Esame di Terza Media: come affrontarlo
Esame di Terza Media, ci siamo quasi. Stress? Ansia? Ma c’è un modo per prepararsi.... e uscirne vivi? ? Abbiamo chiesto aiuto a tre esperti familyfriendly, che tutto l’anno sostengono gli studenti con percorsi di aiuto allo studio: Monica di MIIT Campus Day, Elisa dello Studio Volpi e Daniela e Giovanna del Centro Clinico Victor
Esame di terza media: prendila come una tappa di un viaggio
MIIT Campus Day: Ai miei figli e ai ragazzi al MIIT dico che devono migliorarsi tutti i giorni e fare sempre il massimo compiacendosi di ogni piccolo o grande risultato ottenuto. Per quanto riguarda gli esami di 3 media genitori e ragazzi devono prendere coscienza che fanno parte di un percorso fatto di prove e che le prove servono soprattutto a comprendere ciò che si può fare meglio o di diverso. Ricordare che è la tappa di un viaggio per tutti, genitori e figli e come tale un giorno sarà solo un lontano ricordo.
CENTRO CLINICO VICTOR: Per i genitori ricordarsi che le richieste all'esame sono in linea con l'andamento scolastico e i professori conoscono la personalità e la capacità di dare nei momenti di stress dei ragazzi. Dunque, meno attenzione al voto e considerare l'esame come un'esperienza di vita e un'esperienza maturativa dei figli.
Terza Media: i consigli per non stressare i ragazzi in vista dell’esame
MIIT Campus Day: Due dritte. Fai vivere a tuo figlio il momento dell’esame come un momento della vita, importante ma naturale. Non cambiare le sue o vostre abitudini (sport, socializzazione, amici ...) Per esempio, se non hai mai aiutato tuo figlio a studiare non è il momento di iniziare a farlo soprattutto se lui non te lo chiede. Secondo non pretendere da tuo figlio il miracolo. Aiutalo ad investire su ciò che sa fare meglio, su quello che lo appassiona. importante prendere consapevolezza sia della propria preparazione che dell’obiettivo realisticamente raggiungibile. L’obiettivo dev’essere si ambizioso ma sempre raggiungibile.
STUDIO VOLPI: Il meglio che puoi fare è prepararli nel modo più pratico possibile, informarli su quello che effettivamente si devono aspettare con delle simulazioni delle prove e ascoltandoli se ripetono l'esposizione della tesina (se ce l'hanno). Magari racconta cosa si può fare quando bisogna parlare davanti a tante persone: focalizzare l'attenzione, respirare...E ricorda loro che dopotutto quelli che avranno davanti sono i loro professori, che certamente non vogliono mettere in difficoltà gli alunni proprio in quell'occasione.
Esame di Terza Media: suggerimenti antistress per i genitori
MIIT Campus Day: Non cercare di ottenere da tuo figlio ciò che non hai ottenuto per 3 anni solo perché c’è l’esame, sia in termini di preparazione, che di coinvolgimento o di risultato. E accompagna tuo figlio ascoltando le sue emozioni e cerca di capire se ha bisogno di supporto per la preparazione dell’esame o per vivere più serenamente la prova. Ha bisogno di te, genitore sicuro e sereno più che mai. Sdrammatizzare raccontando aneddoti farà bene a te a tuo figlio.
STUDIO VOLPI: Se tuo figlio non ha mai avuto problemi a scuola...non sarà certo l'esame di terza media a causare un disastro. Quindi sii oggettivo. È vero che sarà il primo grosso esame che affronteranno i ragazzi, ma sarà il primo di molti, quindi i genitori devono sempre essere rassicuranti. E se i figli sono particolarmente in ansia, il genitore ha il ruolo di calmare e ridimensionare i vissuti eccessivi.
Scuola: esami di giugno. Solo studio in questi giorni o quel che è fatto è fatto?
MIIT Campus Day: La costrizione allo studio non ha mai funzionato, si può costringere il proprio figlio a star seduto alla scrivania 8 ore al giorno ma non a studiare 8 ore al giorno. Togliere tutto il resto (sport, tempo libero, amici…) è anche peggio perché genera solo malumore e astio e alimenta ansie …. Ma non sono nemmeno dell’idea che quel che è fatto è fatto quindi relax totale pre-esame. L’ultimo periodo deve servire a focalizzare, a concentrarsi, a rivedere un po' ciò che si è concordato con i professori. A volte ci troviamo di fronte a ragazzi che si chiudono letteralmente in casa, che non vivono più. Normalmente il genitore ne parla orgoglioso perché ha un figlio “responsabile”. Sono dell’idea, che sarebbe meglio accompagnare quel ragazzo a vivere quel momento mediando fra lo studio a testa bassa e una buona passeggiata al parco parlando di calcio o di musica.
