in regime di servizio sanitario nazionale, pagando un ticket. Il test del DNA fetale viene eseguito attraverso un prelievo di sangue alla donna che permette di studiare i frammenti di DNA del feto disciolti nel sangue materno. Anche il DNA fetale individua la probabilità di rischio legata ad anomalie cromosomiche, esistono diverse piattaforme che potranno fornire pannelli di indagine più estesi, aumentando il numero di patologie screenate. Il test del DNA fetale può essere eseguito dalla decima settimana in poi ed è sempre fornito in regime privato se eseguito per scelta della coppia.
MENTRE ASPETTI E DURANTE IL PARTO
CERVICE La cervice/collo dell’utero è la parte terminale dell’utero che sbocca in vagina. È un canale che durante i nove mesi si sigilla in modo naturale per contenere la gravidanza. Deve rimanere di una certa lunghezza, per poi accorciarsi con le contrazioni del parto e dilatarsi. Il cerchiaggio cervicale è una tecnica che si usa per chiudere appunto il collo dell’utero prima della nascita se c’è un accorciamento precoce. Il ginecologo applica una sutura di materiale non riassorbibile. Viene fatto in anestesia generale ma dura pochi minuti.
COLOSTRO È il primissimo latte, presente già al parto. È un latte concentrato, in minuscole quantità. L’esigua quantità presente stimola il bambino ad attaccarsi spesso, contiene molti anticorpi ed è lassativo (consente al bimbo di espellere il meconio, le prime feci). Dopo generalmente 48/72 ore arriva la montata lattea, che porta latte più chiaro e trasparente, più calorico e che è un alimento più completo. Come attaccare il bimbo al seno? Bocca molto aperta, labbra estroflesse, non si deve vedere una buona porzione dell’areola materna e non si devono sentire schiocchi del piccolo mentre succhia. L’importante è chiedere aiuto alle ostetriche già quando si è in ospedale, subito.
CONTRAZIONI DI BRAXTON HICKS Sono contrazioni di allenamento dell’utero prima del parto, sono fisiologiche dalla 28esima/30esima settimana in poi. Possono comparire o no, non tutte le donne le sentono. Sono brevi, percepite come un indurimento della pancia, un fastidio. Non sono dolorose e non sono ritmiche. I segnali che devono allarmarti durante la gravidanza sono: perdite di sangue simili alle mestruazioni e contrazioni che danno dolore intenso e sono ritmiche, costanti. Nel terzo trimestre fai attenzione anche ad una riduzione eccessiva dei movimenti fetali, alla perdita di liquido amniotico e alla pressione alta.
CONTRAZIONI DA PARTO Quando è il momento di andare in ospedale perché il travaglio è partito? Dopo un’oretta almeno (salvo sia molto distante) di contrazioni regolari nel tempo e nell’intensità e distanziate tra loro circa 5-7 minuti. Vai subito invece in ospedale se c’è la rottura del sacco amniotico, anche senza contrazioni.
MOXIBUSTIONE E RIVOLGIMENTO La posizione del bambino può cambiare fino al giorno del parto. Con l’ecografia di accrescimento, intorno alla 30/32 esima settimana viene data una prima valutazione della posizione. E se il bimbo si mostra podalico puoi ricorrere alla moxibustione. È una tecnica che consiste nello stimolare un punto specifico del mignolo del piede della mamma con sigari di artemisia. Il calore va a stimolare il meridiano della vescica che dovrebbe indurre il bimbo a girarsi. Si insegna al partner la tecnica, da fare tutti i giorni per 15 giorni consecutivi. In una donna su tre funziona. Se anche con questo il bimbo non si gira alla 36-37 esima settimana di gravidanza puoi fare il rivolgimento per manovre esterne. Lo effettua un ginecologo sotto guida ecografica in ospedale. È una manovra che permette al bimbo di fare la capriola. Se non vuoi provare con nessuna tecnica si pianifica il cesareo.
PLACENTA PREVIA La placenta è l’organo che mette in connessione madre e bimbo e porta il nutrimento attraverso il cordone ombelicale. Ha due facce: una appiccicata alla parete dell’utero e l’altra rivolta verso il bambino da cui parte il cordone ombelicale. La placenta può posizionarsi in vari punti dell’utero, ma previa vuol dire che copre l’orifizio da cui parte il collo dell’utero e da dove il bimbo dovrà passare per nascere. Se rimane così serve il parto cesareo.
