Alimentazione dei bambini 0-6 anni: le risposte ai dubbi dei genitori
Qual è la corretta alimentazione per i bambini del nido e della scuola d’infanzia? Svezzamento o autosvezzamento? Zuccheri vietati? La colazione e la merenda come devono essere? E perché al nido mangia gli spinaci e a casa no? La pappa è il momento più delicato per molte mamme e papà. Ecco i consigli della Dottoressa Gaia Gagliardi, nutrizionista e dietista del centro familyfriendly Unisalus
ALIMENTAZIONE: SVEZZAMENTO, AUTOSVEZZAMENTO, MERENDA, COLAZIONE, BIOLOGICO, ZUCCHERI. COME COMPORTARSI CON I BIMBI DAI 6 MESI IN SU
A che età bisogna cominciare lo svezzamento?
Il passaggio dall’alimentazione liquida a quella semisolida/solida secondo l’OMS deve cominciare quando il bambino dimostra interesse reale verso il cibo. Di solito succede intorno ai 5/6 mesi. Come capirlo? Ci sono tre i segnali: il bimbo ha il controllo del tronco eretto, ha raggiungo la maturità digestiva (4-5 mesi) e sono scomparsi i riflessi alla suzione (puoi fare una prova porgendogli un alimento semisolido sul cucchiaino e vedere così come reagisce).
Svezzamento e autosvezzamento. Che differenza c’è e quali sono i lati positivi e negativi dei due metodi?
Il cosiddetto autosvezzamento si basa sul principio che il bambino è autonomo nella scelta di cosa mangiare. Nasce da una ricerca di Clara Devis a Chicago per valutare se i bambini riescano autoregolarsi. Sono stati proposti ai bimbi diversi tipi di cibo e si è calcolata la loro autoregolamentazione.
In cosa consiste l’autosvezzamento? Il bambino si siede a tavola con i genitori, nel suo seggiolone, mangiando gli stessi alimenti proposti al resto della famiglia. Sceglie lui, sotto la sorveglianza dell’adulto, di cosa nutrirsi. L’unica attenzione fondamentale è servire in tavola sempre cibi tagliati in sicurezza. Quindi sempre pezzi piccoli, porzioni ridotte e non alimenti a rischio soffocamento (frutta secca alimenti molli e appiccicosi).
La differenza rispetto allo svezzamento classico è l’autonomia, sia nel mangiare (non lo imbocchi) sia nella scelta delle pietanze. Gli aspetti positivi sono che i piccoli iniziano a inserirsi molto presto nelle abitudini a tavola della famiglia e aumentano la propria autonomia. Il problema c’è se la famiglia non ha una corretta alimentazione e quindi non propone varietà alimentare. Ma in questo caso l’autosvezzamento può diventare un incentivo a mangiare meglio tutti. C’è il rischio che il bambino non mangi abbastanza? No, i piccoli si sanno autoregolare, come quando assumono il latte nei primi mesi di vita.
La merenda: come deve essere per i bimbi di nido e materna?
Parti sempre dal presupposto che la merenda, come dice il nome stesso, è un pasto che ti devi meritare. E un pasto accessorio non è fondamentale. Però è utile per i bambini, per raggiungere le calorie giornaliere, suddividerle nella giornata e non arrivare troppo affamati al pasto. Da un punto di vista calorico rappresenta il 5% nelle calorie della giornata (nei piccoli significa tra le 130/150 calorie, nei più grandi di più, ma mai superare le 250/300 calorie). Quale è il cibo più adatto? Che il tuo bimbo abbia 9 mesi o 10 anni la merenda giusta è quella che non sazia troppo e non è troppo ricca di zuccheri e calorie. La frutta è la merenda perfetta, magari abbinata a cereali e accompagnata da acqua (i succhi di frutta sono troppo zuccherati). Strategia: proponi a merenda cibi che non riesci a introdurre ai pasti principali. Il tuo bimbo non mangia la verdura? Prova con le carote a stick a merenda. Non mangia frutta? Prova con il frullato o la macedonia. È poi importante soprattutto per i piccoli vedere sempre il cibo come è nella realtà. Alterna quindi il frullato al frutto intero, un giorno uno e il giorno dopo l’altro.
Lo zucchero è da evitare per i bimbi sotto i 6 anni?
Non demonizzare lo zucchero. La piramide alimentare pediatrica alla base mette la convivialità, quindi non sono da vietare completamente dolci e caramelle e affini, ma vanno fatti vivere come un’”eccezione”. Nella vita di ogni giorno si evitano i prodotti lavorati e gli zuccherati, ma se al parco un pomeriggio tutti mangiano una merendina o una caramella, allora va bene partecipare. Il discorso è diverso per gli zuccheri complessi, quelli dei carboidrati. Questi sono fondamentali.
Meglio tutto biologico per i bambini in età prescolare?
Non è così importante scegliere tutto sempre biologico. La cosa importante è seguire la stagionalità degli alimenti. La conosci? Il trucco per riconoscere i prodotti di stagione è guardare quelli che costano meno. La filiera corta è un valore anche dal punto di vista alimentare.
I bambini all’asilo mangiano anche gli spinaci che a casa odiano, perché? Come fare?
Niente paura. Il bimbo al nido e alla scuola dell’infanzia spesso mangia perché non è solo, ha l’esempio dei compagni e quindi è spinto a provare anche alimenti nuovi. A casa questo confronto e questa spinta “dei pari” mancano.
E se un bimbo al nido e scuola dell’infanzia non mangia?
Può essere dovuto alla diversa modalità con cui il bimbo è abituato a mangiare. Magari a casa ci sono cibi diversi o la sapidità è diversa. Il bimbo quando non riconosce la pietanza che ha davanti non la giudica sicura e quindi la rifiuta. È una fase transitoria, si risolve. Importante è non dare sempre la merenda “compensatoria” a un bimbo che all’asilo non mangia, altrimenti diventa un’abitudine saltare il pasto.
La colazione è importante anche nei bimbi piccoli, sotto i 6 anni? Consigli pratici?
La colazione è un pasto principale, tanto quanto il pranzo e la cena, anche se deve essere meno calorica. Il pane è la scelta migliore (anche se si cercano spesso sostituti), il porridge è una sana alternativa per i piccolissimi. Al pane (carboidrati complessi) aggiungi zuccheri semplici (frutta o marmellata), fibra (frutta o verdura) e grassi (latte, burro, crema frutta secca, cioccolato). Se il bimbo ha preferenze salate non eccedere con i salumi, ma meglio unire al pane il pomodoro, un uovo o crema di frutta secca. Il tradizionale latte e biscotti o latte e cereali (controlla che non siano molto zuccherati) va bene ma non sazierà mai come latte, pane, burro e marmellata. Lo Yogurt a colazione va benissimo, ma quelli per bambini sono paragonabili a dolci per la quantità di zuccheri che hanno al loro interno. Scegli lo yogurt bianco intero e se al bambino non piace aggiungi frutta, crema frutta secca, marmellata…
Perché i bambini alcuni giorni mangiano di più e altri di meno?
I bambini sono persone, come gli adulti. Un giorno possono avere più fame e un giorno meno. Noi ci chiediamo perché facciamo così? E i gusti fino all’adolescenza cambiano. Quindi è normale che le voglie si modifichino e che il bimbo cerchi un sapore e il giorno dopo altri. Sta creando le sue abitudini.
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