STUDIO VOLPI: Come si fa a togliere "tutto" a un ragazzo? Certo che bisogna dare la giusta importanza alla cosa. La parola che mi piace di più in questo caso è condividere: da genitori facciamoci vedere interessati a quello che nostro figlio sta preparando per l'esame. Se ci sembra che sia abbastanza sicuro di quello che ha fatto, allora il tempo dello svago è necessario per non andare troppo in ansia
TERZA MEDIA: USARE L’ESAME COME LEZIONE EDUCATIVA
MIIT Campus Day: ll periodo pre-esame è un’occasione per crescere, per confrontarsi sia sull’esame che sui sentimenti che si generano. Il confronto genitori-figli e figli-amici è un momento che non dovrebbe mai mancare. Per chi invece è arrivato all’esame “graziato” dal sistema e con poca voglia di studiare … può essere un buon momento per riflettere sui trascorsi, sulla storia degli anni scolastici precedenti, su un approccio allo studio che nel percorso scolastico successivo non potrà più essere accettato. Un’occasione per mostrare a vostro figlio quali siano gli scenari possibili senza un titolo di studio dal punto di vista culturale e sociale. E ricordare che studiare male, o no studiare vuol dire studiare di più o comunque stare più tempo nel mondo della scuola perché bocciatura vuol dire ripetere l’anno. E se mio figlio capisse che deve voltare pagina, per il suo futuro, riterrei passato l’esame a pieni voti! Ma ci tendo a precisare che prima di etichettare nostro figlio come svogliato e quindi affrontare con lui il discorso sul futuro è importante capirne le motivazioni. A volte l’avversione allo studio è generata da difficoltà mai affrontate e superate.
STUDIO VOLPI: I ragazzi devono essere aiutati ad avere una motivazione innanzitutto. Se dico a mio figlio che la scuola è importante, ma poi non guardo mai i quaderni o i diari, non partecipo alle assemblee o ai colloqui con i professori, se non mi metto insieme a lui a costruire l'interesse allo studio e il metodo e delego tutto ciò ad altri, il messaggio che passa dalle nostre azioni è esattamente l'opposto. Allora, il messaggio educativo non lo si costruisce in terza media...andava fatto un po' prima. Se però vogliamo recuperare nei nostri figli un po' di motivazione, possiamo dire che questo esame dà loro l'opportunità di finire un ciclo di studi "imposto" per iniziarne uno più realmente scelto da loro (le scuole superiori) dove avranno l'opportunità di ricominciare da capo con professori e compagni nuovi e questa è l'occasione che loro devono sfruttare.
FINITE LE MEDIE ESTATE SENZA COMPITI O MEGLIO FARLI STUDIARE UN PO’?
MIIT Campus Day: Se nostro figlio se l’è cavata, perché “non si boccia all’esame”, ma ha capito che deve voltar pagina ne approfitterei per fare il punto sulla sua preparazione e abbozzare un programma di recupero. Arrivare ad essere consapevoli delle proprie capacità e di ciò che viene richiesto nel percorso scolastico successivo è un ottimo punto di partenza. In tutti i casi comunque un buon riposo di un mesetto è suggerito. Inizierei poi ad acquistare i libri di testo, se possibile, per poterne sfogliare le prime pagine e avere sott’occhio cosa viene richiesta come preparazione pregressa. Questo per le materie principali come matematica, italiano, inglese. E poi una buona lettura per tutti ma non troppo impegnativa.
STUDIO VOLPI: NIENTE COMPITI!!ma piuttosto un bel libro, che si scelgano loro...oppure quei giornali in edicola che stimolano le capacità logiche in modo più immediato e divertente degli esercizi ripetitivi che vengono dati come compito. Anche perché se si dice a un ragazzo di fine terza media che dovrà fare i compiti si va di sicuro incontro ad una lotta di potere poco utile e che farà vivere male le vacanze a tutti quanti. Anche annoiarsi un po' non fa male ai ragazzi...
DSA: ESAME DI TERZA MEDIA
Mamme e papà cosa dovrebbero fare per non stressare i ragazzi?
CENTRO CLINICO VICTOR: Prima di tutto affrontare l'esame di terza media senza stress non sempre è possibile, però ci sono alcune strategie che i genitori possono attivare
- aiutare loro ad impostare una buona organizzazione del programma scolastico suddividendo i programmi in giorni e orari. Questo perché i ragazzi con dsa hanno come tallone d'Achille proprio l'organizzazione.
- stimolarli a studiare e intervenire giornalmente per verificare che il programma prefissato sia stato svolto adeguatamente. Magari se si può fare questo in un momento della giornata dove il ragazzo, se serve, può recuperare ciò che non è stato svolto al meglio. Questo per evitare che ci si ritrovi alla sera tutti stanchi e che si inneschino i classici bracci di ferro genitori-figli.
- dal punto di vista più pedagogico tenere in considerazione che questa è la prima grande prova che i ragazzi si trovano ad affrontare quindi è necessario individuare momenti dove ascoltarli e accogliere le loro paure. Dunque, trovare sempre degli spazi di tempo dove i ragazzi possano esprimersi.
Due consigli operativi su come gestire lo studio di ragazzi DSA?
- lo studio deve essere spalmato sull'intera giornata tenendo in considerazione che i ragazzi non possono studiare tre ore di fila quindi ipotizzare ogni tot, a seconda delle possibilità di ognuno, delle piccole pause.
- eliminare ogni svago e ogni attività sportiva è controproducente anche perché tutto ciò è una valvola contro lo stress. Ovviamente bisogna dare priorità al programma giornaliero.
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