ESERCIZI PER IL CORPO E FARMACI DURANTE LA GRAVIDANZA E DOPO IL PARTO
ACIDO FOLICO È la vitamina del gruppo B e devi assumerla almeno 2-3 mesi prima della ricerca gravidanza, con un dosaggio di 400 mcg al giorno. Questo riduce di circa l'80% il rischio di spina bifida fetale (grave malformazione) e labbro leporino. Se la gravidanza non è programmata assumi l’acido folico appena hai il test di gravidanza positivo
PAVIMENTO PELVICO È tutta la muscolatura che chiude inferiormente il bacino, per visualizzarlo pensa alla parte che appoggia sul sellino della bicicletta. In gravidanza sostiene l’utero che cresce e aumenta di molto il suo carico. Dopo la gravidanza è utile osservare segnali come incontinenza urinaria per procedere ad una eventuale valutazione dopo un adeguato tempo dal parto. Durante la gravidanza non ti servono esercizi specifici ma inizia a lavorare sulla consapevolezza di questa muscolatura, per comprendere dove è e come si muove. Dopo il parto è consigliato a tutte le mamme una valutazione (in Francia la riabilitazione post-partum è la norma per ogni donna). È utile segnalare possibili fastidi durante la prima visita dopo il parto (di solito a 40 giorni) e in tre mesi i fastidi dovrebbero essere risolti. Se continuano (perdita di urina, difficoltà a sentire lo stimolo, sensazione di debolezza muscolare…) allora serve un programma di riabilitazione. Di solito sono esercizi che l’ostetrica insegna durante le visite e poi da eseguire a casa. La riabilitazione più comune è quella con chinesiterapia (esercizi come allenamento di rilassamento e contrazioni) o si possono usare presidi come elettrostimolazione e tens in alcuni casi.
DOPO IL PARTO
DISAGIO PSICOLOGICO PERINATALE Può esserci nelle mamme anche prima del parto, ma il più frequente è quello post-natale. Ci sono due tipi di disagio. Il Baby Blues è uno stato transitorio, spesso fisiologico, che interessa 8/9 donne su dieci. Senti stanchezza, tono dell’umore depresso, episodi pianto e frustrazione, ansia. Non perdura per settimane ed è episodico, non è costante nel tempo. La depressione post-parto invece è uno stato duraturo e va affrontata subito con l’aiuto degli specialisti. Oltre a stati di ansia ci possono essere disturbi alimentari e del sonno, pensieri negativi ricorrenti nella giornata e nelle settimane, ridotta capacità di concentrazione e di gestione delle cure del bambino e di se stessi. Si sente una fatica continua. In questi casi è fondamentale l’aiuto di uno specialista, uno psicoterapeuta. Esiste un portale dove trovi gli specialisti che possono aiutarti: https://www.depressionepostpartum.it/
TRE FALSI MITI IN GRAVIDANZA
INCANALATO Spesso si sente dire dai futuri genitori: “il bimbo è già incanalato”. In realtà è sbagliato, non è un termine ostetrico. Il bimbo è incanalato quando la testa è scesa nel bacino materno. Succede solo nel travaglio attivo, non prima del parto.
TAPPO MUCOSO Nel canale dell’utero, a protezione, si forma una sorta di tappo di gel che fa da barriera a batteri provenienti dall’esterno. Questo tappo può essere espulso verso il termine della gravidanza e può essere identificato come perdita gelatinosa trasparente con striature di sangue. È un segnale che il collo dell’utero si sta modificando, ma non devi correre a fare un controllo ginecologico. È una falsa credenza che tutti perdano il tappo mucoso in modo vistoso e che perderlo significhi che il travaglio sta per iniziare.
NIENTE SUSHI Durante la gravidanza si sconsiglia di mangiare il pesce crudo per i rischi legati alle tossinfezioni alimentari, non per la Toxoplasmosi. Le indicazioni per evitare la toxoplasmosi sono di evitare carni e salumi, formaggi con muffe e lavare bene frutta e verdura. Il consumo di pesce crudo può veicolare altre infezioni che non mettono a rischio la salute della gravidanza ma possono essere molto fastidiose per la mamma; pertanto, si consiglia di consumare sushi solo in ristoranti già conosciuti evitando gli “all you can eat”.
Pic by Pavel Danilyuk on Pexels
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