A Milano nasce un liceo sportivo internazionale: il Liceo Alfa
iPad e iWatch. Dimenticate blocchi per appunti e interminabili discorsi di docenti che si alternano al microfono. L’open day di una scuola secondaria superiore non si fa più così. O, almeno, non è seduti in aula magna che i ragazzi e le ragazze scopriranno l’offerta formativa del Liceo Alfa. Un nuovo scientifico sportivo internazionale quadriennale, progettato secondo il format degli studi liceali degli atri paesi europei e che si conclude con un anno di anticipo rispetto ai percorsi tradizionali italiani, che aprirà i battenti a settembre 2026 a Lambrate e che si presenta alla città fra pochi giorni, il 9 e il 30 novembre, presso il Centro Schuster (dove, una volta iniziate le lezioni, gli studenti svolgeranno le attività sportive).
“iPad e iWatch. sono gli strumenti con cui i ragazzi faranno sport e sperimenteranno attività di e-games e di sport analytics durante i nostri open day” spiega Pierpaolo Massone (nella foto), fondatore del Liceo Alfa. Attività che, precisa, non sono una trovata estemporanea ma rappresentano parte integrate di un curriculum digitale che intende formare manager dello sport, procuratori, responsabili di eventi, esperti di engagement, di streaming sportivo, di raccolta e gestione sponsor. Come?
Il Liceo Alfa di Milano: a Lambrate nasce un nuovo scientifico sportivo internazionale, in quattro anni, per chi vuol fare dello sport una professione. In aula non solo studenti atleti ma futuri manager, organizzatori ed esperti di eventi sportivi
Per capirlo Radiomamma ha incontrato Pierpaolo Massone a Lambrate, a 100 metri dalla fermata della metro verde, nel cantiere del Liceo Alfa che sta costruendo. Questo progetto nasce forte dell’esperienza, e del successo, di Essence Academy, scuola professionale con sedi a Monza e Milano e con oltre 1.200 studenti, che è una Apple Distinguished School (l’unica scuola professionale al mondo ad avere questo riconoscimento), e che è stata premiata da Regione Lombardia per la miglior didattica multimediale tra gli istituti secondari superiori. “Qui sorgerà il bar, qui lo spazio per studiare, qui il giardino. Abbiamo progettato una scuola che sia, anche e soprattutto, spazio di vita”.
Perché questo nuovo liceo sportivo?
“Ho cercato di creare il liceo che non c’era. Per chi vuol fare dello sport una professione, al 100% digitale, con un’organizzazione della didattica che tenga conto della vita e degli allenamenti di chi pratica sport a livello agonistico, con viaggi studio ed esperienze di alternanza scuola-lavoro all’estero, per esempio negli stadi, e con la possibilità di prendere, oltre alla maturità scientifica, il diploma americano”.
Partiamo dai programmi e dalla didattica…
“Credo che il modo migliore di descriverli sia sportività curriculare. I ragazzi sperimentano sei discipline sportive nel quadriennio – calcio, volley, basket, tennis-padel, training funzionale, arti marziali – durante sei ore settimanali concentrate in un’unica giornata, in impianto, durante le quali si impara a praticare e anche a insegnare lo sport. Ma l’attenzione allo sport è presente in ogni materia. Nello studio delle scienze, per esempio: cosa è, dal punto di vista scientifico, la fatica che fa parte della vita quotidiana degli atleti? Come si misura, cosa succede al nostro corpo? Parliamo di sport facendo storia, basti pensare alla nascita delle Olimpiadi, o studiando inglese direttamente sulla stampa sportiva anglosassone. Il nostro obiettivo è fare cultura dello sport a 360 gradi. Tecnologia e didattica personalizzata sono gli altri due pilastri della nostra proposta. Il nostro istituto, che chiederà il riconoscimento di scuola paritaria nel 2025, doterà ogni studente di un iPad personale potenziato, su cui sono caricate App che facilitano l’apprendimento inclusivo, e libri digitali proprietari ad hoc; questo approccio digitale “nativo” facilita la creazione di contenuti da parte dei ragazzi e li guida nell’uso responsabile dell’intelligenza artificiale. L’orario scolastico e la didattica sono inoltre progettati per sostenere i ragazzi nelle fragilità, siano esse bisogni educativi speciali o disabilità, e per coltivare e potenziare i talenti di tutti. Si sta a scuola, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 15.30, sperimentando lo studio di gruppo e il cooperative learning, con un carico di compiti compatibile con chi deve allenarsi più volte a settimana”.
Il Liceo Alfa è pensato solo per gli studenti atleti?
“No. È una scuola dedicata a chi vuol fare dello sport una professione. Praticandolo in prima persona oppure insegnandolo, gestendolo, organizzandolo, raccontandolo…Avremo tre sezioni con massimo 24 alunni e alunne. Ci aspettiamo che il 60% di loro abbia un interesse specifico sul calcio e il 40% su altri sport. Per stimolare e rafforzare lo spirito di corpo e l’appartenenza alla scuola, proprio come accade nello sport, abbiamo creato una linea di streetwear e lifestyle dedicata”.
Definisce la sua scuola come un buon liceo italiano con apertura internazionale. Cosa intende?
“Oltre alle gite di istruzione e alle esperienze di alternanza scuola-lavoro all’estero, i nostri studenti avranno l’opportunità di prendere il diploma di una high school americana che facilita l’ingresso negli atenei statunitensi. Questa opzione prevede due ore in più di studio settimanale online, in inglese”.
Gli open day per conoscere il futuro Liceo Alfa sono in programma il 9 e 30 novembre 2024, dalle 10.00 alle 12.00, presso il Centro Schuster di Milano. Per partecipare è necessario prenotarsi qui https://www.eventbrite.com/e/incontri-di-pre-orientamento-as-202627-tickets-1050415941357?aff=oddtdtcreator
Per informazioni: www.liceoalfa.it, 340.1350470
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