Corsi pomeridiani: passione manualità quest'anno

D’accordo: i nostri figli sono nativi digitali. Passano le ore davanti ai dispositivi e sono tecnologici in tutto. Ma…Ma hanno voglia di manualità, sempre di più. Lo dimostra la ricerca sempre maggiore di corsi pomeridiani artigianali: dal cucito alla pasticceria, dalla falegnameria al giardinaggio. “Hanno voglia di creare il vestito per la bambola o creare un capo per se stessi. Per alcuni c’è il voler realizzare il sogno di diventare stilisti, ma per moltissimi è proprio voglia di entrare nel laboratorio e uscire con un qualcosa di fatto con le proprie mani”, spiega Maria Villirillo, fondatrice e responsabile didattica di Atelier Piccoli Stilisti, che organizza corsi e laboratori di cucito e moda dai 6 ai 16 anni. E per tutti i corsi pomeridiani dei bambini scarica la GUIDA DI RADIOMAMMA (clicca qui o sul bottone a fianco)

CORSI DI CUCITO E MODA PER BAMBINI E RAGAZZI A MILANO

Come è nata l’idea di creare una scuola di cucito e moda per bambini e ragazzi?

Dopo anni da stilista per un’azienda di moda a fine 2014 mi sono detta, in un periodo in cui ero a casa: “perché non fare qualcosa per quelli più piccoli”. Da bimba io sognavo di fare la stilista, mia mamma mi insegnava a cucire, ma ho dovuto attendere la scuola di moda per realizzare il mio desiderio. Quindi mi sono detta: “perché non realizzare uno spazio per i bimbi che oggi sono come ero io?”. Man mano che lavoravo sul progetto ho capito che quello che serviva ai bambini e ragazzi non era solo un luogo dove poter vivere il proprio sogno, ma volevano proprio fare attività manuale. E così sono nati i laboratori artigianali dove si impara a fare qualcosa di nostro con le proprie mani.

I bambini e i ragazzi cercano la manualità?

I bambini di oggi arrivano a un corso di cucito perché hanno visto le nonne (a volte anche le bisnonne) rammendare, attaccare un bottone, creare un grembiule. Poi è saltata una generazione, i genitori che sono capaci sono rari. E loro vogliono invece creare i vestiti delle barbie e i più grandi (sopra i 10 anni) vogliono farsi da soli i bustini, i corsetti e i vestiti delle griffe che vedono e magari non sempre e non tutto possono comprare. E facendo con le proprie mani si rendono conto che c’è un grande coinvolgimento personale, che sentono meno nel mondo tecnologico in cui vivono. La manualità fa applicare occhi, mani e testa ed allena all’attenzione, alla precisione e alla pazienza. E c’è una componente di autostima, la fierezza di indossare una cosa fatta con le proprie mani è molto appagante, a qualunque età.

Si iscrivono solo le femmine? C’è un gender gap in queste attività?

Purtroppo, il 90% dei partecipanti è composto da femmine. Temo ci sia ancora un po’ di chiusura, di pregiudizio. Ma quando arrivano i maschi (per esempio durante i campus estivi ai quali partecipo con i miei laboratori) si entusiasmano e si innamorano dell’aspetto artigianale. Sono meno attratti dall’aspetto moda e creatività, ma molto attratti dal “fare con le mani”.

Ma in un laboratorio o in pochi appuntamenti si crea un vestito?

Ho creato un metodo per i bambini e ragazzi, una tecnica molto semplice che non prevede l’uso di cartamodelli. È un percorso più facilitato, che ti permette di avere subito la soddisfazione del tuo lavoro. E poi c’è l’aspetto green e del risparmio. Nell’imparare a cucire faccio subito vedere l’aspetto del “non sprecare”, che in questo momento è ancora più importante. In tutti gli armadi di casa, spiego ai bambini, ci sono vestiti in cerca di una seconda vita e stoffe da poter usare. Ricicla e ricrea.

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