Ritorno a scuola: le linee guida per la ripresa a settembre
E' pronto il Piano scuola 2020-21, accordo tra Governo e Regioni. Come riapriranno le scuole a settembre? In aula dal 14 settembre, distanza di 1 metro tra gli studenti e non tra i banchi (quindi più aule già a norma), in forse l'obbligo della mascherina (si deciderà a fine agosto in base alla situazione). Dad solo alle superiori e solo se necessaria. Stanziato 1 miliardo per la scuola.
RITORNO A SCUOLA DAL 14 SETTEMBRE: PRONTO IL PIANO DEL GOVERNO
- Scuola al via il 1 settembre per i corsi di recupero. Lezioni ufficialmente al via dal 14 settembre
- La distanza di sicurezza tra studenti e tra studenti e professori deve essere di 1 metro, inteso tra "testa e testa" non tra banco e banco. Quindi banchi singoli, ma molte più aule dunque potrebbero già essere a norma per settembre.
- Per i luoghi si userà un cruscotto informatico nazionale. Un software che permette la simulazione degli spazi delle classi e capire quali sono utilizzabili e dove servono lavori per ampliare. Al momento il 15% degli studenti a settembre"rimarrebbe fuori" da portare in spazi diversi. Si lavorerà con gli enti locali sugli edifici presenti "per fare spazio", si riprenderanno gli edifici scolastici dismessi e si useranno musei, biblioteche, cinema, teatri, al parco.
- Formazione personale scolastico per emergenza Covid
- Ingressi scaglionati per evitare assembramenti
- Personale: 50mila assunzioni a tempo determinato tra docenti e personale Ata e assunzioni a tempo indeterminato in base ai pensionamenti
- No alla vigilanza degli studenti ad educatori delle associazioni che lavorano nella scuola. Come era prima del Covid quando si svolgeranno le attività extracurriculari sarà sempre presente un insegnante.
- la DAD potrà essere utilizzata solo “in via complementare” alla didattica in presenza, il che vuol dire che deve essere di sostegno alle lezioni in classe e mai del tutto sostitutiva.
- Potranno essere effettuati test a campione su docenti, personale Ata e studenti.
- Istituzione di "Conferenze dei servizi, su iniziativa dell'Ente locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze".
25 giugno
RIENTRO A SCUOLA: I CAMBIAMENTI DEL PIANO DOPO IL CONFRONTO CON LE REGIONI
LEZIONI E INSEGNANTI
- Nella nuova bozza c'è scritto che la DAD potrà essere utilizzata solo “in via complementare” alla didattica in presenza, il che vuol dire che deve essere di sostegno alle lezioni in classe e mai del tutto sostitutiva.
- La distanza di sicurezza tra studenti e tra studenti e professori deve essere di 1 metro, inteso tra "bocca e bocca" non tra banco e banco. Più aule dunque potrebbero già essere a norma per settembre e quindi niente turni.
- Più insegnanti. Il governo ha annunciato nuovi fondi, fino a 1 miliardo di euro. Quindi più insegnanti e no alla vigilanza degli studenti ad educatori delle associazioni che lavorano nella scuola. Come era prima del Covid quando si svolgeranno le attività extracurriculari sarà sempre presente un insegnante.
MENSA
Restano i limiti e le indicazioni di sicurezza della prima bozza, ma per evitare che le cuoche perdano il lavoro nella nuova bozza è scritto che saranno utilizzate in altre funzioni sempre nel servizio mensa.
SPAZI E CABINA DI REGIA
E' prevista una cabina di regia Covid-19 per coordinare le azioni a livello nazionale. Sarà composta dalla Conferenze dei servizi degli enti locali e dai dirigenti scolastici. E per quanto riguarda l'organizzazione degli spazi (aule e spazi comuni ecc) saranno i tavoli del Miur a controllare e monitorare e decidere le soluzioni da adottare su richiesta di presidi e uffici scolastici. Per aiutare ci sarà una banca dati (un cruscotto informatico) che raccoglierà tutte le informazioni sulle aule in Italia e servirà per capire come muoversi e dove sono presenti criticità
MASCHERINE
Entro la fine di agosto il Comitato tecnico scientifico si esprimerà sull'obbligo delle mascherine. Le Regioni vorrebbero togliere l'obbligo di indossarle in classe
23 giugno
RITORNO A SCUOLA A SETTEMBRE: LA BOZZA DEL 23 GIUGNO DEL GOVERNO PER SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I E II GRADO
LE LEZIONI
I presidi, in autonomia, potranno riorganizzare la didattica optando per diverse soluzioni:
- Classi divise in più gruppi, anche formati da studenti di classi diverse e di anni diversi;
- Orari: turni differenziati di frequenza nella giornata e a scuola anche il sabato, dove non è già previsto;
- Alle superiori si può fare un mix tra didattica in presenza e DAD;
- Possibile aggregare le materie in aree e ambiti disciplinari;
- In caso di emergenza si può disporre nuovamente la sospensione della didattica in presenza e la ripresa dell'attività a distanza; Ogni istituzione scolastica integra il Ptof con il Piano scolastico per la Didattica digitale integrata, che va già pianificata.
MASCHERINE E DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Nella bozza non si parla di mascherine, distanziamento o plexiglas, ma si rimanda al documento del Comitato tecnico scientifico del 28 maggio che indica la mascherina dai 6 anni in su, il metro di distanza tra una persona e l’altra e l’uso obbligatorio delle mascherine dai 6 anni in su. Le Regioni hanno chiesto l’uso delle mascherine soltanto negli spazi comuni.
LA MENSA
La merenda si fa in classe, resta il servizio mensa, considerato importante anche dal punto di vista educativo. Ma si dovrà fare a turni. E nelle scuole dove non sarà possibile, si dovrà consumare il pasto in classe, ma garantendo tutte le norme di sicurezza. In caso di impossibilità si ricorrerà a pasti monoporzione.
SCUOLA DELL'INFANZIA
Niente mascherina per i bambini. Per gli educatori visiere trasparenti. Gli ingressi potranno essere scaglionati tra le 7.30 e le 9. I bambini resteranno sempre con lo stesso gruppo, non potranno portare giocattoli da casa e dovranno anche mangiare nella loro classe
I LUOGHI
Si potranno usare spazi alternativi per la didattica, sottoscrivendo “Patti educativi di comunità”, con il coinvolgimento degli enti locali e di vari soggetti privati e del terzo settore. Quindi scuola anche in parchi, teatri, biblioteche, cinema, musei
EDUCAZIONE CIVICA
Da settembre partirà in tutte le scuole una nuova materia: l’educazione civica. 33 ore l’anno e un voto in pagella. Ci sarà anche alla scuola dell’infanzia.
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