Dichiarazione dei redditi: i consigli per i genitori
Tempo di dichiarazione dei redditi. Unico o 730 che sia se hai figli a carico, hai diritto a detrarre alcune spese. Ma quali? E se sei separato spetta a mamma o papà? I consigli delle avvocatesse familyfriendly Vittoria Jesi e Rossana Piromallo dello studio legale JP
DICHIARAZIONE DEI REDDITI: FINO A CHE ETA’ I FIGLI SONO A CARICO E LE DETRAZIONI A QUALE GENITORE SPETTANO
Cosa significa avere figli a carico?
Per chi ha figli a carico (ovvero figli sotto i ventiquattro anni di età e con un reddito loro minore di 4.000,00 euro, sopra i 24 anni il reddito figli scende ad 2.849,51 euro) siano essi figli naturali, riconosciuti, adottivi o affidati, è prevista una detrazione, cioè uno sconto fiscale, sulle tasse effettivamente da pagare.
A quale genitore spettano le detrazioni fiscali?
La detrazione dipende dal numero dei figli, dalla loro età, dal fatto che siano portatori di handicap o meno e ovviamente dal reddito complessivo (imponibile) del dichiarante e può essere suddivisa tra i due genitori in maniera diversa.
- I genitori possono optare per una diversa suddivisione degli oneri detraibili o deducibili sostenuti per conto dei figli fiscalmente a carico a prescindere dalla percentuale di detrazione per carichi di famiglia attribuiti a ciascuno (di norma 50% ciascuno). Vuol dire che i genitori possono beneficare della detrazione per figli a carico in misura pari al 50% e allo stesso tempo possono imputarsi le spese per oneri detraibili intestati a quei figli in ragione dell'effettività della spesa sostenuta (per esempio il 100% della spesa per un solo genitore). È anche possibile per uno dei due genitori detrarre o dedurre l'ammontare della spesa sostenuta anche se la percentuale relativa alla detrazione per quel figlio a carico è pari a zero. In quest'ultimo caso è necessario che venga indicato nel quadro "Coniuge e familiari a carico" il codice fiscale del figlio omettendo solo l'indicazione della percentuale di detrazione spettante.
In caso di genitori separati a chi spetta la detrazione fiscale, come si divide?
- Se i due genitori non sono legalmente ed effettivamente separati, lo sconto fiscale può essere diviso tra i loro in parti uguali oppure assegnato a quello con reddito più alto. Per questa seconda possibilità è necessario un accordo esplicito tra i due genitori, che sarà comunicato al commercialista o al Caf di riferimento per la dichiarazione dei redditi.
- Nel caso, invece, di separazione legale ed effettiva, di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (c.d. divorzio), la detrazione spetta al genitore a cui il figlio viene affidato, a meno di accordi diversi tra genitori. Nel caso di affido condiviso la detrazione sarà divisa al 50% tra i due, a meno di accordi diversi tra le parti, che dovranno in ogni caso essere comunicati al commercialista o al Caf di riferimento.
UNICO E 730: QUALI SPESE SONO DETRAIBILI
Quali sono le spese per i figli detraibili?
Innanzitutto, le spese di istruzione:
- Il limite annuo massimo è di 717 euro per ogni figlio che studia. All'interno di questa cifra possono rientrare la tassa di iscrizione alla scuola, le spese per la mensa scolastica (anche quando il servizio è reso dal Comune o da altri soggetti), il servizio di pre e post-scuola, gite e ogni attività finalizzata all'ampliamento dell'offerta formativa (corsi teatro/lingue ecc.) Non sono, invece, detraibili le spese sostenute per lo scuolabus, per la cancelleria e per i testi della scuola secondaria;
- Per i figli più piccoli che frequentano l'asilo nido (pubblico o privato) o le "sezioni primavera" sono detraibili le spese per la retta fino al 19%, per un massimo di 632 euro per ciascun figlio.
- Spese di istruzione universitaria. Spese per la frequenza a corsi di laurea presso università statali e non statali, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri. Si detrae il 19 per cento sull'intera spesa sostenuta se l'università è statale. Nel caso, invece, di iscrizione ad un'università non statale, l'importo ammesso alla detrazione non deve essere superiore a quello stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali nelle diverse aree geografiche.
Ci sono poi le attività sportive
- La detrazione per le spese sportive dei figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni è del 19%. Si porta in detrazione la spesa (massimo 210 euro) sostenuta per l'iscrizione annuale e l'abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.
DICHIARAZIONE DEI REDDITI: QUALI DOCUMENTI SERVONO A MAMME E PAPA’ PER LE DETRAZIONI E A COSA FARE ATTENZIONE
È importante ricordarsi di conservare tutte le ricevute di pagamento, quietanze, attestazioni rilasciate dagli istituti o dagli enti percettori che attestino l'effettività del pagamento e la tipologia di esso e consegnare tutto al commercialista o al Caf per la dichiarazione.
Inoltre, è bene ricordarsi di monitorare le iniziative degli enti locali e statali (regione, comuni, INPS ad esempio) che prevedono aiuti ed incentivi rivolti alle famiglie che ne possiedono i requisiti, per il sostenimento delle spese per l'istruzione, baby-sitting, sport e attività ricreative.
Per contattare le avvocatesse scrivi a studiolegalejp@gmail.com
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