Babbo Natale: come impedire ai fratelli grandi di rompere la magia

Mamme e papà, ecco come difendere il segreto per i figli piccoli in casa


Babbo Natale sta scaldando la slitta, ma anche tu hai l’ansia da fratello/sorella maggiore? “Starà zitto con il più piccolo che ancora si chiede cosa mangiano le renne?” Come fare a salvaguardare il sogno del bimbo piccolo di casa? Non ha dubbi Sara Sainaghi la psicologa e psicoterapeuta familyfriendly specializzata nel sonno dei bambini: “Coinvolgete i grandi e se si insinua il dubbio…beh fa parte della fratellanza”

BABBO NATALE: SE IL FRATELLO MAGGIORE SVELA IL SEGRETO GESTISCI COSI LA SITUAZIONE

Se in casa c’è un fratello più grande che non crede più in Babbo Natale come comportarsi per mantenere in piedi la magia del Natale per il più piccolo?

Bisogna distinguere in base alla differenza di età dei fratelli. Se il grande ha 15 anni e svela la triste verità al fratellino siamo davanti a un atto di ribellione adolescenziale, che va gestito come tale. Se invece i due sono entrambi bambini e il grande parla, dobbiamo tenere presente, nella nostra reazione, che anche lui sta gestendo la propria delusione. La fine della magia di Babbo Natale è l’ingresso nella realtà e fa male. Quindi niente minacce né sgridate. Il grande ha già subito il duro colpo della scoperta e non può sopportare anche di essere rimproverato, deve gestire la sua delusione. Si può chiedere la sua collaborazione: scrivere con il piccolo la letterina, incartare i regali con i genitori. Ma non costringerlo, solo convincerlo, facendolo ragionare sul fatto che anche lui ci ha creduto e ci è arrivato con i suoi tempi e quindi anche il piccolo ha diritto a continuare a crederci e ad arrivare alla verità da solo. Fallo sentire grande, lui ha raggiunto un traguardo. Ora tocca al fratellino, che però ha bisogno del suo sostegno.

E se il fratello grande parla, come aiutiamo il figlio piccolo?

Innanzitutto, sminuisci il problema. Se il piccolo è piccolo non crederà alle parole del fratello. Se è più grande, ha 5/6 anni…gli verranno dubbi. È una cosa naturale. Chiedigli cosa ne pensa lui, cosa crede lui, seguilo nei suoi ragionamenti e dubbi e se alla fine arriverà alla verità, beh…pensa che ci sarebbe arrivato comunque da li a poco. Stai sulla sua reazione emotiva, sulla sua delusione, accogli le sue emozioni, senza ingigantire la tristezza o la rabbia. E riportalo sempre al mondo magico e della fantasia, dove Babbo Natale esiste per sempre

Fino a che età si crede a Babbo Natale e dobbiamo sostenere la magia?

Le statistiche dicono che sotto i 5 anni ci credono tutti, fino agli 8 sempre meno, dai 9 pochissimi. I primi anni delle elementari sono lo spartiacque: un po’ per la vita comunitaria (qualcuno che mette il dubbio c’è sempre), un po’ perché cognitivamente fanno distinzione tra realtà e mondo della fantasia, si avvicinano al ragionamento più critico e mettono in dubbio ciò che viene detto loro. Prima invece anche davanti agli indizi più chiari non li colgono. Quando sorge il dubbio sono pochissimi quelli che affrontano la questione con una domanda diretta ai genitori. Ma lì inizia la ricerca degli indizi…Questo è il modo “più sano” per arrivare alla scoperta, perché vuol dire che lo fanno da soli, con le proprie forze e nel momento giusto per loro e così insieme alla delusione hanno anche la sensazione di essere grandi. Come comportarsi davanti alle domande e ai dubbi? Se senti che è ancora in una fase in cui sta comodo nella credenza, allora aiutalo a starci, senza esagerare, ma magari iniziando a parlare di mondo magico, di fantasia mentre cerchi di spiegargli come fa Babbo Natale a entrare nelle case dei bambini di tutto il mondo. Se invece insiste e lo vedi pronto, allora asseconda i suoi dubbi, mostrando di averne anche tu e aiutalo a trovare indizi, aumenta le tracce in casa…


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