Paralimpiadi Tokyo 2021: dove e come seguirle coi bambini

Idee per guardare gli atleti e per trovare a Milano centri specializzati e corsi dedicati: dalla Bebe Vio Academy a Fight the Stroke


Dopo le 40 storiche medaglie delle Olimpiadi di Tokyo tocca alle Paralimpiadi. Sono 113 gli atleti, più donne, 60, che uomini, 53. Sono in gara in 15 discipline: dal nuoto all’atletica leggera, dalla scherma al sitting volley. I due portabandiera saranno la fiorettista Beatrice Vio e il nuotatore Federico Morlacchi. A loro la bandiera il 24 agosto, giorno dell’inaugurazione. I giochi paralimpici andranno avanti fino a domenica 5 settembre. Sono 24 gli atleti lombardi, la maggior parte nel nuoto.

LE PARALIMPIADI IN TV

La Rai trasmette alcune ore di diretta ogni giorno. Come per i giochi olimpici bisogna tenere conto del fuso orario. Ci sono sempre 7 ore di differenza fra Italia e Giappone. Le 13 italiane sono le 20 di Tokyo.

GLI SPORT PARALIMPICI A MILANO

La novità dell’anno è la Bebe Vio Academy che propone allenamenti a bambine, bambini, ragazze e ragazzi dai 6 ai 18 anni. Sono 5 le discipline: sitting volley, basket in carrozzina, scherma in carrozzina, calcio amputati e calcio ciechi, atletica. Tutti possono e devono provare tutto. Le iscrizioni sono gratuite e sono aperte fino al 30 settembre a ragazzi con disabilità fisica e normodotati che si alleneranno insieme. Sono due gli impianti in città: il centro sportivo Iseo e il Bicocca Stadium.

La Bebe Vio Academy è un progetto in collaborazione con Nike e gestito dall’Associazione art4sport onlus. Punta alla promozione dello sport paralimpico. «Il mio sogno è che raggiunga, entro 8 anni, lo stesso livello di quello olimpico. Lo sport deve essere sempre più per tutti. Vogliamo creare una generazione di “piccoli mostri” che spacchino il mondo attraverso lo sport. Due allenamenti a settimana fra novembre 2021 e giugno 2022 in due quadrimestri.

Fight The Stroke è una Fondazione nata nel 2014 che si occupa di bambini e giovani adulti che hanno subito in età precoce una lesione al cervello e hanno sviluppato una disabilità di paralisi cerebrale infantile. «Lavoriamo per la loro autonomia futura anche attraverso lo sport. Questi bambini fanno riabilitazione fin dalla nascita e si cerca allora di fare attività sportiva che aiuti in questo senso. Se non fanno alcune attività e movimenti rischiamo operazioni e difficoltà maggiori», spiega la presidente Francesca Fedeli. 

Nel periodo del Covid, quando tutto era bloccato, hanno aperto un canale on line, la palestra dei Fighters: sei istruttrici specializzate in diverse discipline dalla fisioterapia agli sport adattati. Ci sono il parataekwondo, che piace molto che si fa a corpo libero e in qualsiasi spazio, e la danza adatta. L’obiettivo è raggiungere il numero maggiore di famiglie possibile, per questo la scelta dell’on line. Non una sola palestra in una sola città. «Una volta l’anno, in agosto, c’è un camp sportivo intensivo in presenza: 60 ore di sport e riabilitazione. Quest’anno ci sono arrampicata sportiva su una parete sensorizzata per misurare la forza del bambino, hockey e sitting scherma».

Per conoscere centri e attività praticabili c’è il sito del comitato paralimpico della Lombardia. Fra i Family Friendly La Comune ha grande attenzione per la disabilità come Cascina Biblioteca. L’Accademia scherma Milano ha una sezione paralimpica. C’è il gruppo sportivo dilettantistico non vedenti e la polisportiva milanese 1979 fra gli altri.
 


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Bebe Vio porta la sua Academy a Milano
A Milano apre l'Academy di Bebe Vio

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