Ragazzi rapinati o aggrediti a Milano: come e quando denunciare
Sono tante le telefonate e le mail di genitori i cui figli sono stati aggrediti o rapinati da coetanei al ritorno da scuola o la sera. Molte vittime hanno paura a denunciare e mamme e papà ci chiedono: quando bisogna andare in commissariato? E come si fa? Lo abbiamo chiesto a Domenica Balsamo Vice Questore della Squadra Mobile di Milano che parla chiaro: “Negli ultimi quattro anni c’è stato un peggioramento della situazione e la devianza giovanile ha assunto livelli alti. Nelle bande ci sono anche molti minorenni, dai 12 anni in su. Si spostano in gruppetti e li accomuna la spinta alla conflittualità, che si traduce in comportamenti di violenza…”. I ragazzini temono le baby gang in città. “Nella maggior parte dei casi è sbagliato parlare di baby gang. Sono gruppi di ragazzi senza una finalità criminale definita, anche se commettono reati”, spiega il Professor Ernesto Savona, direttore di Transcrime – Centro di ricerca interuniversitario sulla criminalità transnazionale dell’Università cattolica del Sacro Cuore.
- COME DENUNCIARE E SEGNALARE: L’APP YOUPOL
- BABY GANG A MILANO: I DATI
- BANDE GIOVANILI A MILANO: DOVE SONO E COME AGISCONO
- LA VIOLENZA DELLE BABY GANG: COSA SERVE IN CITTA’ COME MILANO
RAGAZZI VITTIME DI RAPINE E RISSE A MILANO: COSA FARE PER DENUNCIARE ANCHE IN ANONIMO TRAMITE YOUPOL
Perché è importante segnalare o denunciare?
BALSAMO Spesso i ragazzini hanno paura e non denunciano. Invece è importante la segnalazione di qualunque reato, ma anche dei comportamenti violenti che si notano davanti alle scuole o in giro per il quartiere. Per questo invitiamo i genitori a interessarsi al primo segnale da parte dei figli e i ragazzi a farsi avanti con la polizia se notano qualcosa o sono vittime.
Come si fa a segnalare?
BALSAMO Si può andare in un ufficio di polizia con i genitori o si può fare la segnalazione anonima online, nell’applicazione YouPol. Anche la segnalazione di un gruppo di persone fastidiose davanti a scuola è utile, perché permette attività di tipo preventivo e investigativo. Un esempio? La volante che passa all’uscita da scuola.
E se i ragazzi vittime o spettatori hanno paura?
BALSAMO Ai ragazzi va spiegato che l’atto ritorsivo verso chi fa denuncia non c’è quasi mai e che la denuncia/segnalazione è l’unico modo per tutelare le vittime. Il ragazzino a cui viene rubato il cellulare spesso pensa: “Tanto non li prenderanno mai, a cosa serve denunciare?”. Invece bisogna sapere che più denunce/segnalazioni riceviamo su episodi analoghi, più abbiamo dati e indagini mirate che permettono di intervenire e prevenire.
BABY GANG A MILANO E IN LOMBARDIA: IN AUMENTO RISSE E RAPINE
I crimini più spesso attribuiti alle gang giovanili sono reati violenti, come risse, percosse e lesioni, atti di bullismo, disturbo della quiete pubblica e atti vandalici. I coetanei tra i 14 e i 18 anni sono le vittime più frequenti. La ricerca “Le gang giovanili in Italia” di Transcrime (con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Servizio analisi criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno e il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia) ha fatto quest'autunno una mappatura del fenomeno. La ricercara si basa sui dati forniti da Comandi Provinciali dei Carabinieri e Questure. In Lombardia i numeri evidenziano che le tre tipologie di reati più commessi dalle gang giovanili tra il 2019 e il 2021 sono: risse, percosse e lesioni; furti o rapine e atti di bullismo. Un esempio? Il 63% dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e Questure interpellati hanno risposto che i gruppi giovanili dei loro territori compiono risse, percosse e lesioni. E in generale a livello nazionale i dati dimostrano che sono in aumento i casi di risse, percosse, lesioni, furti o rapine e disturbo della quiete pubblica commessi da gang giovanili.
