Babysitter e badanti: quanti giorni di ferie d'estate spettano e come si decidono
Arriva l’estate. Babysitter, colf e badanti come funziona? “Quante ferie ha una babysitter?”, “Come si calcolano le ferie?”, “Chi decide il periodo?”, “Sono pagate di più se vanno al mare con la famiglia per cui lavorano?" . Ci ha aiutato a fare chiarezza Simone Bellezza, direttore di SAF ACLI, società appartenente al sistema delle Acli Milanesi dedicata ai servizi alle famiglie per la gestione e consulenza dei rapporti di lavoro domestico.
BABYSITTER, COLF E BADANTI: QUANTI GIORNI DI FERIE HANNO E QUANTO VENGONO PAGATE
QUANTI GIORNI DI FERIE HANNO BABYSITTER, COLF E BADANTI?
Il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico (attualmente scaduto ma in vigore fino al suo rinnovo) è rivolto a due macrocategorie di lavoratori (colf e badanti) tra queste due macrocategorie rientrano anche le babysitter. Per tutte le figure di assistenti familiari il CCNL prevede 26 giorni di ferie all’anno che corrispondono all'incirca a poco più di due giorni maturati mensilmente. Ad esempio: se la tata, colf o badante viene assunta a gennaio, ad agosto dello stesso anno avrà maturato poco più di due settimane di ferie.
SE LA BABYSITTER, COLF O BADANTE CHIEDE PIU’ GIORNI DI FERIE DI QUELLI MATURATI?
Se il lavoratore/trice ha necessità di assentarsi per un periodo maggiore potrà accordarsi con il proprio datore di lavoro e lo stesso potrà acconsentire a fare usufruire un periodo di ferie futuro (concedendo così un monte ore in negativo per il periodo goduto in eccesso) che l'assistente familiare potrà recuperare una volta tornata in servizio oppure considerare il periodo extra come periodo non retribuito. Ogni accordo tra le parti è consigliabile avvenga in forma scritta.
QUANTO VENGONO PAGATE LE FERIE A BABYSITTER, COLF E BADANTI?
Durante il periodo di ferie, essendo un periodo riconosciuto dal contratto irrinunciabile per il benessere psicofisico del lavoratore, vige la normale retribuzione. Se il lavoratore domestico è convivente la normale retribuzione dovrà essere maggiorata della relativa indennità di vitto alloggio di cui quotidianamente, durante il rapporto di lavoro, gode.
CHI DECIDE IL PERIODO DI FERIE?
Non è possibile obbligare il lavoratore ad assentarsi per ferie, il periodo di ferie deve essere concordato tra le parti. Chiaramente è possibile, con congruo preavviso e previo accordo tra le parti, che il lavoratore si renda disponibile ad andare in ferie in concomitanza alle necessità del datore di lavoro. Il codice civile stabilisce in realtà che metà del periodo sia stabilito dal datore di lavoro e metà dal lavoratore. È ovvio che in un contesto come quello domestico si suggerisce buon senso tra le parti. Nel settore domestico è consentito un accumulo massimo di ferie fino a due anni dopodiché è obbligatorio goderne. Questo è stato concesso nel settore domestico in quanto, trattandosi spesso di lavoratori extra Ue, accumulare due anni di ferie significa avere due mesi a disposizione e questo rende più facile andare per un lungo periodo nel Paese d’origine.
LE FERIE DELLE BABYSITTER SI POSSONO PAGARE INVECE DI FARLE GODERE?
Per l’intera durata del rapporto di lavoro le ferie possono essere esclusivamente godute, non è possibile monetizzare le ferie maturate. Solo ed esclusivamente al termine del rapporto di lavoro tutte le ferie maturate e non godute dovranno essere liquidate con le spettanze di fine rapporto.
Le ferie non sono liquidabili durante il rapporto di lavoro altrimenti verrebbe meno la regola del riposo per il recupero delle energie e per il benessere psicofisico del lavoratore.
BABYSITTER, COLF E BADANTI SONO OBBLIGATE ALLA TRASFERTA ESTIVA AL MARE O MONTAGNA CON LA FAMIGLIA?
