Disturbi alimentari: come riconoscerli e dove trovare aiuto a Milano

Anoressia, bulimia, binge eating, vigoressia e altri disturbi colpiscono milioni di italiani, soprattutto giovani. Il 15 marzo è la Giornata del Fiocchetto Lilla: segnali d’allarme, consigli per i genitori e centri di supporto a Milano.


Anoressia, ma anche bulimia, binge eating, vigoressia, ortoressia, obesità, Arfid. Sono tanti e diversi i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e in Italia nel soffrono tre milioni di persone, oltre due milioni hanno meno di 25 anni.  Il 15 marzo è il giorno dedicato alle malattie alimentari, la giornata del fiocchetto lilla.

“Innanzitutto, allontaniamo l’idea che sia una questione di volontà. Riguarda una grave difficoltà psicopatologica.  Si guarisce, ma va affrontata. Non dipende dalla volontà dei bambini e dei ragazzi. I genitori devono essere i primi ad allontanare questa credenza”, spiega subito Paola Morosini, neuropsichiatra del Centro di cura Welcomed che ha al suo interno un ambulatorio dedicato ai disturbi del comportamento alimentare, già primario di neuropsichiatria infantile dell’Ats di Milano, psicoterapeuta. L’esordio è sempre più precoce. Se prima era intorno all’adolescenza, oggi è intorno ai 12/13 anni. E c’è un disturbo alimentare (Arfit, il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione del cibo) che compare già nell’infanzia. Come riconoscere i primi segnali nei bambini e adolescenti? Cosa possono fare i genitori? E dove sono i centri di aiuto a Milano?

DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL'ALIMENTAZIONE: I CAMPANELLI D’ALLARME NEI BAMBINI

Paola Morosini: Durante l’infanzia dobbiamo occuparci dei disturbi restrittivi. Si tratta di tutti quei bambini che fortemente inappetenti mostrano disinteresse nei riguardi dell’alimentazione, hanno un comportamento molto selettivo del cibo (scelgono in base al colore, per esempio, o ad alcune caratteristiche soltanto) e sono sempre sotto i percentili di crescita ai controlli medici. Sono segni di disregolazione ed è meglio prevenire, consultando uno specialista su consiglio del pediatra.

ANORESSIA, BULIMIA, VIGORESSIA: I PRIMI SEGNALI PER MAMME E PAPA’

Paola Morosini: I genitori dovrebbero attivarsi davanti ad alcuni segnali sospetti

  • rapidi cambi di peso (sia come perdita che come accumulo);
  • perdita del ciclo nelle ragazze;
  • eccessiva stanchezza;
  • sospetto di vomito indotto (dopo pranzo i figli hanno l’abitudine di chiudersi in bagno per un po’ o il dentista durante la visita di controllo vede dei segni);
  • accentuazione del freddo alle estremità, mani e piedi;
  • salto del pasto ripetuto e con scuse;
  • ansia, irritabilità e difficoltà a sentirsi in controllo quando è il momento del pasto;
  • uso del cibo come conforto o punizione (“ho mangiato troppo quindi stasera non mangio”, pacchi di biscotti che scompaiono in quantità…);
  • distorsione o preoccupazione della propria immagine corporea (commenti su come si è rispetto agli altri, ricerca continua sui social di immagini di “ragazzi perfetti” e di cibo);
  • ricorso a diete autosomministrate (Le ricerche dimostrano che è un comportamento che ha porta a un rischio sei volte superiore alla media di sviluppare negli anni un disturbo della nutrizione e alimentazione);
  • Iperattività motoria

 

COSA POSSONO FARE I GENITORI DAVANTI AL SOSPETTO DI UN FIGLIO CON DISORDINE DELL’ALIMENTAZIONE E DELLA NUTRIZIONE: I CONSIGLI DELLA NEUROPSICHIATRA

  • Il disordine alimentare, qualunque sia, intercetta emozioni negative, bassa autostima, insoddisfazione. Allontaniamo il pensiero che, se un ragazzo è anoressico è per colpa dei social e dell’immagine che diffonde: “bello è magro”. L’aspetto socioculturale accentua qualcosa che c’è già.
  • Ascoltiamo i sentimenti negativi, la paura di non essere accettati, di non essere perfetti e all’altezza…
  • Agiamo senza vergogna. Se abbiamo sospetti parliamo con il pediatra o medico di famiglia e come portiamo i figli dal dentista e dall’oculista durante lo sviluppo, perché non fare un controllo di crescita anche su aspetti psicologici, se abbiamo dei dubbi? Senza allarmismo, ma anche senza vergogna. C’è ancora uno stigma su queste patologie, allontaniamolo. Sono disordini che si curano, ma vanno affrontati. E prima si arriva meglio è.
  • Ascoltiamo e non colpevolizziamo. I ragazzi devono sapere che possono raccontare le proprie difficoltà emotive. E non sminuiamo il sentimento negativo che ci viene riportato.

 

I CENTRI PER I DISTURBI ALIMENTARI A MILANO E PROVINCIA

In Italia le strutture specializzate, tra pubblico e convenzionato, sono circa 126 (dati ISS). Sono soprattutto al Nord (in Lombardia sono 15, a Milano sono 5). E i tempi d’attesa, denunciano le associazioni, sono sempre troppo lunghi.

I CENTRI A MILANO E PROVINCIA

  • ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda - S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica: nutrizioneclinica@ospedaleniguarda.it; www.ospedaleniguarda.it
  • Azienda ospedaliera San Paolo - dipartimento di salute mentale - ambulatorio per lo studio e la cura dei disturbi alimentari: www.ao-sanpaolo.it/reparti/disturbi_alimentari
  • Azienda ospedaliera San Paolo - dipartimento materno infantile - centro per lo studio e la cura dei disturbi alimentari: 02/81844701/2/3
  • Centro per i Disturbi Alimentari, Ospedale San Raffaele Turro: disturbi.alimentari@hsr.it; erzegovesi.stefano@hsr.it http://www.hsr.it/strutture/san-raffaele-turro/centro-disturbi-comportamento-alimentare
  • Servizio di riabilitazione per i disturbi del comportamento alimentare, ospedale san luca, Istituto Auxologico italiano - medicina generale ad indirizzo endocrino metabolico www.auxologico.it
  • azienda ospedaliera San Gerardo Monza - unità disturbi alimentari: www.hsgerardo.org
  • azienda ospedaliera di Melegnano - centro ambulatoriale per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare: dietologia.vizzolo@asst-melegnano-martesana.it

 Per trovare tutti i centri in Italia clicca qui clicca qui https://piattaformadisturbialimentari.iss.it/

  •  Welcomed: Il centro polispecialistico familyfriendly di zona 1 e zona 4 ha un ambulatorio dedicato. Qui trovi un’equipe multidisciplinare che prende in carico il ragazzo/a e la famiglia. I diversi professionisti (pediatra, neuropsichiatra infantile, psicologo clinico, medico dietologo, arteterapista) lavorano insieme e sono sempre al corrente della situazione e delle varie visite. Il trattamento è personalizzato

ASSOCIAZIONI DI SOSTEGNO PER I RAGAZZI CON DISTURBI ALIMENTARI E LE FAMIGLIE

 

 

Pic by Mikhail Nilov on Pexels


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