Una giornata alla corte degli Arconati

Terzo appuntamento con le rievocazioni storiche de Il Filo della Storia: il progetto culturale di Fondazione Augusto Rancilio in collaborazione con i rievocatori de Il tempo ritrovato che permette di rivivere la storia attraverso appuntamenti e attività che riportano Villa Arconati nei secoli più significativi del proprio passato.

Il Settecento fu il secolo di massimo splendore per Villa Arconati, quando fu completato il progetto di ampliamento e ingentilimento della tenuta di Castellazzo, iniziata quasi 150 anni prima da Galeazzo Arconati.

Nel Settecento la Villa degli Arconati non aveva rivali per dimensioni, lusso e “delizie” per tutti i sensi per gli Ospiti ammirati che varcavano la sua soglia, tanto da venire definita “la piccola Versailles di Milano”.

Celebrata da Goldoni nella dedica della sua pièce La putta onorata, ritratta in ben ventiquattro incisioni di Marc’Antonio Dal Re nelle sue “Ville di delizia o siano palagi camparecci dello stato di Milano”, Villa Arconati era una vera e propria reggia; ed essere Ospiti alla “corte” di Giuseppe Antonio Arconati era un onore riservato a pochi.

Ma come si svolgeva una giornata alla Villa? 

L’ozio e lo svago erano il filo conduttore delle giornate degli Ospiti, mentre la servitù operosa e indaffarata si prodigava per soddisfare qualsiasi capriccio.

Protagonista della rievocazione sarà l’Ala delle donne, luogo prediletto per i passatempi più quotidiani a privati: seguiremo una campanella suonata tra le varie sale per chiamare una servetta, che farà da fil rouge tra gli ambienti popolati da dame e nobiluomini che daranno vita a tableaux vivants settecenteschi: un religioso nella Cappella privata, dame nell’Alcova intente a prepararsi per il ballo, annoiati nobiluomini in veste da camera che giocano a carte, e ancora Ospiti intente a leggere, ricamare e spettegolare… in una tipica giornata alla “corte” degli Arconati.