Mamme: sull'educazione sessuale molliamo il controllo
Cosa faresti per tuo figlio? Fino a dove sei disposta ad arrivare per proteggerlo e, diciamo, controllarlo? Una serie televisiva e uno spettacolo teatrale sono l'occasione per rifletterci. La rete britannica Channel 4 (in Italia trasmessa da Canale 9) ha mandato in onda Mums Make P0rn, la serie che racconta di un gruppo di mamme "normali" che decidono di realizzare un film porno per educare i propri figli al sesso. E al Teatro San Babila a Milano arriva in scena Non sparate sulla mamma. Due mamme disposte a diventare le amanti dei figli dell'altra, per "salvarli" nell'iniziazione all'esperienza sessuale.
“Mamma, ti sfidiamo a venire a teatro…” dicono le attrici Stefania Pepe e Roberta Petrozzi in scena dal 26 novembre all’8 dicembre al Teatro San Babila Eh, sì “ridi ma ti specchi guardando questo spettacolo e ti chiedi cosa stanno facendo le mamme di oggi e di ieri?!”. Una commedia che fotografa e denuncia la voglia di controllo, in tutti i campi, delle mamme degli anni ’60 (e di oggi).
NON SPARATE SULLA MAMMA: AL TEATRO SAN BABILA A MILANO UNA COMMEDIA PER LE MAMME
Non sparate sulla mamma è una commedia scritta da Carlo Terron nella prima metà degli anni ’60, con un linguaggio ironico. Trama: La Clotilde e Maura sono signore perbene della Milano degli anni ’60, in perenne ansia perché il proprio figlio sedicenne possa farsi male o fare delle porcherie, non possono quindi che allearsi, quando si rendono conto che i due ‘cuccioli’, sotto la spinta della natura indecente, stanno per fare il ‘grande passo’ per entrare nella vita. E allora, “se proprio ci si deve rassegnare, che almeno la cosa non avvenga nella abiezione e nella volgarità”. E le due ‘mantidi’ affrontano il sacrificio per salvare l’una il figlio dell’altra... diventandone l’amante! Con conseguenze imprevedibili.
LA MATERNITA’ IN SCENA A TEATRO: UNO SPETTACOLO PER MAMME, PAPA’ E FIGLI ADOLESCENTI
A chi parla questo spettacolo?
Stefania Pepe e Roberta Petrozzi: A tutti, alle mamme più di tutti. Se sei mamma sei punta sul vivo, se sei papà ti fai delle domande, se sei figlio ti consoli, pensando che la generazione dei genitori è folle. È un autore acuto e pungente che arriva al paradosso con grande ironia, ridendo di tutti quegli atteggiamenti che, se rifletti bene, sono le esagerazioni, gli eccessi a cui arrivano tutte le mamme e che sanno bene potrebbero evitare
Che mamme raccontate in scena?
Stefania Pepe e Roberta Petrozzi: La mamma che vuole controllare tutto. È forse proprio la mamma dei nostri tempi. Io (Roberta) nella commedia vedo molto le mamme che vivo con i miei due figli adolescenti. È stata scritta negli anni 60 (si vede il teatro italiano gioiello di quel periodo), ma è di grande attualità oltre che nel linguaggio e nei ragionamenti (si parla di fecondazione assistita per esempio…) anche nel tema (la sessualità dei ragazzi). Sono raccontate con grande intelligenza e ironia, l’ansia e la paura delle mamme di essere abbandonate dai figli, che considerano proprietà privata, ma che quando entrano nell’adolescenza iniziano a prendere la propria strada. Si vede chiaramente la necessità di controllo. Tutte, ci dice l’autore e noi sappiamo che è vero, si raccontano di essere mamme moderne, che lasciano liberi i figli. Ma poi in realtà hanno l’esigenza di controllo: si sarà coperto abbastanza, è tardi e dove sarà, con chi sarà, cosa starà facendo, come sarà il suo debutto in società….
Si parla della prima volta dei ragazzi, della sessualità vista dalla parte delle mamme. In che modo?
Stefania Pepe e Roberta Petrozzi: L’aspetto sessuale è predominante. I due figli si avvicinano o hanno già consumato la prima volta. E questo scatena la massima preoccupazione e voglia di controllo. Le due protagoniste si sentono salvatrici, costrette a liberare i figli e loro stesse, dal perderli. Il tutto è condotto con dialoghi e una scrittura né volgare né pesante, ma ironica.
Lo spettacolo denuncia mamme onnipresenti. Un’accusa. Come esci da mamma dalla visione dello spettacolo?
Stefania Pepe e Roberta Petrozzi: Esci dicendo “e se l’eccesso di cura e protezione portasse poi in realtà a creare adulti non sicuri e infelici?” Se hai voglia di riflettere rifletti. Ma nessun dito puntato. Lo dice già il titolo: lasciatele stare, non giudicatele Si viene assolte come mamme. Maura e Clotilde arrivano a cose assurde e impensabili, ma quello è il paradosso, la parte veritiera è l’onnipresenza eccessiva delle mamme. E non viene condannata. È come se l’autore ci facesse vedere cosa rischiamo.
E i papà in questa fotografia?
Stefania Pepe e Roberta Petrozzi: I papà? Dal palco il messaggio è “sono un po’ inutili”. Una delle due dice “I maschi è giusto farli fuori”. Anche qui si usa il paradosso per denunciare e fotografare la realtà: sono le mamme che decidono tutto sui figli, i papà sono assenti nella educazione dei figli. Quindi anche per i papà lo spettacolo è una sfida…a riflettere.
INFORMAZIONI
Quando: Dal 26 novembre al 1 dicembre martedì – giovedì – venerdì – sabato ore 20.30
mercoledì – sabato - domenica ore 15.30
Dal 3 all’8 dicembre martedì – mercoledì -giovedì – venerdì – sabato ore 20.30
domenica ore 15.30
Dove: Teatro San Babila Corso Venezia 2/A
Costo: da euro 12 a euro 27
Info: info@teatrosanbabilamilano.it
Parcheggio convenzionato: Piazza Meda, 2/A

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