BANDE GIOVANILI A MILANO: COME SONO ORGANIZZATE, DOVE SONO E COSA FANNO
Cellulari rubati tornando a casa da scuola, pugni e calci nelle zone della movida…. Sono sempre più le segnalazioni di ragazzi e genitori e molti hanno paura.
Cosa sono le bande giovanili che molti ragazzi temono?
SAVONA: Dentro la definizione di bande giovanili ci sono diverse tipologie di gruppi. A Milano (e al Centro Nord in generale) sono diffuse in prevalenza le bande che fanno risse, che rubano cellulari e vestiti ai ragazzini. La maggior parte delle azioni è compita in gruppo, non da singoli. Sono principalmente composte da meno di 10 individui, in prevalenza maschi e con un’età compresa fra i 15 e i 17 anni (si scende anche ai 12 anni spesso). Nella maggior parte dei casi i membri sono italiani o stranieri di seconda generazione. Spendono tutto il denaro che hanno. Sono gruppi che non nascono né per interessi economici da raggiungere, né in un contesto caratterizzato da un retroterra criminale forte. Sono insieme di ragazzi che si associano, si mettono insieme e tra le attività che svolgono ci sono anche i reati, ma non si aggregano per compiere reati.
BALSAMO Sono bande diverse da quelle dei latinos di anni fa, dove si entra con riti di affiliazione e ci sono simbologie e gerarchie molto definite. Queste bande giovanili sono invece gruppi perlopiù senza un’organizzazione strutturata e senza una distinzione di compiti all’interno. Hanno una componente organizzativa fluida e ogni banda ha la sua con ruoli che si assegnano e perdono nel tempo, senza gerarchiche. Sono fenomeni di devianza giovanile e hanno diverse forme di espressione. Ci sono i gruppi che agiscono nel proprio quartiere contro altri gruppi; quelli che colpiscono con aggressioni i soggetti più deboli; quelli che si spostano nelle varie zone della città e quelli che dalla provincia vengono a Milano proprio per colpire.
Quali sono le caratteristiche delle baby gang?
BALSAMO Alla base c’è la volontà di sopraffazione, l’esercizio della violenza e del predominio. Il furto e la rapina non sono l’obiettivo, ma sono il mezzo con cui si esercita la violenza fine a se stessa. Non vanno confusi con i rapinatori che frequentano le zone della movida per rapinare chi esce dai locali. Uno rientra nel crimine diffuso l’altro è devianza giovanile.
SAVONA Filmano tutto e fanno circolare sui social la riproduzione della violenza commessa. La violenza è diventata un elemento identitario e i social hanno un ruolo chiave in questo. Si divertono a essere violenti e a fare un film del picchiare e del rubare un giubbotto a un ragazzino. Il lato social allarma: questi filmini violenti postati ricevono molti like che si trasformano in business. Picchio e mi faccio picchiare, posto e mi pagano.
Dove sono le baby gang a Milano?
BALSAMO Sono in tutta Milano. La concentrazione più alta è nelle periferie, ma la maggior parte delle bande si sposta e negli orari e nei giorni della movida le zone più interessate sono quelle frequentate per il divertimento: Garibaldi, Navigli, Corso Como, Buenos Aires.
VIOLENZA DELLE BABY GANG: COSA SERVE IN CITTA’ COME MILANO
SAVONA Non c’erano dati di nessun tipo. Mappare il fenomeno è stato un primo passo importante. Ma serve prevenzione precoce. Come dicono canadesi e americani si deve iniziare a lavorare partendo dalle madri e dai padri che aspettano un figlio e sono considerati a rischio. Un bimbo in condizione di disagio sociale sviluppa aggressività, va monitorato nei primi anni di vita. Alla scuola dell’infanzia e alla primaria si è ancora in tempo per intervenire. Le situazioni di rischio sono tante: povertà, scarsa socialità e scarsa capacità educativa nelle famiglie. La scuola potrebbe avere un ruolo importante già dalla scuola dell’infanzia e dalla primaria, monitorando, segnalando e facendo vedere fin da piccoli come questi fenomeni siano negativi. Un adolescente è attratto dalla banda giovanile, non puoi arrivare quando ha 15 anni a fargli vedere il negativo…non ti ascolterà mai. Prevenire è l’unica strada possibile.
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