I lavoratori conviventi sono tenuti da vincolo contrattuale a seguire in trasferta il proprio datore di lavoro. Il rifiuto di tale prestazione costituisce un mancato rispetto degli accordi presi in fase di assunzione che pertanto non può rifiutarsi. Ciò non vale per i non conviventi. Se a questi ultimi fosse posta la richiesta di trasferta, dovrebbero ritenersi liberi di poterla accettare o meno.
QUANTO COSTA PORTARE LA BABYSITTER CON SE’ IN VACANZA?
Per tutti quei rapporti di lavoro stipulati con un lavoratore convivente non è prevista una maggiorazione della retribuzione che resterà la medesima nonostante la trasferta. Diversamente, per tutti quei rapporti di lavoro stipulati con un lavoratore non convivente è prevista una maggiorazione del 20% per ogni ora di lavoro svolta in trasferta.
SE DURANTE LE FERIE LA BABYSITTER (COLF, BADANTE) SI AMMALA COSA SUCCEDE?
Le ferie vengono sospese. Il collaboratore dovrà darne tempestiva notizia al datore di lavoro mediante certificato medico e corrispondere il relativo trattamento economico.
BABYSITTER, BADANTE O COLF SOLO PER L'ESTATE, È POSSIBILE?
Certo, è possibile assumere un collaboratore domestico anche solo per una settimana. Nonostante il lasso di tempo possa sembrare definito indicando genericamente "l'estate", il contratto dovrà essere stipulato a tempo indeterminato così che, in qualsiasi momento, sarà possibile chiuderlo senza motivazione alcuna con un semplice preavviso di 1 o 2 settimane.
SE LA FAMIGLIA VA IN VACANZA UN MESE O PIÙ PER L’ESTATE E LA BABYSITTER NON VA, È OBBLIGATA A PRENDERE FERIE? È PAGATA NORMALMENTE?
Dipende dal tipo di contratto. Nel caso il lavoratore sia convivente, è tenuto a seguire il datore di lavoro presso località di villeggiatura o residenze secondarie. In caso contrario, rifiutandosi, il lavoratore formalmente non si presenta sul luogo di lavoro e quindi l'assenza potrà essere considerata come permesso non retribuito. Nel caso in cui sia un lavoratore NON convivente a rifiutarsi, è consigliabile accordarsi preventivamente nel concordare ferie. Nel caso in cui la sospensione lavorativa dipenda unilateralmente dal datore di lavoro, il lavoratore mantiene il diritto alla retribuzione. Tralatro tra le mansioni della babysitter rientrano anche quelle della pulizia della casa. Volendo, quindi, le si potrebbero lasciare le chiavi e chiedendo di prestare attività da colf.
SE BABYSITTER/COLF/BADANTE VANNO IN VACANZA CON LA FAMIGLIA SONO "ASSICURATE" COME QUANDO SONO A CASA?
Sì. Tutti i lavoratori domestici assunti con regolare contratto sono coperti dagli infortuni sul lavoro su tutto il territorio nazionale.
SE LA TATA (COLF, BADANTE) NON VUOLE ANDARE IN FERIE E CHIEDE CHE LE SIANO LIQUIDATE. COME COMPORTARSI?
Le ferie sono un diritto irrinunciabile; non è possibile corrispondere il relativo controvalore economico a fronte di un mancato godimento da parte del lavoratore. Al termine del rapporto, se vi sono ancora delle ferie residue, esse vengono monetizzate come “ferie maturate e non godute”, valore che andrà ad aggiungersi alle altre spettanze di fine rapporto ed eventuali ratei di tredicesima non corrisposti.
IL LAVORATORE PUÒ ANDARE IN FERIE NEL CASO IN CUI NON SIANO ANCORA MATURATE?
Questa è una scelta che spetta alle parti, datore di lavoro e lavoratore. Il datore di lavoro può scegliere di anticipare un tot di giorni di ferie al dipendente nonostante non abbia ancora maturato il periodo richiesto oppure può decidere di non considerare il periodo di assenza come periodo non retribuito. In caso di concessione anticipata delle ferie significa che il lavoratore avrà un negativo di ferie che man mano recupererà mese per mese tornando a lavorare, per questo è consigliabile non concedere comunque un negativo troppo elevato.
Pic by Anna Shvets on Pexels
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